Capitolo 3

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Uscì dalla stanza tremando, con il telefono in mano pronto a chiamare Luai. Giovanni gli si accostò subito, per sapere come fosse andata con Niccolò ma Martino non lo guardò neanche, si allontanò verso le scale e selezionò il suo numero, attendendo che l'altro rispondesse. Aveva il respiro pesante e gli occhi lucidi, ma cercò di trattenersi dall'esplodere e urlare.

"Pronto?" Rispose il ragazzo.

"Lu, sono Martino. Hai saputo di Nico?"

"Sì, mi ha avvertito stamattina Rami. Come sta?"

Come stava? E chi lo sapeva, non voleva nemmeno parlarci con lui. "È sveglio. E ha chiesto di te. Puoi venire?"

"Di me? Ah..." Sembrava perplesso di fronte a quest'affermazione.

Eh , Luai , sapessi quanto lo sono io ... Pensò Martino , mentre attendeva che l'altro rispondesse.

"Vabbè ... tanto stavo già venendo, sarò lì tra poco."

"Non devi lavorare?"

"Lavoro nel pomeriggio."

"Ah , okay. Grazie." La sua voce tremò, mentre lo salutava e attaccava. Chiuse gli occhi e buttò fuori tutta l'aria.

Sentì la presenza di Giovanni accanto a sé , poi la sua mano sulla spalla. "Che è successo?"

"Che è successo? È successo che non si ricorda di me e manco gli interessa."

"Ma dai, Marti."

"No, no ... mi ha detto chiaro e tondo che il suo ultimo ricordo è di Luai . Che vuole parlare solo con lui. Non mi ha chiesto altro."

"Cazzo..."

Tirò su col naso, trattenendo il più possibile le lacrime. "Però c'è un lato positivo. Anni fa m 'ero fatto mille paranoie - così le avevate definite, ricordi? - su quanto fosse profondo quello che aveva provato per Luai . Beh, ora posso vederlo davanti ai miei occhi perché è palesemente innamorato di lui."

"Ehm ... Gio, perché non entri da Nico ? G li ho parlato di voi e vuole 'conoscervi'." Sana li in terruppe timidamente.

"Vai, Gio, tranquillo. Io rimango qui e aspetto Luai."

Giovanni sospirò , incammin andosi per raggiungere gli altri ed entrare tutti insieme. Sana prese il volto di Martino tra le mani, asciugandogli le lacrime che proprio non erano riuscite a fermarsi dallo scendere sulle guance e lo fissò per un momento.

"Ascolta, Nico non è innamorato di Luai , okay? Ha una cotta, da adolescente tra l'altro, ma non è amore. Quello sei tu e faremo in modo che si ricordi di voi due. E di q uanto è innamorato di te." Martino scosse la testa, rimanendo in silenzio. "Sì, invece. Devi solo dargli un po' di tempo. Si è svegliato da quanto? Tre ore? È normale. Fidati di me."

"Okay. Dai, gli altri ti stanno aspettando per entrare."

Sana si allontanò con un sorriso amaro , prima di scomparire dentro la stanza con i suoi amici.

Martino si appoggiò al muro e cercò di calmarsi. Si sentiva morire , sapendo che tutto quello che avevano costruito in quegli anni era stato distrutto. L'amore della sua vita ora non solo non ricordava più nulla di lui, ma provava quei sentimenti per qualcun altro. E la paura di ripiombare a cinque anni prima, quando si era sentito tradito da Niccolò al punto di lasciarlo, si ripresentò più forte e concreta di prima. E se non si fosse più ricordato di lui? Se Luai sotto sotto avesse continuato a provare dei sentimenti per Niccolò e vedendolo di nuovo interessato fossero finiti di nuovo insieme? Sette anni di relazione sarebbero stati buttati via come se non fossero mai esistiti. Che avrebbe fatto a quel punto? Come si ricostruiva una vita senza la persona con cui avevi pianificato di trascorrerla per sempre ? E la casa? Se ne sarebbe dovuto andare via? L'avrebbero dovuta vendere ? S arebbe stato costretto a prendersi un buco di appartamento da solo?

RAMES - Ti vedo anche ad occhi chiusiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora