7- Non voglio scoprire di averlo perso

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Beato tra le donne...e che donne! daisyornot, giordanaangi.

daisyornot  beh che dire...sono meravigliosa

ilsorrisodelladaisy ma sarete in squadra insieme? Adoro


Esco dallo studio con Giordana, dopo aver fatto le prove. Mancano quasi tre settimane alla prima puntata, e siamo tutti in fibrillazione. Alessio continua a non parlarmi se non a monosillabi, e io non so più cosa fare. So che Andreas ha ragione e che dovrei parlarci, ma è più forte di me. Ogni volta che lo vedo però le parole mi muoiono in gola, e l'unica cosa che vorrei fare è tornare indietro, a quando eravamo tutti insieme ed eravamo felici. Ma perchè diavolo si deve crescere? Perchè le cose devono cambiare?

Prendo in fretta le cose del mio camerino, cercando di sbrigarmi quanto prima. Voglio andare a casa e mettermi a letto prima che Gabriele e Javier vengano a rompere in camera. Li adoro, ma ho proprio bisogno di dormire stasera. 

Il mio cellulare squilla, distraendomi. Vedo lampeggiare sullo schermo la notifica di un messaggio di Andreas. Strano.

Chat con: Andreas Muller

Parla con Ale. 

Che è successo?

Parla con Ale. Questa situazione non ha senso. 

Ma perchè sei saltato su così? Mica è successo qualcosa?

Non ancora. Ma parlaci e chiaritevi. Ora

...

Ora è in camerino con me. Lo trattengo altri cinque minuti, se non arrivi non ti parlo più a vita. E sai che ne sono capace.

Non puoi obbligarmi!

Io non ti obbligo Marghe. Ti faccio solo valutare una serie di opzioni.

P.S. i minuti sono diventati quattro

TI ODIO!

Anche io ti voglio bene! Il nostro camerino è al terzo piano, in fondo al corridoio. Tre minuti e mezzo!

Infilo il telefono in borsa, afferro la giacca di jeans e corro al terzo piano, con il cuore che potrebbe saltarmi fuori dalla gola.

Un paio di porte prima della loro mi fermo. Ho il respiro bloccato dall'ansia. Non so cosa dirgli, non so da dove iniziare. Questa è stata una pessima idea. 

"Si Ale, io arrivo subito eh, tu aspettami qui! Parlo un attimo con Veronica" sento urlare Andreas.

"Che ci fai qui? Entra dentro!" sibila uscendo dalla stanza, dopo essersi chiuso la porta alle spalle. 

"Andre..io non..." provo a dire, cercando di non piangere. 

"Marghe..." sussurra lui, abbracciandomi.

"Io non voglio sentirmi dire che è finito tutto Andre....non voglio che mi dica che non siamo più amici, che quando c'è lui non posso esserci anche io. Mi manca troppo, e non voglio scoprire di averlo perso" scoppio, con la testa contro il suo petto. 

"Marghe, tu ci devi parlare...questa situazione fa male a entrambi" dice con semplicità, accarezzandomi i capelli. 

"Adesso vai e digli tutto ciò che senti. Non potrà mai dirti qualcosa di così cattivo Marghe, lo sai che ha sempre stravisto per te" continua, facendomi raddrizzare. Mi asciugo la lacrima per ricompormi, annuendo. Andreas mi lascia un bacio sulla fronte, e poi mi spinge letteralmente dentro la stanza. Lui è lì, seduto sul divano. Quando mi vede sbarra gli occhi, incredulo. Ma non dice nulla.

"Ale..." lo chiamo piano. 

"Andreas non c'è" risponde secco, riabbassando la testa sul suo cellulare. 

"Voglio parlare con te Ale, ti prego" provo a dire. Lui si alza e fa per andare verso la porta. 

"Ale mi manchi da morire cazzo, lo capisci?" urlo, afferrandogli il braccio. Lui si immobilizza,  e si volta a fissarmi, senza espressione. 

"Lo so che l'ultima volta che ci siamo visti è successo un casino, ma tu mi manchi follemente, e non mi importa cosa è successo due anni fa, non mi interessa più. Però ti prego, non ignorarmi, non trattarmi come se fossi un'estranea, perchè io non ce la faccio più. Mi manchi Ale, da impazzire. Eri la prima persona a cui pensavo quando stavo male, l'unico al mondo che sapesse calmarmi in un istante. Non mi interessa cosa è stato, ma io voglio che torniamo amici, come lo eravamo prima. Ho bisogno di Ale, del mio amico" esplodo. 

Alessio mi fissa intensamente, e sul suo viso compare quello che potrebbe benissimo essere un accenno di un sorriso. 

Sento il cuore alleggerirmisi per un istante, per poi diventare un macigno quando lo vedo voltarsi e andare via. Fisso la porta chiusa, sentendo il rimbombo dei miei pensieri nel cervello. Se n'è andato. Se n'è andato via.

Basta che mi guardi - Amici Speciali|Alessio GaudinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora