5. "Posso farti una domanda privata?"

1.6K 45 5
                                    

Margherita
Alla fine della mia mezza giornata, Leonardo mi diede l'orario dei turni che avrei dovuto fare la settimana successiva, alternandomi con la ragazza. Me l'ha presentata poco fa al bar, al cambio turno.
"Lei è Melissa, la ragazza che lavora qui il pomeriggio. Vorrei tanto che vi conosceste, così da creare un bel rapporto qui al bar." Dice davanti a noi.
Io annuisco, insieme a lei, e ci scambiamo i numeri di telefono, dopo esserci presentate.
"Senti Margherita, so che non ci conosciamo, ma da quando vivo qui non conosco nessuno e non esco quasi mai. Che ne dici di uscire stasera?" dice, rivolgendosi a me. sorrido contenta.
Oh finalmente una persona alla mano.
"Certo! Mi farebbe molto piacere, anche io non conosco quasi nessuno. Con i lavori che ho svolto, sono stata sempre fino a tardi a lavorare e mai sono potuta uscire a godermi la città, sai, poi vivendo da sola, ovviamente al giorno libero, fare la spesa è d'obbligo." Dico ridendo. Lei ride insieme a me e ci accordiamo sull'orario.
Felice di questa bella notizia, mi avvio verso casa, fumando la solita sigaretta e pensando a cosa mettere.
Fa fresco la sera adesso, però in pizzeria magari ci sarà caldo.
"Margherita!" sento qualcuno chiamarmi.
Mi giro e Conte mi viene incontro, nel suo vestito elegante, sempre impeccabile.
"Salve, professore." Dico sorridendo in maniera gentile.
"Oh chiamami Giuseppe almeno tu, ti prego." Dice sorridendo. Imbarazzata, annuisco.
"Sei a piedi? Io ho la macchina, nel caso ti serva un passaggio." Dice indicando la vettura parcheggiata.
"No si figuri Giuseppe, casa mia è molto vicina e inoltre mi piace camminare." Dico, declinando l'invito gentilmente e notando che lui, ha un sorriso che si è ormai spento.
"Va bene Margherita ,io ho finito ora la riunione e stavo correndo a casa." Dice guardando l'orologio.
"Margherita, posso farti una domanda privata?" dice guardandomi serio e avvicinandosi a me. il profumo della sua colonia si sente forte, anche se il leggero venticello lo sposta e lo fa volare via. I suoi occhi scuri vagano dai miei occhi alle mie labbra.
Mi guarda intensamente mentre aspetta una mia qualsiasi risposta. Sorrido un po' nervosa dalla domanda inaspettata.
"Mi dica, Giuseppe." Dico seriosa, con lo sguardo sul suo petto, per evitare di guardarlo negli occhi. Quegli occhi mi risucchiano come due pozzi neri.
"Leonardo è il tuo fidanzato?".
Lo guardo a bocca aperta.
"Perché mi fa questa domanda?" dico confusa, cercando di tornare a casa immediatamente. La sua presenza vicino a me mi destabilizza.
"Era curiosità la mia. Scusa ma, dopo quello che mi ha detto il tuo amico, ho pensato stessi insieme a lui, tutto qui." Dice in imbarazzo, toccandosi compulsivamente prima la cravatta, poi il ciuffo e poi aprendo la tasca della giacca per far uscire subito la mano.
"Cosa ti ha detto, scusa?" chiedo, vogliosa di sapere.
"Nulla di importante, alla fine mi basta sapere se state insieme o no, Margherita." Dice guardandomi negli occhi. Lo fisso con gli occhi chiusi a fessura, non capendo assolutamente nulla.
"Mi puoi dire prima cosa ti ha detto Leonardo?" dico, incrociando le braccia al petto.
"Ti riassumo il tutto dicendo che mi ha intimato di lasciarti in pace. Ma non ho fatto proprio nulla io. Ti ho per caso disturbata? Perché a me non sembra." Dice alzando un sopracciglio, continuando ad inumidirsi le labbra.
"Onestamente mi cogli di sorpresa, non stiamo insieme e tu non mi hai mai trattata male. Non capisco. Comunque tranquillo, parlerò con lui per chiedere spiegazioni." Dico decisa. Adesso sono davvero arrabbiata.
Come può fare una cosa del genere? Mi controlla? Vuole controllare la mia vita? Bah.
"No, ti prego. Lascialo perdere. Leonardo lo conosco da tanto, siamo amici e so come è fatto. Non dirgli nulla okay? Adesso devo proprio scappare. Ci rivediamo domani?" chiede frettoloso.
"Ci vediamo?" dico confusa, scordando tutto per un attimo appena mi accorgo del suo labbro inferiore stretto tra la morsa dei suoi denti.
Oh come vorrei farlo io, professore.
Caccio immediatamente quel pensiero dalla mia maledetta testa.
"Al bar dico, Margherita." Dice sorridendo. Arrossisco di prepotenza.
Come può farmi questo effetto? Mai nessuno è riuscito. Mai. Nessuno.
"Certo, certo. Ci vediamo, professore." Dico, girando su me stessa e camminando in direzione di casa mia.
Dopo aver fatto qualche passo, mi rendo conto di quello che è appena successo, senza darmi una spiegazione.
Leonardo gli ha detto di starmi lontano. Ma come si permette? Quasi quasi faccio dietro-front e vado adesso a parlare con lui. Ma sono troppo nervosa ed arrabbiata.
Ma si rende conto? È il mio titolare, non mio padre o il mio fidanzato. Ridicolo? Non so.
Distolgo i miei pensieri da quello che ho appena sentito e la mia testa va oltre, si posa su Giuseppe.
Quell'uomo ha una carica di erotismo mai vista. Veramente dà l'impressione di provarci con me? non mi ha mai detto o fatto nulla di male.
Sarà solo gentilezza la sua. Certo, è da anni forse che viene a quel bar e notando una nuova ragazza si è comportato così. Ha fatto così con tutte? Non lo saprò mai.
Arrivata a casa, preparo qualcosa da mangiare, anche se non ho eccessivamente fame. Mi stendo a letto e inizio a sognare ad occhi aperti.

***

Angolo autrice
Hola follettineeee! Allora cosa ne pensate? 😏
Scrivete cosa ne pensate e soprattutto cosa vi aspettate nel prossimo capitolo!
Alla prossima, Mariachiara ❤


Sick Love - Un amore malato [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora