6. ᴄᴀᴘɪᴛᴀɴ ɢᴀʟʟʏ, ᴘᴀʀᴛᴇ ᴜɴᴏ

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Mentre aiutavo gli Squartatori a ripulire il Macello dal sangue e dalle varie parti animali che non potevano essere utilizzate, mi ero sporcata la maglietta, quindi non appena finimmo andai in bagno per cercare di rimuovere la chiazza di sangue, in modo che quest'ultimo non si aggrappasse al tessuto per sempre. Fortunatamente dopo aver sfregato per un paio di minuti riuscii a togliere tutto. Con la maglietta di Newt ancora bagnata, andai a pranzo.

Era un po' tardi, molti ragazzi avevano già finito di mangiare o erano in procinto di farlo. Osservai la stanza in cerca di una faccia familiare. Seduto da solo a un tavolo c'era Newt, aveva un piatto davanti, ma non sembrava aver mangiato nemmeno un boccone, era impegnato ad osservarsi le unghie e attaccare le pellicine che le circondavano.

Presi il mio piatto di cibo e lo raggiunsi. Quando mi sentii arrivare, alzò lo sguardo. Non appena mi vide sul suo viso si allargò un timido sorriso. "Hey." dissi sedendomi davanti a lui.

"Ciao Fagio, ti eri persa?" chiese salutandomi a sua volta.

Scossi la testa. "Mi ero sporcata la maglietta di sangue, sono dovuta andare a pulirla." Indicai la macchia di acqua sulla mia spalla.

Annuii. "Perché non hai mangiato con gli altri?"

Esitò quindi aggiunsi con un piccolo sorriso "Mi stavi aspettando?"

Sgranò gli occhi per un millisecondo, poi cercò di ricomporsi -invano. "Forse..." mormorò abbassando il volto in modo che non potessi vedere la sua espressione.

"Grazie." sussurrai a mia volta. Le mie guance sembravano più calde, ma doveva essere per via della temperatura.

Afferrai le posate per iniziare a tagliare le verdure, quando Newt prese la mia mano destra, portandosela più vicina al volto.

"Che cos'hai fatto?" mi chiese preoccupato.

Ma di cosa sta parlando?

Abbassai lo sguardo, puntandolo nello stesso punto dove era puntato il suo. Sulla mia mano si stava formando un livido, o meglio, più lividi allungati a forma di dita. Non pensavo che Elion mi avesse stretto la mano con abbastanza forza da lasciare un segno, ma dato che non mi faceva più male alzai le spalle.

"È stato Elion-"

Si alzò di scatto. "Come? Ucciderò quella testapuzzona-"

"Newt," richiamai la sua attenzione "non l'ha fatto apposta."

"Oh." si sedette di nuovo, lasciando che spiegassi.

"Non dirlo a nessuno, per favore." dissi, ma sapevo che Newt non l'avrebbe fatto in ogni caso, era una persona responsabile. "Jeff gli ha dovuto ricucire il taglio che si era fatto e, uh, lui aveva paura dell'ago, quindi gli ho tenuto la mano-"

"Gli hai tenuto la mano?" inarcò un sopracciglio.

"Sì." dissi sbrigativamente. "Come stavo dicendo, gli ho tenuto la mano e immagino che abbia stretto la mia con un po' troppa forza."

"Ti fa male?" chiese, sfiorando dolcemente la mia mano, stando attento a non passare sui lividi.

Scossi la testa. "Non mi ero nemmeno accorta che mi avesse lasciato un segno, davvero."

"Bene così." rispose, ma vedevo che non era completamente convinto dalla mia risposta.

Quando finimmo di mangiare, Newt prese i piatti e sgattaiolò in cucina furtivamente, lasciandomi confusa, e quando tornò indietro, mi prese per il polso e mi trascinò via in fretta, quasi correndo.

"Newt, ma co-"

"Niente domande." rispose. Solo quando fummo lontani dal Casolare e appena entrati nel piccolo boschetto dove si trovavano le Faccemorte, si fermò.

"Newt, ma cosa-" provai a ripetere, venendo interrotta di nuovo. Stava diventando irritante.

Sollevò un piccolo faggotto che poi aprì tra le sue mani, mostrando un po' di fragole rosse, le fragole che avevo raccolto il giorno prima.

"Frypan sa che le hai prese?" chiesi inarcando le sopracciglia.

Ridacchiò. "Secondo te siamo corsi via per niente? Probabilmente incolperà Chuck."

Come se non lo incolpasse di già per tutto...

Trovammo un posto all'ombra in cui sederci, spalla contro spalla, e iniziammo a mangiare fragola dopo fragola, parlando del più e del meno.

"So che è ancora presto per chiederlo, ma hai un'idea di quello che vorresti fare?" mi chiese prima di infilarsi un frutto in bocca.

"Sicuramente non voglio essere uno Squartatore- o uno Spalatore. Oggi Winston non mi ha fatto fare molto, ma so che se lavorassi lì dovrei iniziare a fare, sai, sul serio."

Annuii comprensivamente.

"Poi, non credo che gli altri lavori possano essere così terribili." continuai.

Ridacchió. "Non hai ancora lavorato con Gally."

"Winston mi ha detto di non lasciare che Gally mi constringa a chiamarlo Capitan Ga-" Sgranai gli occhi. "Devo andare a lavorare con i Costruttori!"

Newt si alzó subito in piedi, spolverandosi le mani, poi me ne tese una per aiutare ad alzarmi. Mi ricordò quasi il mio primo giorno, quando ero arrivata nella Scatola.

Si infilo il panno in cui prima c'erano le fragole in tasca. "Andiamo, non possiamo far aspettare il Capitan Gally, no?"

Nevermore -NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora