T/n's pov
Levi:«Mike in questo punto devi suonare più deciso.»
Mike:«Okay.»
Erwin:«Direi che per oggi può bastare.»
Hanji:«Esatto Levi, è il momento di andare a fare acquisti!»
Arrossii sapendo a quali compere si stesse riferendo. La castana, infatti, si era proposta di aiutarci a prendere l'occorrente per la penitenza del corvino ed io, non sapendo dove trovare tutto il necessario, le avevo dato il permesso di aiutarmi.Mike:«Cosa dovete comprare? Posso unirmi a voi?»
Levi ed io:«NO!» il ragazzo ci guardò perplesso per qualche secondo 'fiutando' il nostro imbarazzo, mentre Hanji era super eccitata per quello che sarebbe successo a breve.
Hanji:«T/n hai la patente?»
Io:«Ho il foglio rosa. Perchè?»
Lei lancia un'occhiata a lei per poi commentare:«I bambini non possono mica guidare.»Una volta usciti saliamo in macchina e Hanji ci porta ad un negozio con l'occorrente per quella settimana. Per comodità, per giorno la 'pazza', aveva deciso di venire in autobus alle prove, in modo da poter salire in macchina con noi due. Aveva costretto Levi a sedersi dietro mentre lei si era sistemata al posto del guidatore.
Hanji:«Siamo arrivati.»
Levi:«Muoviamoci, prima iniziamo prima finiamo.»
Hanji:«No, tu non puoi venire. Non sarebbe altrettanto divertente se sapessi quali sono gli acquisti prima di provarli.» Aprì la portiera e si girò verso di me:«T/n perchè non scendi?»Io:«Non posso mica lasciare un bambino solo in macchina. Pensaci tu, prenderai sicuramente quello che ci serve per questi giorni.»
Hanji:«Che brava mamma responsabile! Vedrò di fare in fretta.» chiuse la portiera e la vidimo entrare nel negozio.
Alzo lo sguardo verso lo specchietto, Levi sta borbottando qualcosa, probabilmente si è pentito di aver preso parte alla sfida.Non avevo intenzione di costringerlo, detestavo quando mi imponevano di fare qualcosa, eppure adesso ero io a obbligare una persona.
Io:«Se non vuoi più farlo chiamo Hanji e le dico di tornare in auto.»
Alza un sopracciglio:«Di che parli? Vedi di non farti troppe paranoie, qui basta una sola fuori di testa.»
«Sì, ma-»
«Ascoltami.- mi interruppe- Fatti meno problemi per questa storia; se non avessi deciso io per primo fare questa cazzata credi seriamente che avrei assecondato te e la quattrocchi?»Mi rassicurò sentirglielo dire:«Non credo proprio.» ridacchiai.
«Appunto.»
Dopo un po' vidimo tornare Hanji con un carrello pieno di roba, la caricò nel baule e guidò fino a casa sua.
Hanji:«Ci vediamo ragazzi.»
Levi si slacciò la cintura.
Hanji:«Oh cosa stai facendo?!»
Levi:«Guido fino a casa?»
Hanji:«I bambini non guidano!- lo rimproverò- Ci penserà la tua mammina.» mi indicò.Io:«Cosa?!»
Hanji:«Hai il foglio rosa, no?»
Levi:«Okay, ma-»
Hanji si sporse verso di lui e gli infilò un ciuccio in bocca:«Non fare il monello. E T/n non essere troppo permissiva con lui.» detto questo se ne andò.
Io:«Che la penitenza inizi.»
Il corvino si accigliò ed incrociò le braccia. Mi scappò una piccola risata, era veramente buffo.Era la prima volta che Levi mi lasciava usare la sua auto, da quand'ero tornata in Italia non avevo quasi mai guidato e le poche volte era per dare il cambio ai miei compagni di classe quando uscivamo. Il corvino rimase avvinghiato al sedile dell'auto per tutto il tragitto, mica avevo intenzione di ucciderlo! Se lo avessi voluto avrei usato un metodo migliore.
Gli aprii la portiera e gli slacciai la cintura:«Puoi scendere adesso.» lui scosse la testa contrariato.
Sospirai e gli tesi la mano:«Lo sai che non riuscirei a prenderti in braccio neanche volendo.» mi afferrò la mano e scese in silenzio.
Entrati, appoggiai la chitarra all'ingresso e lo scortai fino a una sedia dove lo feci accomodare.
«Dobbiamo stabilire delle regole per questa settimana. Per prima cosa dovrai parlare il meno possibile o lamentarti, cosa che non credo ti verrà molto difficile. Inoltre dovrai stare sempre con me e cercare di comportarti esattamente come un bambino.»Alzò la mano:«Come faccio a comportarmi come un bambino senza parlare?»
«Hai intenzione di piangere come un neonato per tutto il tempo?» si zittì immediatamente.
«Bravo bimbo.» gli strizzai la guancia color latte a cui rispose con una gelida occhiata.
Le ore successive si svolsero, in qualche modo, ordinariamente, preparai la cena e dopo ci mettemmo a guardare un telefilm (anche se una mano con i pasti è sempre comoda averla).«Levi, non sei scomodo seduto sul divano?»
«E come dovrei mettermi?» replicò avido.
«Ehm ehm ehm!» sospirò, poi ripeté la frase con un tono più dolce, ammetto che si poteva chiaramente trovare una leggera nota acidula nelle sue parole.
«Alzati.» lui lo fece.
«Quindi?»
Allungai le gambe e aprii le braccia:«Qui.»
«Tch.»Si sistemò tra le mie braccia, inizialmente era rigido, ma alla fine si rassegnò a quella posizione. Non avevo quasi mai la possibilità di sentirlo, letteralmente, così vicino. Gli accarezzai delicatamente la testa, i suoi capelli lisci scivolavano tra le mie dita, li ammiravo serena e felice. Ormai non prestavo neanche attenzione al telefilm che era diventato un insieme di immagini colorato a sfondo. Il mio introverso Levi era più "coccoloso" da bambino. Chissà come si comportava con la sua vera madre...
Guardai l'ora e lo richiamai:«É ora di andare a letto.»
«Altri cinque minuti.» stava entrando bene nella sua parte.
«I bambini dormono anche durante il giorno, ma ti essendo un bimbo speciale lo fai solo la notte. La smetterei di lamentarmi, se fossi in te.»
«Sei un monellaccio!» gli scompigliai i capelli.
«Hei smettila! E va bene!» si alzò ed salì le scale.Spensi il televisore e lo seguii.
«Dove vai?»
«In camera mia.»
«No no, questo bimbo non può dormire da solo.» ruotò gli occhi ed entrò nella mia stanza.
Gli indicai il letto dove vi si mise a sedere incrociando le braccia. Certo che per essere una persona propensa ad accettare la sua penitenza, era davvero poco collaborativo.«Che hai?» gli chiedo.
«Se devi fare una cosa falla bene: o mi tratti come un bambino o no.» spalancai gli occhi, poi scoppiai in una fragorosa risata.
«Hai ragione. Allora...» mi avvicinai a lui e, appena fui abbastanza vicina, gli sfilai la maglietta.
«Che fai?!» esclamò imbarazzato
Gli mostrai la sua maglietta del pigiama:«Cambio il pupo.»Dopo avergli tolto i pantaloni, gli mesi il cambio. Subito dopo faccio lo stesso con i miei abiti. Lo costrinsi a sdraiarsi sul letto e io mi sistemai di fianco al corvino.
«Buona notte.»
«Notte.» detto ciò si voltò lasciandomi vedere solo la sua schiena. Le sue spalle larghe mi ricordarono il senso di sicurezza che provavo con lui ogni volta, ma per i prossimi giorni, sarei stata io a dover far sentire Levi in quel modo. Non sarebbe stato facile, ma ci avrei provato.Angolo autrice
Hello everybody! Okay la smetto con l'inglese. Mi piacerebbe dirvi che con la fine della scuola avrò più tempo per scrivere, ma vi tolgo subito quest'illustrazione: sono ripartiti i miei allenamenti e voglio portare avanti anche la Khun x reader che ho iniziato (la prima in italiano su Wattpad).~Disagio Queen🐙
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Il nostro sogno •||LevixReader||•
Fiksi PenggemarT/n è una ragazza appassionata di musica fin da bambina e per nutrire questa sua passione, una volta tornata nella sua città natale, svolge delle prove per entrare in una band guidata dal ragazzo più temuto della zona: Levi Ackerman. •"«Adesso non h...