-capitolo 6°- Anche io ho un cuore

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-"tesoro.. non credi che quel vestito sia troppo.. scuro?"- mi chiese mia madre, mentre manteneva il mio vestito tra le mani.
-"mamma.. né abbiamo già parlato, è solo un viola scuro, non è nulla di che"-
-"lo so.. è che anche i tuoi capelli non sono come dovrebbero essere, ed anche il tuo trucco.."- disse mentre metteva una sua mano sul mio viso rovinandomi il trucco.
-"scusami?"- dissi togliendomi di scatto la sua mano dalla mia faccia, iniziando a guardala disgustata.
-"Selena.. sai cosa sto cercando di dirti, non constringermi a dirtelo di nuovo"- disse in un tono dispiaciuto al quanto falso.
-"già infatti, quindi non ho bisogno di sentirlo altre quindici volte. So che il mio stile non ti piace, ma questa sono io, accettalo."- dissi prendendo un vestito ancora più scuro di prima, facendole un dispetto.
-"lo sai che non mi piace. Sto tentando di essere buona con te, ma ora mi constringi a chiamare tuo padre."- disse cambiando completamente modo di parlare, passando da un "dolce" ad un obbligo.
-"siete solo due ipocriti.."- dissi a bassa voce in uno sbuffo.
-"parla più forte che non ti sento."- disse in modo ironico, avendo sentito perfettamente cosa avessi detto.
-"lo sai cosa sto dicendo mamma, "non farmelo ripetere""- dissi dicendo le sue stesse parole di prima, prendendomi gioco di lei, e della sua ignoranza.
-"Selena, non mi piace questo tono, dovresti portarmi rispetto! Io sono tua madre! dopo di tutto questo né parleremo con tuo padre. E non sorprenderti se ti puniremo."-
-"certo certo"- dissi ignorandola completamente, mentre iniziavo a vestirmi, notandola avvicinarsi alla porta.
-"perché non potevi essere di più come tua sorella.."- disse sospirando mentre usciva dalla stanza.
Un tic all'occhio iniziava ad arrivarmi dal nervosismo, mentre perdevo il controllo di me stessa. Quella sua solita frase di merda.. non mi metterà mai contro Pietra. Ogni volta che diceva quella frase, si capiva benissimo che voleva farmela prendere come una sfida, comportandomi così da "carina" e "dolciotta", razza di alligatore.
-"Ma.. Va All'inferno!"- dissi gridando, per poi frantumare un vaso contro la porta.
-"Selena!"- gridò mia sorella con la sua solita spenseseratiezza, aprendo la porta notando il vaso rotto.
-"che è successo??"- disse in modo scioccato guardandomi in viso. Il suo vestito era pieno di brillantini di colore rosa perlato, mentre indossava una piccola coroncina con un rossetto anche esso di colore rosa. Il mio vestito invece era un viola scuro mischiato con il nero, ed invece della gonna larga era un vestito a sirena. Uno di quei vestiti sia sensuali che seri.
-"Nulla di cui tu ti debba preoccupare, ora esci."- dissi guardandola in modo arrabbiato.
-"oh.. ok, volevo solo dirti che mamma e papà sono giù che ci aspettano alla carrozza.."- disse con tono frustato per colpa della mia risposta, mentre con la sua magia riparava il vaso, mettendoci anche l'acqua caduta all'interno. Dopo avermi guardata con degli occhi da cane bastonato, uscì dalla stanza sentendo i suoi passi andare verso le scale.
Perché non vede quello che io vedo?
Perché vuole credere che in loro c'è del buono? Il loro non c'è neanche un po' di zucchero! Non ci si può fidare di loro. Soltanto perché sono i tuoi genitori, non significa che sono buone persone! Soltanto perché ci sono "attimi" di gioia tra di noi, non significa che saremo f e l i c i con loro. Loro giudicano sempre anche te.. e tu fai finta di nulla non importandoti di quello che pensano su sfondi negativi.. che sono molti più di quelli positivi.. con la tua ingenuità poi te ne dimentichi.. non rendendoti conto di quanto tossiche siano come persone.

Sospirai uscendo dalla carrozza, avviandomi dopo la lunga giornata da "principessa" che mamma e papà vogliono io faccia, al palazzo. Pietra invece, come al suo solito, si era divertita. Per fortuna tu sei più piccola.
-"quale quadro ti è piaciuto fare di più Selena?? Sinceramente quello dove ci hanno dipinto con le ali, è stato bellissimo!"- mi disse Pietra in piena euforia ed emozione, mentre io volevo solo andare a dormire. La ignorai, passando avanti a lei.
-"che c'è sei stanca? Beh dai, sinceramente lo sono anche io"- continuò a darmi parola correndomi dietro.
-"si. Quindi per favore, Sorellina. Lasciami stare."- le risposi cercando di essere il più gentile che potessi, lei non è stata cattiva con me, vorrei cercare di trattenermi. Non merita la mia frustazione su di lei, ci pensano già papà e mamma farlo.
-"ma certo! Scusami tanto"- mi rispose lei con il sorriso, facendomi sospirare un po'. Un po' sono contenta della sua innocenza, ma dall'altro lato vorrei che aprisse gli occhi.
-"ehm, ehm"- sentì mia madre fare quella famosissima tosse, che solo io sapevo la reale motivazione. Io e Pietra ci girammo verso di lei, Pietra con il sorriso, mentre io con un sopracciglio alzato.
-"Pietra, tesoro mio. Io, tuo padre e tua sorella. Dobbiamo un attimo parlare tra di noi, quindi solo per questa sera, possiamo evitare di parlare della nostra giornata?"- disse mia madre a mia sorella facendole la faccia più dolciotta e falsa che potesse fare, ma ovviamente lei non ci arrivò.
-"come se ne parlassimo sul serio poi"- dissi a bassa boce.
-"ma certo Madre, non vi preoccupate.. anche se però ormai non parliamo mai"- le rispose mia sorella con un sorriso smeliato, avviandosi poi così al castello, salutando tutte le nostre cameriere. La continuai ad osservare per qualche secondo sorridendo, prima di girarmi verso i miei genitori, guardandomi con uno sguardo deluso.
-"vogliamo farlo qui, oppure.."- dissi in modo sarcastico prendendoli in giro.
-"ma per te questo è un gioco?!"-  mi gridò contro mio padre facendomi zittire di scatto, mentre mia madre gli accennava di abbassare la voce.
-"Selena, tu vieni dal mondo della dolcezza. Comportati in un giusto comportamento."-
-"ah già, giusto, quindi. Dovrei dire cose tipo, "Heyyyy! Va tutto bene??" Oppure no, anzi. "Devi ricordarti che noi tutti dobbiamo essere felici! Perché la tristezza non può permettersi di insediarsi nei nostri cuori!"- Dissi con una voce acuta, mentre facevo anche delle piccole smorfie, entrando al 100% nel personaggio.
-"Selena! Quelle sono alcune delle cose che tua sorella dice!"- mi gridò contro mia madre.
-"sono tutte indiozie! Il mondo non è tutto rosa e fiori! E lei non metterla in mezzo. Lei almeno è una delle poche persone sincere, che conosco essere così."- continuai gridando.
-"il nostro mondo lo è!"-
-"allora voi non fate parte di questo mondo!"- gridai mentre venivo ricoperta da una luce nera, zittendoli in un instante.
-"Selena. Va in camera tua, ora."- mi ordinò mio padre, io sbuffai dopo quella frase, distruggendo ad ogni mio passo una mattonella.

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