La sua vita vale quanto la tua.

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Kook e Shin-Hye camminavano per il lungo corridoio del rifugio sotterraneo lui tranquillo mentre lei un pò meno,
mentre si avvicinavano alle scale che portavano poi in casa, la figura di Nam che trascinava Hoseok fece capolineo
in mezzo alle scale, la faccia disgustata di Hoseok e quella divertita di Nam si tramutarono in due espressioni
confuse.

"Tae, cosa è successo?" Si allarmò Hoseok ribbellandosi poi alla presa di Nam che ancora lo tratteneva per una
spalla, ma la morsa ferrea di Nam non lo lasciò andare, anzì portò l'altra mano al suo braccio tirandolo giù, senza dare spiegazioni Kook sorpassò la porta mentre si richiudeva alle sue spalle

"Kook poggialo sul letto intanto io preparo il bagno." Shin-Hye una volta entrata nella stanza di Kook si diresse
in bagno dove iniziò a riempire la vasca con acqua fredda, Kook interdetto e non sapendo cosa fare sfilò Tae dalla sua spalla e lo buttò malamente sul letto mentre quest'ultimo si lamentò
respirando faticosamente.

"Avrei dovuto farti morire!" pronunciò storcendo il naso, quel viso è la cosa che più odiava al mondo, più lo
guardava e più si convinceva che era il figlio del poliziotto che cercava ormai da tempo, non sapeva ancora cosa
fare, avrebbe voluto ucciderlo subito ma la promessa fatta a Jin aveva scombussolato tutti i suoi piani, anche se avrebbe voluto rompere quella cazzo di promessa non poteva ed è questo che più lo faceva rodere l'interno, voleva
vedere quel viso soffrire, le lacrime che poco prima aveva cacciato quella femminuccia era solo l'inizio della
sofferenza che proverà, era eccitato all'idea di vedere il viso dell'assassino sconvolto mentre suo figlio era
sotto le sue torture.

"Kook dobbiamo metterlo in vasca, ho preparato già l'acqua ma purtroppo non posso aiutarti." dice tutto in fretta
prendendo ancora il polso del ragazzo tra le mani, Kook la guardò confuso.

"Cosa intendi Shin-Hye? E cosa dovrei fare, non sono mica un dottore di solito mi limito a altre tipo di cose, tipo controllare i carichi di roba o fare alleanze con gli altri clan, quindi per favore non farmi incavolare" Kook era furioso di tutta quella situazione, per lui che quel ragazzo stesse bene o meno non gliene importava poi tanto, quando si girò a guardarlo sperò ancora di più che in un momento o l'altro lasciasse il mondo.

"Lo so, cazzo ma abbi pietà di me, l'unica cosa che devi fare è spogliarlo e metterlo in vasca fino a quando non
riprende conoscenza, dopo avvolgilo in una coperta quella più calda che hai, se non vuoi farlo bhe... fallo morire e dì addio alla tua vendetta!" Disse lei quasi urlando iniziando a incamminarsi verso la porta.

"Kook ricorda, Jin non merita che venga infranta la promessa e la vita di quel ragazzo vale tanto quanto la tua,
non è lui il tuo nemico non sai neanche se sia effettivamente il figlio, ora devo andare ho il turno notturno." si chiuse la porta alle spalle e Kook rimase solo con i suoi pensieri, ripensò a quando trovò la madre a terra il battito del suo cuore si fermò per alcuni istanti mentre crollava in ginocchio urlando a più non posso, ma quei ricordi, non fecero altro che aumentare la sua rabbia che gli chiedeva di uscire da quella stanza e rimanerlo lì così, infondo un pò di febbre non lo ucciderà, o almeno così gli diceva la testa.

Spostò lo sguardo sul viso di Tae sofferente, affannato e tutto rosso e pensò a quanto stracazzo può essere così fragile quell'uomo, cioè come può quel ragazzino a non vergognarsi delle lacrime versate prima, come può un ragazzo ad avere un aspetto così femminile?

"Aish, fanculo!" imprecò mentre avvicinandosi velocemente al letto strappò la casacca da poliziotto scoprendo la maglia nera al di sotto che sfilò altrettanto velocemente, il corpo magro di Tae quasi sconvolse Kook che lo guardava con scetticismo ma non ci pensò più di tanto, infatti sfilò i pantaloni e rifiutando di togliergli
l'intimo lo sollevò di nuovo, stavolta invece di prenderlo come un sacco di patate avendo quasi paura di
spezzargli qualcosa se lo portò il braccio fino al bagno, lo guardò da vicino quel viso schifoso ed era veramente troppo femminile quasi gli venne il dubbio guardandogli in mezzo alle gambe, avendo avuto la conferma che fosse effettivamente maschio lo immerse nell'acqua gelida rabbrividendo al tocco delle braccia con l'acqua.

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