Protetta

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Mi iniziai a svegliare sbloccando la suoneria della sveglia sperando che Nishinoma e la nostra ospite, non si fossero svegliati. Erano le quattro di mattina, ed avevo un'ora di tempo per prepararmi ed andare al mio turno di mattina. Per me non ci sono mai stati problemi di sonno visto che ormai ero abituata a questi tipo orari, ovviamente non avrei rifiutato qualche ora in più. Mi alzai dal letto cercando di non svegliare mio fratello dormiente, sentendomi punzecchiare la gamba mentre scendevo dalla scaletta del letto.
-"dove devi andare?"-
Mi chiese la principessa mentre si strofinava gli occhi, credo proprio che lei avesse un sonno leggero.
-"devo andare a lavoro, faccio un turno di mattina tre volta a settimana"-
Le dissi mentre iniziavo a prendere dei vestiti puliti dopo essere scesa dalla scala.
-"ti ho svegliata?"-
Chiesi poco dopo vedendo che lei sembrò non capire quello che avessi appena detto.
-"no.. non ho dormito molto"-
Mi rispose sdraiandosi di nuovo sul letto.
-"come mai?"-
Le domandai girandomi verso di lei.
-"non riesco a rilassarmi.."-
Mi disse dandomi le spalle. Sentendo la sua risposta rimasi qualche secondo ad osservarla, capendo la causa del suo stress, per poi cercare un oggetto.
-"tieni, prova a metterti queste nelle orecchie"-
Mi avvicinai a lei sedendomi sul letto, passandole un MP3 con delle cuffie già inserite.
-"che cos'è?"-
-"un oggetto che potrebbe aiutarti, si chiama MP3. Su sposta quel sederone ti mostro come funziona"-
Dissi sedendomi di fianco a lei.
-"qui, si alza la musica, mentre qui si cambia la canzone"- le dissi mostrando come si dovesse fare.
-"ci sono 4 album diversi e 100 canzoni in totale, hai una vasta scelta"-
Dissi mostrando le diverse canzoni facendone partire alcune dalle cuffie, notando inizialmente che non fosse convinta.
-"grazie mille.. ma.."-
-"dai lo so che è una situazione difficile.. ma non puoi lasciarti nella tristezza.."- gli dissi insistendo.
-"uhm.. va bene.. gli darò un occhiata allora, grazie"- mi disse sorridendo mentre prendeva in mano l'MP3, ricambiai il sorriso.
-"di niente, comunque lì ci sono delle ciabatte, scegli quali ti piacciono di più"-
Le dissi in modo dolce per poi avviarmi verso il bagno, dopo aver preso il necessario per lavarmi.
Lavo i denti, mi sciacquo e mi vesto sentendomi chiamare da mio padre in cucina, trovandolo con il portatile in mano.
-"hey come mai sveglio così preso?"-
-"sto.. cercando alcune cose"- disse strofinandosi gli occhi
-"di che si tratta?"- gli chiesi mentre prendevo qualcosa per il pranzo.
-"sto cercando delle dichiarazioni di alcune persone, dove dicono di aver visto persone che volano o cose del genere.. magari potremmo inizia a segnare delle città.. o qualcosa che ci dia degli indizi"-
Mi dice strofinandosi gli occhi.
-"per trovare i suoi genitori?"-
-"esatto"-
-"ma riguardo la tua ipotesi?"-
-"credo proprio che sia come ho detto.."-
-"esisterà anche quel..
-"non andare alle conclusioni, magari la terra è così al naturale.."-
-"perché mi hai chiamata comunque.."-
-"volevo chiederti se potevi passare a comprarmi dei fogli e taccuini di a4 abbastanza resistenti"-
-"va bene"-
Gli dissi dandogli un bacio sulla fronte per poi uscire. Rimasi con lo sguardo basso preoccupata per la rivelazione appena detta.
Dopo aver ricevuto quel MP3 da Hiyori, mi rilassai molto più velocemente, addormentandomi. Anche se non capivo molto di alcune canzoni, visto che non conosco la loro lingua. Alcune però, erano nella mia, ed erano anche molto rilassanti. Mi svegliai non so quanto tempo dopo, ma notai dalla finestra che il cartellone non era più illuminato come ieri notte. Scesi dal letto strofinandomi gli occhi, prendendo delle ciabatte pelose e morbide di colore rosa da una scarpiera. Vidi Zack affacciarsi alla porta, e notandomi sveglia entrò del tutto in camera.
-"oh, ti sei svegliata"-
-"si.. ma dov'è il piccolo Nishinoma?"-
Chiesi guardandomi intorno senza trovarlo.
-"è a scuola"-
Disse mentre iniziava a sistemare un po' le coperte.
-"principessa, volevo chiederti di mostrarmi al 100% i tuoi poteri, devo vedere se sai combattere, credo che purtroppo dovrà essere fondamentale"-
-"va bene.."- gli dissi posando l' MP3.
-"e volevo chiederti se per caso, hai qualche dote di fuoco"-
-"fuoco? No.. cioè.. io sono più con doti del genere.."- mi fermai per mostrargli cosa intendessi. Facendo comparire fiori e petali fluttuando in aria. Rimase ad osservarmi per poi dire:
-"un qualcosa per combattere invece? Puoi soltanto creare questo genere di cose?"-
-"non saprei.. nel mio mondo siamo tutti in pace, non abbiamo mai avuto bisogno di combattere o difenderci, le liti le risolvevamo in questo modo, almeno fino ad ora.."- dissi atterrando sul pavimento facendo scomparire i fiori, abbassando lo sguardo.
-"però.. ieri hai fatto in un certo senso, volare mio figlio no? Riusciresti ad usare questo potere contro qualcuno?"-
-"beh.. credo di si, ma perché tutte queste domande?"-
-"per alcune mie risposte. Vieni nel mio studio è la stanza più grande"-
-"ma dovrò per forza fare del male a qualcuno.. vero?"- dissi con la testa bassa.
-"a volte si deve combattere per ciò che tieni.. ma l'importante è non arrendersi mai"-
-"cosa dovremo fare?"- dissi dopo avergli sorriso.
-"prima, dovremo fare molte prove su quanto i tuoi poteri siano forti, e cosa tu possa realmente fare"-
-"realmente fare?.."-
Chiesi perplessa
-"beh ovvio, se i tuoi genitori saranno stati capaci di creare un intera pianeta.. non credo tu possa far solo apparire fiori e far fluttuare persone"- disse con un tono ovvio.
-"non ci avevo mai pensato.."- dissi sorridendo in modo imbarazzato. Vidi che fece un segno di seguirlo, trovandoci in una stanza enorme, il suo studio. dopo aver fatto spazio mettendo la sua scrivania vicino al muro, mi disse:
-"fammi vedere tutte quello che sai fare"-
-"allora.."-
Dissi guardandomi intorno camminando un po' senza saper cosa fare; guardai in volto il professore per poi iniziare a fare uscire dalle mie mani enormi bolle di sapone, iniziando a fluttuare nell'aria venendo subito interrotta da lui.
-"no no no... cara, cercherò di essere il più gentile possibile. Devi attaccarmi."- mi disse in modo schietto e diretto
-"ma.."- dissi atterrando sul pavimento, vedendo il suo sguardo farsi improvvisamente gelido.
-"bene. Allora credo che tutto questo sarà inutile, i tuoi genitori e tua sorella moriranno"-
Disse iniziando di nuovo ad ordinare la stanza.
-"cosa.."- dissi girandomi di scatto con gli occhi lucidi, sentendo i miei capelli inizia a fluttuare.
-"non sei in grado di salvare i tuoi genitori."-
Disse fissandomi negli occhi senza emozioni, ci furono secondi di silenzio mentre sentivo tutta una scossa dai miei occhi al mio corpo. Sentendomi una striscia penetrante venir infilzzata nella mia schiena, ebbi come un esplosione corporea. Sentendo come se tutto dai miei pori si fosse esposto vedendo il professor Zack venir scaraventato al muro, per poi venir trascinato al di sotto del soffitto lasciandolo cadere di colpo. Venendo ripreso in pochi secondi insieme alla mia sanità mentale, prima che il suo volto si schiacciasse al suolo. Lo sentì tirar un sospiro di sollievo, venendo messo a terra guardandomi le mani in modo terrorizzato.
-"Questo intendevo!"-
Disse mentre posizionava le braccia sul pavimento, alzando la testa mentre tremava.
-"cosa.."-
Dissi non capendo nulla, lo vidi alzarsi di scatto prendendo le mie mani guardandomi negli occhi con un filo di paura.
-"avevi solo bisogno di uno sblocco! Non dicevo sul serio prima"- continuò sorridendo.
-"ti.. ti sei fatto male!?"- dissi nel totale panico, controllando il suo corpo.
-"no, tranquilla va tutto bene. L'avevo programmato"- mi disse sorridendomi e tranquillizzandomi.
-"quindi ora.."-
-"si fa sul serio"- disse avvicinandosi ad un armadietto, tirando fuori una mazza di legno agitandola in modo combattivo contro di me.
-"non esitare a colpirmi"-
-"cosa, no aspetta!"- dissi scuotendo le mani in segno di esitazione, senza venir ascoltata.
Prima che mi arrivasse la mazza in faccia, creai una barriera facendolo rimbalzare, ma non gli cadde da mano. Mi avvicinai a lui in modo futile venendo però preceduta da lui, che mise il bastone tra di noi così da non venir afferrato.
-"dai principessa! Puoi mostrarmi di meglio!"
Disse saltellando da un piede all'altro per poi avvicinarsi velocemente a me, scattai dalla paura iniziando a girare su me stessa e scaraventarlo contro il muro immobilizzandolo.
-"così va bene?"- dissi mantenendolo contro al muro spingendolo.
-"assolutamente no!"- disse lanciando in aria con un movimento di polso la mazza, dandole un calcio perfettamente coordinato e lineato dandogli una spinta contro di me. mollai la presa da lui senza volere, creando una barriera per parare la mazza trovandomelo alle spalle. Con una mano mi immobilizzò le mani, mentre il suo braccio era intorno al mio collo.
-"ora che faresti?"-
Mi disse stringendo le mie mani.
-"credo che inizierei a volare.. ma la stanza qui è troppo piccola.."-
-"esatto"- disse mollando la presa liberandomi in una giravolta.
-"ti manca, agilità, concentrazione, forza e controllo dei tuoi poteri"- ad ogni sua parola mi diede la mazza su alcuni punti del mio corpo, mettendomi in una posizione retta.
-"..ma, tu come fai a saper come combattere contro una persona come me?"- dissi in modo incuriusito.
-"mia cara, tu sei un essere umano come tutti gli altri, basta prevenire le mosse del tuo nemico"-
-"quindi sono molto prevedibile?"- dissi ridacchiando in modo imbarazzato.
-"direi molto"- ricambiò ridendo mentre raccoglieva la mazza.
-"però non intendevo questo con la mia domanda, cioè ehm.."- mi fermai qualche secondo cercando le parole con cui creare la mia domanda.
-"sei comunque uno scienzato, ed anche se sulla mia terra vi chiamiamo "il so tutto io" non credo che tu abbia bisogno di certi allenamenti"- continuai vedendo che rimase immobile di spalle senza darmi una risposta.
-"uno scienziato non significa che non pensa alla sua agilità"- disse mentre rimaneva di spalle.
-"abbiamo bisogno di allenarci, nessun minuto può venir sprecato. Tieni, prendi"- continuò lanciandomi quello che doveva sembrare un libro, anche se aveva molto scotch con foto stampate ed attaccate sopra.
-"seguiremo questo libro"- disse evitando la mia domanda di prima, lo guardai non capendo ma non insistetti, annuendogli e chiedendogli da cosa dovessimo iniziare. Rimanemmo molte ore ad allenarci ottenendo in poco tempo molti risultati sulle mie doti speciali.
Arrivò anche Nishinoma che venne accompagnato da quello che Zack mi disse fosse un bus scolastico. Lui si mise a giocare con un oggetto con scritto dietro "Nintendo" mentre  il professore iniziò a parlarmi mentre ci allenevavamo.
Arrivò orario di pranzo e poi la sera, dove venne a casa Hiyori.
-"ma tu sei ancora in pigiama?"-
Mi chiese ridacchiando.
-"potevo indossare anche gli altri vestiti?.."- dissi con tono sfinito.
-"ovvio!"- disse schiaffeggiandosi la fronte mentre sorrideva.
-"che avete fatto di bello comunque, mi sembrate un po' stanchi.. e, sudati.."-
Disse mentre guardava me e suo padre affannati.
-"shh non importa, mi hai portato il taccuino??"- disse in modo energico, Hiyori lo guardò male per poi dargli una busta.
-"si, tieni"- disse mentre gli passava una busta sospirando.
-"papà comunque, lo sai che ti voglio molto bene???"-
-"cosa ti serve?"-
-"non ho voglia di cucinare.."- disse sorridendo in modo imbarazzato, il padre ricambio il sorriso sospirando.
-"perché non vai a comprare qualcosa di buono al super market, cucino io questa sera. Portati anche la nostra ospite, le fai fare un giro della città"-
Disse sorridendo, mentre si avviava in cucina mentre veniva seguito da Nishinoma che gli disse qualcosa nella loro lingua.
-"si però devi prima cambiarti"- disse ridacchiando mentre prese il mio polso portandomi in camera sua, presi una gonna nera ed una maglia rossa a strisce bianche con una felpa nera sopra, indossandole dopo essermi fatta una bella doccia fresca.
Raggiungemmo la porta e dopo che il padre diede ad Hiyori un paio di monete, ma non appena lei girò la maniglia, il suo fratellino corse da noi attaccandosi alla gamba di Hiyori. Il padre ci guardò amareggiate, chiedendomi se non fosse un problema se venisse con noi, io ovviamente dissi di no, e dissi anche che non mi avrebbe dato nessun fastidio.
-"Hiyori comunque portati le chiavi di casa allora, devo pur sempre lavarmi anche io"- gli disse Zack avvisandoci. Uscimmo dalla porta e camminavamo in modo calmo mentre Nishinoma teneva la mano ad Hiyori.
-"ma ora che ci penso, non ti piacciono le cose colorate per caso?"-
Le chiesi ricordandomi che ogni suo vestiario, fosse di colori scuri.
-"cosa?"-
-"i colori, ti piacciono?"-
-"cosa, ovvio che mi piacciono"- disse mentre alzava un sopracciglio mentre sorrideva.
-"intendo quelli accesi, come quel rosso"- dissi indicando un cartellone enorme di colore rosso accesso mentre sorridevo.
-"ah come quelli"- disse mentre non espose nessun tipo di entusiasmo.
-"non proprio, sono più per il nero, oscuro e confortevole"- disse ridendo, Io sbuffai iniziando a mantenere l'equilibrio sul cornicione del marciapiede.
-"ma il nero è così noiosooo, non è meglio avere un sacco di colori come in questa città, nella notte, così viene tutto illuminato"-
-"sotto questo punto di vista ti do ragione, ma se non ci fosse il buio non ci sarebbe niente da illuminare, no?"- disse sorridendo mentre mi spostava dal limite del marciapiede. Mi distrasi osservando alcune cose del posto.
-"Hiyori ma che cosa sono quelle scatole colorate?"- dissi indicandone una.
-"intendi dire le auto?"-
-"si. le scatole"-
-"si chiamano automobili"- disse ridendo.
-"il tuo mondo fa bene a non averle"- continuò tra le risatine.
-"perché?"-
-"beh.. aspetta, attraversiamo la strada un attimo"- mi disse prendendomi la mano guardando a destra e sinistra, mettendosi qualche minuto prima, suo fratello che insisteva tanto sulle spalle. Attraversavamo la strada su delle strisce facendomi notare un omino verde in una scatola, che ci indicava se potevamo attraversare o no. Mi continuai a guardare intorno mentre Hiyori invece, guardava davanti a sé sorridendo in modo dolce. Osservandola notai con la coda dell'occhio un automobile che andava molto, troppo, troppo veloce delle altre.
-"Hiyori! Attenta!!"-
gridai mettendomi davanti a lei con sguardo decisivo e braccia aperte.

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