Il vero cattivo

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-"Christopher! Che cosa stai facendo!"-  gridò Selena contro di lui, mentre la sua potenza non permetteva a nessuno di muovere perfino un dito, rimanendo incastrati nella parete.
-"Taci! È finalmente arrivato il mio momento!"- ci gridò contro con una voce mostruosa, spingendo tutti noi maggiormente nella parete, facendo tossire chi non resisteva a quella pressione.
-"non respiro!"- gridò Junko mentre tossiva.
-"ma da dove ha preso tutto quel potere! Lui neanche dovrebbe averlo un potere!"- gridava Marzio mentre cercava di ribellarsi, riuscendo soltanto a liberare un braccio dalla mura.
-"si sarà iniettato i poteri dei nostri prigionieri.."- gli rispose Selena mentre sbiancava.
-"ma così non potrebbe morire?!"- gli rispose ancora Marzio, tornando a guardare Christopher.
-"dovrebbe! Ma sappiamo che Christopher è un manipolatore! Sapevo che non dovevamo fidarci!"- gridò Michel mentre veniva maggiormente spinto nella parete.

Io vorrei soltanto abbracciare Antonella.. lei non può morire così.. non qui e non ora.. e invece stava morendo.. e forse lo era di già, e per colpa di chi, la mia! Per colpa mia! Come.. perché.. non..
-"dobbiamo fare qualcosa.. Pietra, Pietra!"- mi sentì venir chiamata più volte, cercando di avere la mia attenzione, ma la mia testa ormai era da tutt'altra parte.
-"Pietra! Ti prego! Rispondimi!"- continuò Selena, ma la mia mente era troppo offuscata.
-"mi dispiace per tutto quello che sta succedendo.. ma ti prego ora ho bisogno davvero di te!"- continuò a parlarmi, svegliandomi dal mio incubo.
-"Ci sono, ci sono"- dissi di colpo cercando di girarmi verso di lei.
-"cosa dobbiamo fare"-  le dissi attendendo ordini.
-"riesci a creare una barriera? Dobbiamo prima cercare di neutralizzare il suo potere"- mi disse mentre entrambe guardavamo Christopher prendere controllo di tutti quei poteri, aprendo le mani e creando tanti oggetti. Quello era lo stesso potere di Anya e Roberta, vedendolo poi iniziare a sfruttare il fuoco, bruciando il terreno sul suolo. Cercai di fare quello che mi avesse chiesto, cercando di concentrarmi il più possibile per riuscirci, ma ero troppo scombussolata per farlo, dandole così una negazione come risposta.
-"accidenti.."-
-"è così che finirà allora.."- disse in un filo di voce Roberta, mentre sentivamo Junko, Michela e Gabriele respirare affannosamente.
-"N-No! Non può finire così!"- dissi mentre delle lacrime scendevano dal mio viso.
-"Mi dispiace.."- disse Selena con un tono esausto.
-"Concentriamoci! Inventiamoci qualcosa!"- gridai mentre cercavo di avere l'attenzione di tutti.
-"E cosa Pietra!? Cosa! Cosa dovremo fare! L'unico che sopravviverà sarà Francesco! Mentre noi moriremo qui!"- urlò Anya mentre piangeva.
-"N..no.."- dissi mentre singhiozzavo.

Improvvisamente però milioni di cristalli di colore rosso scuro, iniziarono a girare intorno a Christopher, cercando di infilzarlo più volte, mentre veniva intrappolato in una cupola di cristalli. Perse la concentrazione su di noi, facendoci cadere nel vuoto planando subito la caduta dei miei amici.

Era stata Pandora ad infastidirlo.

-"è la nostra occasione! Sorella..-"- disse girandosi verso di me, bloccandosi immediatamente, notando a chi stessi guardando. Mentre Ylenia e Mattia già la abbracciavano.
-"occupatevi un attimo di lei.. ci penseremo io, Marzio e Michel"- mi disse mettendomi una mano sulla spalla, dandomi uno sguardo comprensivo mentre io la guardavo singhiozzando. Per poi vederla andare all'attacco contro Christopher, insieme Marzio e Michel. Così da cercare di farlo tornare in sé. Mi girai di nuovo Verso gli altri, tutti intorno ad Antonella. Mentre Ylenia le stava addosso gridando nella totale disperazione, mentre Mattia invece a terra in ginocchio, con sguardo infranto.
-"Ylenia.. per favore.."- disse Roberta mentre cercava di toglierla dal corpo di Antonella, con un tono di voce spezzato.
-"No! Lasciatela stare! Non posso lasciarla!"- gridò lei stringendo ancora di più a sé Antonella.
-"Ylenia.. Mattia.."- sentimmo la voce di Antonella chiamarli, ricevendo ancora più attenzione di prima. Tutti noi ci bloccammo dalla sorpresa, vedendo mattia scattare e mettersi ancora più vicino a lei, mentre invece Ylenia si allontanò un po' per farla parlare.
-"dicci.. ti prego.."- gli rispose Mattia toccandole il viso.
-"mi dispiace così tanto.."- gli disse Antonella mettendo su entrambi, una sua mano sul viso, sporcando ad entrambi i loro visi di sangue.
-"ti prego.. non dire così!"- le gridò Ylenia tra un singhiozzo e l'altro, mettendo una sua mano sul viso di Antonella.
-"troveremo una soluzione.. Junko.. Junko! Ti prego! Guariscila! Tu.. puoi farcela.. puoi salvarla.."- continuò Ylenia mentre iniziava a tremare, stringendo il più possibile la mano di Antonella. Junko cambiò direzione dello sguardo mentre i suoi occhi diventavano lucidi, scuotendo la testa.
-"ti prego.. aiutala.. ti supplico!"- iniziò a gridare mentre la supplicava, mettendosi addirittura in ginocchio, avvicinandosi lentamente a lei.
Mattia iniziò a singhiozzare più forte, stringendo la mano di Antonella che aveva sul viso. Mettendosi un'altra sua mano sul viso, non dicendo nulla.
Antonella sorrise ad entrambi.
-"anche se mi rimangono poche forze.. voglio che voi mi ascoltiate.."- disse facendo voltare di scatto Ylenia verso di lei.
-"Ylenia.."- disse girandosi verso di lei.
-"voglio che tu.. prenda il trono di Poptrime.. e che dia dei ottimi valori da dare alle persone, quelli che io purtroppo non sono riuscita a dare.."- le disse senza distogliere lo sguardo da lei neanche per un secondo.
-"no.. no! Non posso.. sei tu la loro principessa.. non posso rubarti il trono.."- le rispose lei mentre le si avvicinava.
-"Mattia.."- continuò Antonella ignorando quello che avesse appena detto.
-"s..si.."- gli rispose Mattia cercando di trattenere le lacrime.
-"aiuta Ylenia a far capire a tutti i nostri cittadini.. che i pregiudizi e la non umanità, non è permessa nel nostro regno"- disse continuando a sorridere, ricevendo un sì con la testa da parte sua, mentre stringeva maggiormente la sua mano.
-"..fantastico.. allora.. credo che io.. possa pure riposarmi.. ricordate che.. vi voglio bene.."- disse chiudendo lentamente gli occhi, mentre notavamo che la forza nelle strette delle sue mani diminuiva.
-"..no.. Antonella! Tieni gli occhi aperti! Antonella! Antonella!!"- gridò Ylenia a squarcia gola, scuotendole anche un po' le spalle senza nessuna risposta.
-"perché.. perché non l'hai salvata!"- gridò contro Junko con uno sguardo vuoto, mentre lei continuava a non guardare la scena.
-"Dimmi il perché!!"- le urlò in faccia alzandosi di scatto da terra, prendendola per il colletto.
-"perché.. avrebbe soltanto sofferto di più.. se in queste occasioni non li guarisco subito.. allora non..-"
-"E perché non l'hai fatto subito allora! Perché non l'hai guarita! Perché hai guarito Pietra e non Antonella!"- le gridò contro spingendola a terra, avendo già come risposta quello che avesse detto prima.
-"Ylenia.."- disse Mattia abbracciandola da dietro, facendola solbazzare.
-"ora.. basta.."- continuò Mattia sottovoce.
-"perché.. perché state facendo ciò.. lei.. lei.. può.."-
-"no Ylenia.. lei ormai è andata.. non torturarti da sola"- continuò Mattia prima che potesse continuare, facendola girare di fronte a lui. L'unica cosa che ora c'era nell'aria, era solo amarezza.
-"dovremmo far arrivare il suo corpo a casa..credo che sia la cosa migliore"- disse Anya con un tono di voce calmo, mettendo una mano sulla spalla di Ylenia, guardando sia lei che Mattia.
-"si.. lo è.."- disse Mattia con le lacrime ancora agli occhi, tenendo ancora stretta tra le sue braccia Ylenia, mentre le sue labbra iniziavano a tremare. Anya e Roberta iniziarono ad avvicinarsi ad Antonella, usando poi i loro poteri su di essa, facendo quello che avessero detto. Vedemmo poi Ylenia avvicinarsi ad Antonella, mano nella mano di Mattia, mentre Anya e Roberta cercavano di trasportarla a casa. Mattia ed Ylenia non smisero di guardarla per un secondo, venendo improvvisamente distratti da Junko, vedendola creare improvvisamente un enorme barriera di ghiaccio alle spalle di noi tutti, bloccando quella che sembrava una palla di fuoco.

-"Ragazzi! Andate via da qui, ci penso io a combattere contro Lucy"- dissi in modo rabbioso bollendo nella mia stessa rabbia, vedendo Antonella scomparire lentamente in minuscole particelle.
-"va bene!"- mi risposero quasi tutti ricevendo poi una diversa risposta.
-"io andrò ad aiutare Michel, Selena e Marzio. Hanno anche loro bisogno d'aiuto"-  mi rispose Gabriele, mentre i suoi occhi da azzurri ed un miscuglio di verde, diventavano rosso fuoco, venendo anche avvolto da una luce rossa.
-"aspettate io devo andare ad aiutare i miei genitori!"- urlò invece poi Pietra, bloccandosi di colpo.
-"dove si trovano?"-
-"in una cella a parte, non erano con i prigionieri-" ci rispose facendoci capire la situazione
-"va bene, cercate solo di stare attenti"- gli risposi ad entrambi, e subito al concludere della mia frase Gabriele scattò, iniziando a correre su un ponte di sua invenzione per aiutare Selena, Marzio e Michel. Mentre Pietra annuì il capo per poi andare via.
-"ora muovetevi!"- dissi a gli altri notando che il ghiaccio spesso, si stesse sciogliendo, sentendo loro allontanarsi mentre correvano.

-"Junko!!"- gridò Lucy dall'altra parte della parete di ghiaccio.
-"Sono qui! Razza di torcia umana!"- le gridai contro, avvolgendo i miei pugni nel ghiaccio più spesso che potessi creare. Lei sciolse la mia mura di ghiaccio, attraversandolo mentre era avvolta dalle fiamme. Non persi tempo, ed iniziai ad attaccarla non appena attraversata la parete, rinchiudendola in una bolla d'acqua che evaporò al suo tocco. Lei sembrava in realtà non reagire, andando soltanto a fuoco. Iniziai ad usare anche la terra, iniziando a colpirla con il massiccio terreno, infilzando poi così le sue gambe in degli aculei di terra. Senza ricevere una sua reazione.
-"Combatti!"- le urlai contro colpendola con uno dei miei pugni ricoperti di ghiaccio, facendola girare di colpo il volto.
-"Difendi il tuo onore! Quello che hai già sporcato!"- continuai ad urlarle contro dandole un calcio avvolto nel ghiaccio, notando che il suo fuoco si stesse spegnendo. Mi misi addosso a lei bloccandole le braccia nel ghiaccio, mentre mettevo le mie mani a torno al suo collo, iniziando a soffocarla.
-"Reagisci!"- dissi facendo due buchi nel terreno vicino il suo viso, vedendo però che lei rimase con quello sguardo impassibile e neutrale.
-"perché non reagisci!"- continuai allentando la presa dal suo collo, iniziando a mollarlo.
-"Junko.."- mi disse mentre le sue mani erano ancora congelate tra di loro, iniziando poi a singhiozzare con uno sguardo disperato.
-"per favore.. metti fine alla mia vita.."- mi disse mentre le sue lacrime iniziavano ad essere ancora più frequenti.
-"cosa.."- dissi non capendo, rimanendo soltanto seduta su di lei.
-"uccidimi.. Junko.."- mi disse in modo più schietto.
-"vuoi.. davvero che io ti uccida?"- dissi in modo sorpreso, ricevendo un affermazione come risposta.
-"ma.. perché io?"-
-"perché.. anche se tu sei stata una di quelle persone che sapeva la mia storia.. sei stata una di quelle poche persone che hanno tentato davvero di fare qualcosa per me. Sei stata una delle poche persone nel tentare di portarmi a casa.. te lo si legge dagli occhi. Quindi per favore, uccidimi.."- mi disse guardandomi negli occhi. Io sospirai con il peso della scelta sulle spalle, togliendo totalmente le mie mani dal suo collo.
-"ti prego.. Junko, ho solo causato dolore e sofferenza.."- mi disse con tono disperato.
-"ma..."-
-"non ho avuto fortuna in questa vita.. magari nella prossima andrà meglio.. magari andrà.. meglio..."- disse mentre singhiozzava e balbettava.
-"..va.. va bene.."- dissi dopo svariati minuti di silenzio, capendo che era la cosa migliore per lei. Rilasciando le sue mani dal ghiaccio.
-"chiudi gli occhi.."- le dissi iniziando a creare un piccolo coltello fatto di ghiaccio, da una lama molto sottile.
-"Grazie.."- mi disse mentre chiudeva gli occhi sorridendo, io però le misi una mano sugli occhi, venendo mangiata dai sensi di colpa. Impugnai la mia lama fatta di ghiaccio, pugnalandola in pieno petto nel suo cuore, sentendola solbazzare per poi sentir i suoi muscoli rilassarsi.
Rimasi la mia mano sul suo volto per qualche altro secondo, prima di toglierla e vedere lo sguardo rilassato che tenesse. Era lo stesso sguardo di Antonella prima.. lo sguardo di chi o ha trovato la vera e propria felicità, oppure uno sguardo fiducioso per il futuro del prossimo..
Mi domando.. se lei si meritasse ciò.. se lei si meritasse questo riposo eterno..
Pensavo mentre le spostavo alcune ciocche di capelli dal volto.

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