Giuseppe
“Margherita...” dice Giuseppe venendo verso di noi. Ha gli occhi fissi sui miei. Leonardo sospira e lo guarda in cagnesco.
“Margherita andiamo?” dice Leonardo, mentre io non so cosa mi prende ma non riesco a lasciare Giuseppe così. Mi è mancato, sono stati dieci giorni penosi e questo Leonardo lo sa. Capisco pure che voglia proteggermi, visto che molte volte mi sono trovata a sentire parole come “Se lo vedo gli urlo in faccia" o cose simili, anche peggiori.
“Cosa vuoi Giuseppe?” dico cercando di rimanere fredda e impassibile.
“Voglio parlarti un attimo. Possiamo andare da qualche parte a parlare con calma?” dice alludendo a Leonardo e alla sua voglia di dargli due pugni in faccia.
“Va bene… Leonardo vai tranquillo, io sto con lui e tra poco vado a casa okay?” Leonardo non si aspettava queste parole, ma accetta e mi lascia. Mi bacia sulla guancia mentre sussurra il suo disappunto.
“Cerca di stare attenta, anche di notte se hai bisogno di me puoi chiamarmi okay?” annuisco e gli sorrido per tranquillizzarlo.
Guardiamo Leonardo andare in macchina, mentre Giuseppe si avvicina di più a me.
“Possiamo andare in un posto tranquillo a parlare?” dice Giuseppe mentre sorride.
“Cosa hai da sorridere?” gli dico un po' arrabbiata.
“Sei bella Margherita. Come sempre.” Dice allargando il sorriso sempre di più. Arrossisco a quelle parole e inizio a camminare verso la sua macchina.
“Se vuoi possiamo andare a casa mia...” dice Giuseppe aprendo lo sportello e facendomi salire.
“No, la tua fidanzata potrebbe arrabbiarsi.” Dico indugiando sulla parola “fidanzata". Lui lo capisce e sorride.
“Dobbiamo parlare proprio di lei.” Dice mettendo in moto la macchina.
“Cosa? Stai scherzando? Non mi interessa lei. Mi vuoi parlare di com'è a letto adesso?” dico nervosa. Lui sorride ancora e non riesco a capirlo.
“No scema. Ci siamo lasciati però è una lunga storia. Te ne voglio parlare meglio.”.
“Come vuoi.” Rispondo stizzita.
Guardo le macchine transitare per la strada, quasi inizia a piovere. Fa fresco adesso e il giubbotto di pelle quasi non basta più.
Durante il tragitto, Giuseppe mi ha guardata spesso, mentre io facevo finta di nulla guardando fuori dal finestrino.
Le sue mani hanno provato a sfiorare le mie gambe, ma io con prontezza, le ho sempre spostate.
Poco dopo, entriamo a casa sua. Un appartamento ben piazzato verso il centro. Appena entro, la cosa che mi salta all'occhio è la classe e la cura negli arredi. Il salotto è illuminato dalla luce fioca di una lampada da terra e il divano è grande, con davanti un tavolino di vetro.
Mi fa accomodare sul divano, mentre lui si allontana al carrello degli alcolici, prendendo due calici, posti sotto in vetrina.
“Ti va uno scotch o del vino?” dice girandosi a guardarmi.
“No, con te devo restare lucida.” Dico, mentre lui emette una risata. Lascia i calici al posto e mi raggiunge sul divano in velluto rosso.
“Come stai?” Mi chiede avvicinandosi di più a me.
“Come vuoi che stia? Benissimo. E tu invece?” dico sarcastica. Lui sorride e si passa una mano tra i capelli scuri.
“Potrei stare meglio ma non mi lamento.” Dice guardandomi.
Le sue iridi mi attirano, la sua presenza mi distrae da tutto quello che vorrei davvero fare. Ovvero fare la fredda e comportarmi con distacco.
Il calore del suo corpo vicino al mio, mi richiama verso di lui, come l'ape attratta dal polline. Nonostante queste emozioni discordanti, riesco a tenere una difesa alta, o almeno ci provo.
“Cosa volevi dirmi?” dico mentre poggio la schiena al divano e accavallo le mie gambe. Lui non toglie gli occhi di dosso. Su di me bruciano e mi fanno un certo effetto.
“Volevo dirti che mi manchi Margherita.” Trattengo una risata a sentire quelle parole. Lui mi guarda serio con gli occhi piantati ai miei.
“Esattamente quando ti sono mancata? Quando eri da solo o quando ti scopavi la fidanzatina?” dico acida, senza pizzicarmi la lingua e spuntando tutto il veleno che ho in corpo.
“Margherita ascoltami. Ho lasciato Giulia. Voglio te e nessun’ altra. So che ti può sembrare da pazzi ma è così. Penso a te ogni istante da quando ti ho vista la prima volta al bar. Piano piano mi sono legato a te e voglio anche dirti una cosa intima.” Dice mentre aspetta il mio consenso.
“Cioè?” dico curiosa di sapere.
“Da quando ti ho vista la prima volta, quando facevo sesso con Giulia c’eri tu nei miei pensieri. Scusa se te lo dico, so che è imbarazzante ma è la verità.” Dice avvicinandosi a me maledettamente. Le sue labbra sono vicine alle mie ma non voglio dargliela vinta. Dentro di me faccio i salti mortali ma non voglio si accorga di nulla.
Mi scanso dai suoi tocchi e mi alzo guardando fuori dalla grande porta finestra che dà sulla strada.
Mi segue e mi abbraccia da dietro, mentre guardo le macchine correre giù per strada e sentendo il calore del suo corpo, mi accendo sin da subito.
“Adesso voglio farti una domanda però.” Dice facendomi girare tenendomi per i fianchi.
“Cosa.” Chiedo guardandolo negli occhi.
“Cosa vuole Leonardo da te?” chiede con urgenza di sapere. Lo guardo e sospiro.
Sono in confusione. Prima lui, poi Leonardo, poi ancora lui.
“Leonardo ed io siamo stati molto vicini in questi giorni. Ci siamo legati.” Dico vaga, non facendo capire nulla. Invece, tra me e lui ci sono stati dei baci. Ma per me non hanno avuto lo stesso peso dei baci che Giuseppe mi dava.
Sono diversi, Giuseppe è entrato nella mia testa e nel mio cuore. Leonardo no e di questo ne abbiamo parlato più volte, ma lui non demorde.
“Sei andata a letto con lui?” dice d'un tratto, dal nulla, andando dritto al punto. Ma non gli concedo di sapere.
“Anche se fosse? Sono cose private.” Stringe i pugni e serra la mascella. Il suo volto cambia e i suoi lineamenti si fanno più duri.
“Certo. Spero solo ti abbia soddisfatta come ho fatto io.” Dice continuando a provocarmi. Non gliela do vinta, assolutamente no.
“Ha fatto anche meglio.” Il suo volto diventa sempre più duro. Le sue pupille sempre più scure.
“Vuoi che ti rinfreschi la memoria Margherita?” dice avvicinandosi sempre di più a me. Ha le mani nelle tasche del suo completo blu ed io, arrossisco.***
Ragazze con questa foto del nostro amato Pres con la barba, passo e chiudo 😍❤🤤
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Sick Love - Un amore malato [COMPLETA]
Fanfiction🔴 ATTENZIONE! CONTIENE SCENE ESPLICITE E FORTI. LETTURA CONSIGLIATA AD UN PUBBLICO ADULTO. Un amore sulle soglie della follia. Giuseppe, professore universitario che ogni mattina, passa al solito bar. Una mattina però, si accorge di un piccolo camb...