40-Se ne accorgerà prima o poi

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SECONDA PARTE 

Mi sveglio di soprassalto, guardandomi intorno spaesata. Ormai è una settimana che viviamo qui, e ancora non riesco a farci totalmente l'abitudine. Accanto a me il letto è vuoto, il che vuol dire solamente una cosa: è tardi. Dopo aver praticamente passato il resto dell'estate ad accompagnarmi in giro per l'Italia per la promozione del nuovo album, Ale è dovuto tornare agli studi per riprendere a lavorare come professionista, e la situazione aveva iniziato a diventare complicata. Di certo non sarei potuta rimanere a casa sua tutto il giorno a ciondolare, visto e considerato che non vive da solo. Quindi sono tornata a Milano, per quelle che sono state le due settimane più difficili della mia vita. Separarsi dopo tutta l'estate insieme è stato complicato, finchè una sera, mentre chiacchieravamo in videochiamata, Ale all'improvviso mi ha detto, con la sua solita vocina dolce che mi scioglie ogni volta: "Senti, maa...che dici se tornassi qui a Roma? Tanto fino a dicembre non hai eventi programmati, e anche se fosse, da qui ti sarebbe più semplice spostarti".

"Lo so Ale, ma il problema è sempre lo stesso...che diavolo faccio tutto il giorno a casa tua e di Tmon, come una scema? Non è neanche giusto nei suoi confronti" ho obiettato io. 

Lui lì per lì non mi ha risposto, ma mi ha rivolto una delle sue occhiate furbe, mettendomi subito in allarme. 

"Cosa devi dirmi Ale?"

"No, è che...in realtà io pensavo...cioè, volevo chiederti se ti andava, però non devi sentirti obbligata, lo capisco, in fondo stiamo insieme da poco...però ho pensato che questa poteva essere una soluzione buona per entrambi, potevamo stare insieme....niente dai, lascia stare, fa finta che non ti abbia chiesto nulla" ha blaterato per un po', mentre nella mia testa si è accesa la lampadina, facendomi assistere con una risata trattenuta al suo sproloquio. 

"Ale....mi stai chiedendo di venire a vivere con te?" 

"Si, cioè, no...ci avevo pensato in realtà, ma lascia stare, capisco che non vuoi, è una pessima idea, scusami..."

"Ma sei scemo! Certo che ci voglio venire a vivere con te! A parte che praticamente lo abbiamo già fatto quest'estate, e poi stare a vederci solo nei fine settimana sta diventando una tortura" l'ho interrotto io, facendolo ammutolire. Gli è spuntato un sorriso a trentadue denti, sembrava un bambino la mattina di Natale. 

"Sei fantastica, lo sai si?" mi ha sussurrato, provocandomi una fitta al cuore. Non averlo vicino in quel momento mi faceva malissimo. 

"Dai su, iniziamo a cercare qualche annuncio, io intanto prenoto il biglietto così nel finesettimana andiamo a vedere qualche casa, ci stai?" gli ho proposto, afferrando il computer.


E così, ci siamo ritrovati in questa casa. Non è enorme, ma per due persone va più che bene. Sarà una stata una mossa affrettata? Non so dirlo con certezza. Però era l'unica soluzione plausibile, effettivamente. Mi dirigo verso la cucina e accendo pigramente il bollitore dell'acqua, per farmi un thé. Poi mi volto verso il tavolo e mi accorgo che Ale ha lasciato fuori la mia tazza, con la bustina di thè già sistemata, e il pacco dei miei biscotti preferiti. Sorrido, e d'istinto prendo il cellulare, per scrivergli un messaggio, salvo poi accorgermi che in realtà mi ha scritto anche lui circa un'ora fa.

Chat Whatsapp con: Ale 🤍

Ti ho lasciato la colazione fuori, quando ti svegli scrivimi 😘

Buongiorno, me ne sono accorta 🤣 Grazie 🤍

So che non mi risponderà ora. Starà sicuramente provando.

Prendo il bollitore e verso l'acqua nella tazza, appoggiandomi alla penisola che abbiamo in cucina. Una telefonata interrompe il mio flusso di coscienza, riscuotendomi dal torpore. 

-Pronto?

-Buongiorno cara, come stai?

-Gab, che ti serve?

-Mamma mia, m'ero scordato che di prima mattina sei così antipatica eh!

-Scusa, è che mi sono appena svegliata e sto ancora riconnettendo le idee.

-Ma sei ancora agitata per ciò che mi hai detto ieri?

-Eh, vedi tu!

-Marghe, ma ti vuoi calma'? Innanzitutto, non è una cosa certa. Quindi è inutile imparanoiarsi se ancora non sai nulla. 

-Ho capito Gab, ma ti rendi conto di cosa succederebbe se dovesse andare in porto sta situazione? Cambierebbe tutto! E con che coraggio vado a dire ad Ale una cosa del genere? Specialmente adesso che stiamo iniziando a trovare un minimo di equilibrio!

-E che vuoi fare, non glielo dici? Se ne accorgerà prima o poi eh!

-Lo so. Lo so. Ma magari non accadrà nulla e andrà tutto in fumo.

-Ok. Ma pensa seriamente alla possibilità che possa accadere davvero. 

-Ti odio, lo sai? Non mi mettere ansia, grazie. 

-Mi manchi tanto anche tu Marghe. Adesso vado dai, tu tienimi aggiornato, va bene?

-Si, ciao Gab. 

Chiudo la telefonata, con la testa fra le mani. Gabriele ha ragione, dovrei parlarne con Alessio. Magari capirà e sarà felice. 'O magari darà di matto come l'ultima volta' mi ricorda la vocina nel mio cervello. Sbuffo, riponendo i biscotti senza nemmeno averli assaggiati. Mi è passata la fame. 


Buonasera a tutti! Scusate il ritardo, ma ho avuto bisogno di un paio di giorni per riordinare le idee. Come avrete letto, è iniziata la seconda parte della storia, che sarà decisamente più breve delle prima, anzi, direi che siamo quasi alla fine. Spero come al solito che il capitolo vi piaccia, e vi ringrazio sempre tantissimo 💚

Basta che mi guardi - Amici Speciali|Alessio GaudinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora