Obbiettivo

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L'attesa era estenuante per Jin, non staccava neanche per sbaglio gli occhi dalle porte dove c'era un via vai di medici e dottoresse.

Yoongi era sparito da un pò, e gli altri avevano veramente il terrore si fosse scontrato con Jimin... ma quando Nam era andato a controllare li aveva trovati rannicchiati uno nelle braccia dell'altro, dopo un secondo di sconvolgimento si convinse a lasciarli stare e a non farsi sentire andandosene.

Improvvisamente pero la calma finì, le urla di Jimin che piano si avvicinava chiamava Kook, tutti si girarono per vedere cosa stesse accadendo.

Yoongi seguiva il rosa che cercava di fermare Kook come un pazzo camminava a passo svelto girandosi intorno, il petto fasciato e goccie di sangue che scendevano dal braccio dove evidentemente c'era attaccata la flebo, spingeva chiunque avesse davanti fino a quando non vide i ragazzi.

Avanzò a grandi falcate, gli altri cercavano di bloccarlo e convincerlo a tornare indietro e rimettersi a letto, ma Kook non demorse spinse anche i ragazzi di lato e come niente fosse aprì di botto le porte fiondandosi dentro.

"PARK SHIN-HYE!" Urlò lui, facendo sobbalzare la donna che proprio in quel momento cercava di suturare il fianco del biondo ancora dormiente, Kook gli si avvicinò scostando le mani di chi volevano fermarlo.

"Lasciatelo!" Disse Shin-hye, e così fù...

Kook si avvicinò al lettino con passo lento, guardò la sutura a metà ancora tra le dita della donna, il braccio già pulito e fasciato per poi passare al viso, le labbra incolore erano dischiuse... quasi come mossa da sola la mano del moro strinse quella di Tae, era fredda... tremendamente fredda, sospirò rilassando le spalle ascoltando il TINTIN dei battiti regolari che si elevava nella stanza.

"Finito." Shin-hye si tolse i guanti sporchi per poi asciugarsi il sudore dalla fronte "È stata un operazione difficile, qualche minuto in più e potevamo dichiararlo morto." Sospirò la donna appoggiando la mano sulla spalla di Kook che staccò la sua da quella di Tae.

Si allontanò in silenzio uscendo dalla stanza sotto lo sguardo confuso della donna, appena fuori si avvicinò a Nam.

"Vedi di trovarmi quei bastardi!" Uno sguardo che fece rabbrividire tutti.

"Come sta?" Yoongi si avvicinò a Kook che lo evitò, incamminandosi da dove era venuto, una mano premuta sulla tempia dolorante.

Gli altri lo guardarono scossi, specialmente Jimin che ritornò a rincorrerlo subito dopo.

Poco dopo videro la donna uscire e togliersi il camice sporco, l'espressione sorridente che fece sospirare tutti, Yoongi quasi cadde al rilascio dei muscoli contratti dovuti all'ansia.

"Grazie a dio..." Jin invece di canto suo abbracciò Nam che gli sorrideva con un espressione che diceva 'te lo avevo detto'.

"Ragazzi... quante volte vi devo dire di stare attenti! Siete arrivati in tempo, cercate di fare attenzione, non posso coprirvi per sempre!" La donna si portò le braccia al petto battendo il piede sul pavimento anche lei in ansia per tutto il tempo che aveva operato.

"Ma c'è qualcosa di strano..." Hoseok era rimasto serio fino a quel momento, era pensieroso.

"Tipo?" Yoongi si accigliò mentre Nam annuiva come se già sapesse cosa stava per dire.

"Ne parleremo tutti insieme." Il rosso si voltò verso la barella che proprio in quel momento stava uscendo.

"Preparatemi una stanza Vip per due." Disse Shin-hye a un tirocinante che annuì, poi tornò a rivolgersi ai ragazzi "Per ora ho soltanto una preoccupazione... se si sveglierà." Disse sospirando affranta.

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