Uscire dal lavoro con la pioggia era una cosa che odiava. Soprattutto perché non aveva l'ombrello e aveva dovuto mettersi a correre per arrivare alla macchina. Appena entrò nell'auto, si rese conto di essere completamente zuppo, così mise subito in moto per attivare anche il riscaldamento e tirò fuori dalla tasca il telefono, fortunatamente ancora integro.
Ringraziò il cielo che alla fine fosse riuscito a convincere Niccolò a farsi uno smartphone e a scaricarsi Whatsapp. Anche se tante funzionalità dello smartphone si ostinava a non usarle, consapevole del fatto che durante una possibile crisi poteva succedere qualunque cosa. Non aveva infatti profili social, ma almeno potevano comunicare come due persone di questo secolo. Martino uscì dal parcheggio e si avviò verso casa. Era già buio e tutti si erano già riversati in strada per tornare nelle proprie abitazioni e sapere di doversi fare almeno mezz'ora di traffico sotto la pioggia battente non lo entusiasmava affatto, ma pensare di farsi la traversata della città con i mezzi pubblici non era più nemmeno lontanamente pensabile. Poco dopo essersi diplomato, i suoi gli avevano comprato una macchina, un po' sgangherata ma che ancora 'teneva botta' come diceva sempre lui, e da allora non aveva più preso un autobus o la metro. Niccolò lo prendeva sempre in giro sul fatto che la sua pigrizia cronica aveva avuto un'impennata con l'arrivo dell'auto. Forse era vero, fatto sta che preferiva farsi ore di traffico piuttosto che attendere gli autobus. Mentre era fermo a un semaforo sentì l'arrivo di un messaggio sul telefono e lo guardò di sfuggita. Era Giovanni. Decise di rispondere, visto che quel semaforo durava almeno tre scatti. Dannati incroci!
Poggiò nuovamente il telefono nel portaoggetti e ripartì. Stavano organizzando una festa a sorpresa per Sana, o meglio per la nascita della figlia. Un baby-shower, come l'aveva definivo Eva, in quanto ormai era di moda attività del genere. Dopo quella che era stata la sua prima vera storia d'amore con Malik, quasi prossima alla laurea in medicina, Sana aveva deciso di interrompere la loro storia, gli voleva davvero bene ma si era resa conto che per lui era un grande sacrificio starle accanto senza avere rapporti intimi – nonostante non glielo avesse mai fatto pesare, ma piuttosto ancora adesso la guardava come fosse l'essere più bello e splendente dell'universo – ma non era disposto a cedere e tornare all'Islam, che ormai non corrispondeva più a ciò che credeva nel profondo. Lei dal canto suo non voleva rinunciare a quelli che erano i suoi valori e non voleva nemmeno tenere Malik in trappola in un rapporto che, a lungo andare, avrebbe logorato entrambi. Così, una volta laureata, aveva preso la decisione di partire con Medici senza Frontiere e andare dove c'era più bisogno, per staccare da Roma e dalla vita che stava conducendo, per ritrovare sé stessa. E lì, aveva conosciuto Ibrahim, un medico francese di religione musulmana come lei e se n'era innamorata. Nel giro di un anno erano tornati in Italia, si erano sposati e ora lei era incinta di una bambina. E ora Eva aveva deciso che dovessero festeggiare l'evento, decisione che aveva coinvolto inaspettatamente Giovanni, Niccolò e Martino. Con 'somma' gioia di quest'ultimo.
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RAMES - Ti vedo anche ad occhi chiusi
FanfictionMartino e Niccolò stanno insieme ormai da sette anni, finché un evento traumatico non cambia le loro vite stravolgendole. Sarà dura tornare alla vecchia vita o forse l'unica soluzione è considerare la possibilità di iniziarne una nuova.