26- Non ne vale la pena.

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daisyornot ha aggiunto qualcosa alla sua storia

Stresso il bordo dello spartito distrattamente, fissando la parete della sala prove, mentre sono seduta al pianoforte

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Stresso il bordo dello spartito distrattamente, fissando la parete della sala prove, mentre sono seduta al pianoforte. La puntata è stasera, e io già vorrei essere nella mia camera d'albergo, a dormire. Ho già le valigie pronte, ho il treno per tornare a Milano alle cinque del mattino. 

Non ho molto chiaro esattamente come andranno le cose dopo stasera, con Ale. Non ci parliamo dall'altra sera, e sinceramente ora come ora non saprei cosa dirgli. Forse sono stata stupida a pensare che avesse dimenticato tutto e che saremmo partiti da zero per davvero. Ma iniziare una relazione con una persona che non si fida di me, soprattutto ora che sto per ritornare dalla mia famiglia. Non avrebbe senso. Eppure, sono due giorni che ho questo groppo in gola che proprio non vuole scendere, e che si scioglie in lacrime ogni volta che rimetto piede nella mia stanza in hotel. Credo sia una fortuna che questa sia l'ultima sera. Troppi ricordi in questo posto. A cui ho avuto la brillante idea di aggiungerne altri in questo ultimo periodo. Brava Margherita, sempre a semplificarti la vita tu eh. 

muller_andreas ha risposto alla tua storia

Aiuti l'impresa delle pulizie?

Si

Stai in sala 4?

Si, perchè? 

Arrivo

Sbuffo, portandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie. So già che vorrà parlarmi di Alessio, e io non ho voglia di ascoltarlo. Non so neanche io cosa fare, e di certo non ho bisogno dei suoi consigli. 

Dopo qualche minuto sento bussare, e scocciata urlo un "Avanti!". 

"Ehi, stai provando?" mi chiede Andreas, entrando nella stanza. Annuisco piano, tornando a strimpellare al piano. 

"Marghe ho parlato con Alessio" dice esitante, osservandomi guardingo. 

"Beh?"

"Come stai?" chiede. Alzo gli occhi verso di lui. Sembra preoccupato. 

"Perchè me lo chiedi?"gli rimbalzo la domanda. Non voglio rispondere. 

"Perchè Ale non se la passa bene, ecco" mi spiega. 

"Senti Andreas, se avesse qualcosa da dirmi potrebbe benissimo venire da me. Invece no, come al solito si nasconde dietro agli altri e non parla. Che vuole?" sbotto, cercando di ricacciare indietro le lacrime. 

"Lo sai che sta sotto pe' te Margherita. Lo sai. E il fatto che la vostra 'situazione' sia nata in una maniera particolare, non lo aiuta. Ha bisogno di tempo, è testardo come un mulo quello lì" prova a difenderlo Andreas.

"Andreas tu inizieresti una storia con una persona che non si fida minimamente di te e che per un suo film mentale ti urla addosso che sei inaffidabile?" lo interrompo, secca. 

Lui apre la bocca, provando a dire qualcosa. Ma la richiude, ammutolendosi. 

"Ecco. Innamorato, innamorato, e poi?  L'amore è un'altra cosa Andreas, mi dispiace. Se veramente mi amasse, sarebbe qui ora. O mi avrebbe cercata. Anzi, non mi avrebbe mai trattata così. Mi dispiace, ma se per lui sono un problema, non ne vale la pena" esplodo finalmente, cercando di asciugare velocemente le lacrime che mi scendono dagli occhi. 

Andreas si avvicina e si siede sulla panca accanto a me, abbracciandomi. 

"Mi dispiace Marghe. Sono anni che aspetto che finalmente vi mettiate insieme e siate felici. Voi ogni volta che ve guardate pare che ve siete parlati per mezz'ora, e io Ale non l'ho mai visto così. So quattro anni che ogni volta che io o Michi te nominiamo pe' sbaglio lui parte e sorride come no scemo. Boh, me pare che state a spreca' un sacco de tempo pe' fesserie" sussurra lui, dopo esserci staccati. 

Io scuoto la testa, raddrizzandomi e rimettendomi a studiare lo spartito. 

"Devo provare adesso Andreas, scusami" lo liquido, iniziando a suonare le prime note. 

Lui si alza e va verso la porta, rivolgendomi un cenno di saluto prima di andare via. Tiro un profondo sospiro, le sue parole che mi ronzano in testa come zanzare fastidiose. Ma chi mi ha detto di accettare di fare sto programma, non lo so. 


"Marghe? Tutto ok? Sei pallidissima" mi fa notare Giordana, squadrandomi preoccupata mentre indosso i vestiti che ho scelto per questa finale. 

"Si certo Gio', sono solo un po' in ansia, ma è normale. Mi passa subito, sta tranquilla" la rassicuro, sistemando la giacca. 

"Ragazze siete pronte? Dobbiamo andare in studio" ci chiama la testa di Random, affacciandosi dal corridoio. 

Do un'ultima sistemata ai capelli e poi seguo Giordana e Random, restando un po' indietro rispetto a loro. Non ho voglia di parlare con nessuno in realtà. Non vedo l'ora di andare a casa mia. 

Arriviamo nella solita saletta in cui aspettiamo prima di tutte le puntate, e mi precipito sulla prima poltroncina disponibile, respirando profondamente. 

"Amo finalmente ti ho trovata! Ti sto cercando da un'ora" esclama Gabriele entrando anche lui e venendomi vicino. 

"Tutto ok?" domanda. 

"Si Gab, sto bene. Non capisco perchè continuiate a chiedermelo tutti" ribatto.

Alessio entra nella saletta dopo qualche istante, salutando tutti. Mi rivolge un'occhiata che non riesco a decifrare, ma non mi do neanche il tempo di osservarla bene. Abbasso lo sguardo, iniziando un discorso a caso con Gabriele, nonostante senta ancora lo sguardo di Alessio bruciarmi addosso. 

"Ragazzi venite, dovete entrare in studio!" ci chiama il tizio della produzione. 

'Bene' penso, alzandomi. All'improvviso l'ansia è passata, sostituita dall'adrenalina. Come sempre la voglia del palco mi frega, e ora fremo dalla voglia di esibirmi e spaccare tutto, anche se sarà l'ultima puntata.

Basta che mi guardi - Amici Speciali|Alessio GaudinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora