Siamo Pari!

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"CAZZO FERMA QUESTA DANNATA MACCHINA!" Yoongi ormai era fuori controllo.

"Jimin, fermala!" Kook guardò Yoongi dallo specchietto "Nam passami un mitra a canna corta!" e così impugnò l'arma.

"Ma Jungkook..." Jimin voleva fare a modo di Tae, si fidava di lui sapeva ciò che faceva.

"Fermati!" Ordinò ancora, il camion rallentò fino a fermarsi, Kook aprì lo sportello nello stesso momento del verde.

"No, tu resti vado io." Gli puntò il dito contro facendolo fermare di botto.

"Ma cosa vai farneticando, non lo lascio lì!" Incazzato nero il verde.

"Nessuno lascia nessuno, ci vado io! Jimin parti!" Chiuse lo sportello e il rosa partì a massima velocità non dando modo a Yoongi di uscire e ricominciò a sclerare.

"Tranquillo ci fermeremo più avanti aspettandoli, e se in mezz'ora non dovessero tornare andremo anche noi!" Jin annuì preoccupato all'affermazione di Jimin mentre la mano di Nam andò ad asciugare la sua guancia dal sangue con un fazzoletto.

Nel frattempo Tae si era chiuso in cantina, la porta continuava a tremare sotto i colpi dei nemici aveva ansia doveva ammetterlo ma non poteva fermarsi, doveva tornare dai suoi amici.

Strappò la sua maglia annodandola al braccio sanguinante, la pistola era senza munizioni quindi era inutile se fosse uscito in quel momento sarebbe morto all'istante quindi cercò in ogni angolo qualcosa da utilizzare contro quegli omoni il triplo di lui.

La porta di emergenza bloccata dal tavolo pesante che prontamente aveva spostato appena entrato in stanza, tremava anche essa sotto le varie spallate dei nemici... era in trappola, non aveva vie di uscita ma per fortuna trovò un'altra pistola con varie munizioni ringraziando il cielo.

Poi pensò a come uscire, se entrava in casa dalle voci che sentiva erano 5 uomini, se invece usciva dalla porta esterna erano il doppio... in ogni caso era fottuto!

Si asciugò il sudore dalla fronte gemendo dallo sforzo fatto al muscolo colpito, gli faceva malissimo ma non poteva dargli retta... voleva ritornare dai suoi amici così senza pensarci troppo afferrò la pistola ben saldamente mentre con un sospiro aprì la porta in accaio scontrandosi con i 5 uomini, sparando alle gambe a 3 di loro poi corse verso le scale, una pallottola quasi lo colpì in testa ma velocemente si abbassò verso il muretto della scala, era ferito, inseguito e da solo... non era il caso farsi colpire ancora.

Corse verso la sua stanza chiudendosi la porta e portando velocemente l'armadio a bloccare la porta, si affacciò alla finestra vedendo il vuoto sotto di lui, non c'era nessuno e se riusciva a scendere e a correde da lì per poi nascondersi forse aveva una possibilità.
Iniziò a calarsi mettendo le gambe fuori con il corpo metà dentro metà fuori, piano riuscì a scendere di più ritrovandosi a penzoloni con soltanto le mani che sostenevano il corpo.

Poi però udì una motocicletta frenare bruscamente e dei colpi di mitra così si affrettò a scendere sperando fosse qualcuno mandato da Jungkook, chissà qualche uomo del suo clan.

Quando arrivò poco dopo con i piedi sull'asfalto corse con la pistola puntata verso il rumore forte della moto che aveva ripreso ad accellerare senza mai cessare i colpi, si stava avvicinando nella sua direzione...

Si sentì chiamare e un brivido gli percorse la schiena... la sua voce... era tornato indietro?

Spalancò gli occhi vedendo Kook che sfrecciava con una motocicletta rosso fuoco sui corpi dei nemici e con l'altra mano sparava a più non posso urlando il suo nome.

"Jungkook!" Urlò fregandosene degli uomini che in quel momento stavano scavalcando dalla finestra dietro di lui, corse raggiungendo la moto quando gli occhi del moro lo avevano intravisto aveva subito accellerato nella sua
direzione, lasciò per un secondo la mitra facendola cadere sul suo busto avendola attaccata alla spalla e si sporse allungandogli una mano.

Afferrò la mano e di scatto Kook lo tirò su facendolo sedere dietro di lui per lui appoggiare la mano di Tae sul suo fianco intimandogli di tenersi saldamente, così fece... si strinse al corpo caldo del Boss e sospirò lasciando andare la tensione che ancora scorreva nelle sue vene facendolo tremare.

Si allontanarono dalla casa, lasciandosi indietro gli uomini che ancora cercavano di seguirli ma che ovviamente non riuscirono...

"Tutto okay?" Domandò Kook, la sua voce gli arrivò ovatta alle orecchie data la velocità molto elevata.

"È tutto apposto... Perchè sei tornato? Potevo farcela..." Si interruppe alla risata del moro.

"Tu farcela? Contro 20 uomini che circondavano la casa? Senza armi ne minuzioni?" Rise ancora.

"Certo che potevo, ma perchè sei tornato? E dove hai preso la moto?" Era curioso, non riuscivo a guardarlo in faccia, ma poteva già immaginare il suo viso in una smorfia seccata.

"Diciamo che ora siamo pari? Per la moto ho i miei sistemi, infondo sono il Boss!" Disse Kook per niente infastidito, anzi sorrideva e questo lasciò il biondo di stucco.

"Pari?" Chiese non capendo.

"Tu hai salvato me, e io ho salvato te. Siamo pari!" accellerò e quello fù il segnale di non volerne più parlare.
Dopo poco iniziarono a frenare, vedendo il camioncino nero da lontano con tutti i ragazzi all'esterno che vedendoli sorrisero.

"Tae, stai bene?" Yoongi subito avanzò verso il biondo ma la mano di Jimin lo fermò.

"Shhh" Jimin portò il dito tra le labbra.
Rumori di moto che si avvicinavano fece allarmare tutti che prontamente ripresero i loro posti, tranne per Tae e Kook che continuavano a stare in moto.

Partirono insieme sfrecciando sulle strade leggermente affollate di pomeriggio.

"Yha stai attento, stanno tutti bussando!" Fece notare Tae al moro che continuava a strisciare da per tutto.
"Stai zitto, mi deconcentri.!" disse infastidito.

Tae realmente voleva ribattere ma spalancò gli occhi e boccheggiò in cerca di aria...

Kook urlò il suo nome, quella voce fù l'ultima cosa che sentì prima di chiudere gli occhi.

_Elastic Heart_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora