26. Inviti

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Margherita

Quando siamo in appartamento, mi sento titubante. Giulia mi ha turbata e non poco, non lo nego.

“Margherita scusami, non sapevo venisse fino a qui. È da stamattina che insiste e l'ho evitata.” Dice cercando di calmarmi e rassicurarmi. Lo guardo senza emozioni, anzi una c'è: rabbia.

“Giuseppe senti credo che non ho più fame scusami.” Dico frettolosamente, prendendo la mia borsa.
Giuseppe mi sbarra la strada e non mi lascia passare.

“Margherita devi credermi. Ci siamo lasciati a me non interessa più di lei.” Dice col viso preoccupato e gesticolando più del dovuto.

“Giuseppe io ti credo. Ma ancora lei è tra noi. Ne stiamo parlando. Vi siete lasciati ma evidentemente per lei non è così. E poi ha detto che scopi me oltre che lei. Cosa vuol dire?” dico guardandolo negli occhi sperando dica la verità.

“Non lo so che vuol dire Margherita, io...” Lo interrompo subito perché sa che odio i giri di parole.

“Giuseppe quando è stata l’ultima volta con lei?” chiedo, curiosa di sapere la verità.

“Margherita ma cosa importa ora questo?” dice cercando di sviare il discorso. Lo guardo ancora negli occhi ed io inizio ad agitarmi.

“Cazzo dimmi quando è stata!” urlo talmente forte che anche io, oltre lui, resto sbalordita. Ma non me ne curo perché sono davvero adirata.

Boccheggia, non sa che dirmi. Inizia a distogliere lo sguardo dal mio, inizia a gesticolare e passare la mano sui capelli.
È in imbarazzo. Non vuole dirmi la verità. Lo conosco, riesco a capire il linguaggio del suo corpo ormai.

“L'ultima volta stavamo ancora insieme. I dieci giorni lontano da te, li ho passati anche lontano da lei.” Dice guardandomi finalmente negli occhi.

Annuisco, non riesco a guardare quella donna e al solo pensarla mi mette un moto di gelosia nel cuore, nelle vene.

“Non voglio che vai via a causa sua. Non posso perderti ancora.” Dice Giuseppe col volto affranto.

“Va bene, ma se la vedo un’altra volta con te io mi tiro indietro. Te l’ho detto, non voglio essere la seconda scelta.” Dico, cercando di dimenticare quanto accaduto e cercando di godermi i momenti con lui.

Ci avviamo in cucina, lui cerca di farmi ridere con le sue squallide battutine ed io, innamorata persa come sono, rido.

Si alza e inizia a mettere l’acqua in pentola, accende il fornello e inizia a creare la carbonara in una ciotola. Mette i tuorli, il pecorino e mette a friggere il guanciale.

Mi trovo seduta al tavolo, fisso lui che si destreggia tra i fuochi e mi scappa da ridere appena indossa un grembiule in vita.
Si gira verso di me e sorride.

“Che ridi?” dice trattenendo una risata.

“Il grembiule, non ti ho mai visto così, mi fa strano.” Dico continuando a ridere.
Dopo aver finito di mangiare, Giuseppe si mette in studio cercando di sistemare le sue cose per l’università, mentre io lo aspetto in salotto guardando la TV.

Il mio telefono squilla e vedo il nome di Leonardo.
“Leo dimmi.”

“Marghe stasera facciamo un brindisi per il compleanno di Melissa. Vieni al bar okay? Verso le ventuno arriveranno alcuni amici.” Nel mentre spunta Giuseppe che assiste alla telefonata. Cammino per la stanza, come al solito quando sto al telefono.

“Certo verrò! Ci vediamo più tardi.” Dico frettolosamente per staccare e dedicarmi a Giuseppe.

“Che ha detto il tuo amichetto?” dice appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto.

“Stasera c’è un brindisi. Melissa fa il compleanno.” Dico imbarazzata.
Devo invitarlo? Non dico niente? Cosa siamo?

“Ah mi fa piacere. Allora vai.” Dice andando di nuovo al suo studio, ma lo raggiungo in tempo e lo invito.
“Perché non mi accompagni?” dico titubante dalla sua risposta.

Mi guarda e ci pensa. Riflette. Cosa vuole fare?

“Come mi presenti? Amico? Conoscente?” dice adirato.
Lo guardo cercando di capire i suoi occhi.

“Amico Giuseppe. Sei mio amico no?” dico, mentre lui sorride e si alza, venendo verso di me e lasciandomi un bacio dolce sulle labbra.

“Certo… per adesso si…” dice stringendomi i fianchi. Sorrido felice e lui mi lascia andare per dirigersi ancora dietro la scrivania.

“Io vado allora, sono già le diciassette, devo prepararmi.” Dico sorridendo, aspettando una sua risposta.

“Va bene, ma stasera passo io a prenderti e vieni qui a dormire. Non accetto un no come risposta, quindi prendi il necessario per domani e dormi qui.” Dice col suo fare dispotico, tenendo gli occhi fissi al PC.

Alzo gli occhi al cielo e urlo un “Sì” mentre mi dirigo a prendere le mie cose.
Esco dal suo appartamento e per strada cammino fino a casa mia. Adesso inizia a calare prima il sole. Inizia a far più freddo e io devo imparare a prendere un giubbotto adeguato.

Dopo poco tempo, arrivo in casa e sistemo le mie cose, mi fiondo in doccia e velocemente mi preparo.

Scelgo un trucco semplice, ma punto sul bordeaux delle labbra carnose e scelgo un vestitino corto fin sopra le ginocchia, nero a fantasia di piccole margherite, tacchi e borsa neri e sono pronta.

Sono quasi le ventuno quando Giuseppe mi manda un messaggio.

Giuseppe: Sei pronta?
Margherita: Si
Giuseppe: Sto arrivando allora, non dimenticare il cambio per domani.

Sorrido a quel messaggio e guardo la borsa del cambio, nel mentre mi accingo a chiudere tutte le finestre e a prendere le chiavi di casa, quando dopo pochi minuti, suona al citofono.

“Chi è?”
“Sono il principe azzurro, scendi.” A quelle parole, un largo sorriso si apre sulle mie labbra.

***

Angolo autrice
Capitolo noiosino lo so, ma ho dovuto scriverlo per farvi capire che Margherita vuole andarci piano e, per quanto lo voglia, riesce a mettere da parte l'incontro con Giulia, ma ancora vuole essere sicura al 100% per mettersi con lui.
Spero vi sia piaciuto e spero come al solito che mi scrivete nei commenti cosa ne pensate!
Grazie sempre di tutto, Mariachiara

Sick Love - Un amore malato [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora