-capitolo 2- Lucy

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Cos'è successo.. il mio corpo è pesante, sento la mia vista offuscata ed il mio corpo immobile. Si sente della puzza di fumo ed urla di gente, mentre il suolo sotto la mia schiena, continuava a tremare dalle frequenti e spaventose scosse. Cercai di alzarmi da terra, alzando soltanto il busto per vedere almeno cosa stesse succedendo, mantenendomi con i miei gomiti. Vidi uno scenario spaventoso. Le persone fuggivano impaurite, mentre le esplosioni da fuoco continuavano ad essere più frequenti. Cosa dianime stava succedendo. La cosa strana però, era che c'era un enorme contrasto tra il caldo ed il freddo, tra le ceneri e tutto quello che potesse causare un'esplosione, c'erano tratti dove il suolo era completamente ghiacciato, contando da alcuni palazzi a delle auto. Notando persino alcune persone congelate in blocchi di ghiaccio.. mentre in alcuni tratti.. il fuoco avvolgeva il terreno. Guardai il mio corpo con sguardo spaesato, notando sopra di esso molte ceneri e polveri mentre la mia gamba destra era ormai congelata, ma.. non riuscivo a vedere la valigia di zack, dov'è la.. la nostra valigia! Dov'è! Realizzai alzandomi di scatto, anche se fossi piena di dolori con sguardo impanicato. Mi guardo intorno notandola a terra anch'essa piena di polvere, prendendola ed abbracciandola al mio petto, abbassando lo sguardo. Realizzai dopo che.. sono morti.. la mia seconda famiglia... Sono morti!!
-"mi dispiace... Non volevo.. non volevo farvi morire! È solo volpa mia!"- gridai mentre mettevo le mie mani sul mio viso, vergognandomi di me stessa.
-"Hiyori... Come.. come farò a salvare mia sorella ed i miei genitori se non ho salvato voi! Non.. non doveva andare così!!"- continuai a gridare alzando il capo, notando in cielo quanto tutto fosse cupo e tetrale,
"Beh.. se non li trovi non puoi saperlo"
Mi tornarono alla mente le sue parole.. e mentre venivo mangiata dai ricordi, mi ricordavo quello che dovessi fare. Devo vendicarli.. e se rimango qui a piangere, non ci riuscirò. iniziai ad allontanarmi da lì zoppicando, girandomi però verso le poche persone che vedevo congelate nel ghiaccio.
..E se sono delle brave persone come loro?..
Magari.. posso sentire ancora il loro battito.. pensai tra me e me, avvicinandomi a quei enormi blocchi di ghiaccio, mettendo il palmo della mia mano su uno di essi, facendo poi lo stesso con gli altri quattro blocchi. Il battito di tre di loro c'era.. mentre quello degli ultimi due ormai aveva smesso di pulsare. Feci scomparire il ghiaccio che avvolgeva tutte quelle cinque persone, facendoli scomparire in tanti petali. Iniziai poi poco dopo a farli prendete coscienza, riscaldando i loro corpi con la mia luce. Dopo qualche minuto, a coloro che il cuore continuava a battere, iniziarono a svegliarsi.
-"Dō shita.."- disse uno di loro, vedendo poi gli altri suoi compagni, si impanicò, iniziando a scuoterli.
-"nē!! Mewusumasu!"- gridò contro i suoi compagni, facendo svegliare gli altri fue suoi compagni vivi.
-"mi dispiace, ma loro due sono morti, andate via se non volete fare la stessa fine."- dissi con tono neutrale, alzandomi poi da terra, tenendo a me stretta la valigia, sentendo alle mie spalle dei suoni di terrore, mentre una ragazza piangeva. Mentre continuavo a camminare, non sapendo dove andare, cercai un modo per uscire da tutta questa distruzione. Stava diventando tutto troppo pericoloso, e non mi farò far del male da lei, quella sottospecie di faccia di cavallo zuccherato dai capelli rossi. Perché però quella ragazza la stava affrontando, perché tutto diventa sempre più complesso?! Perché.. perché capitano queste angosce, alcune persone anche ora staranno soffrendo. Stanno soffrendo.. anche ora.. queste persone che urlano disperate. Improvvisamente iniziai a sentire i miei occhi infuocati, mentre dentro di me aumentava una sensazione mai provata prima, strani sentimenti nuotavano nelle mie vene. Sembrava che avessi avuto,
Un'esplosione.
Dopo pochi secondi, tutto diventò,
nero.
Dov'è quella piccola sottospecie di principessa caramellata!? Devo portagliela così almeno non si lamenterà del tutto il caos che ho fatto, se solo Junko non si fosse messa in mezzo. A quest ora come l'avevo colpita in volto avrei già risolto tutto.
-"Lucy!!"- mi gridò Junko contro mandandomi contro quelle sue inutili radici d'erba, che io incenerì con velocità in modo annoiato.
-"ed eccola di nuovo"- dissi con tono sarcastico, stanca dalla situazione.
-"ancora non ti sei arresa!? Hai sprecato tutte le tue risorse non hai più modi per sconfiggermi."-
-"sta zitta razza di tr-
-"Traditrice, si si lo so! Hai finito? Sei diventata proprio ripetitiva."- dissi ignorandola, iniziando a camminare dritto per la mia direzione, continuando a cercare quella ragazza.
-"come osi.."- disse tra i denti, facendomi fermare di colpo, girandomi verso di lei ghignando.
-"ah perché ora sarebbe colpa mia? Non mi sembra che sia stata io! A chiedere per il mio destino! Non l'ho scritto su carta!"- le urlai contro con sguardo pazzoide, infuocando le mie mani.
-"no! Ma le scelte che hai fatto invece si! Soltanto perché nessuno ha un destino scelto, non significa che tu possa fare quelle malvagità! Tu potevi essere diversa!"-
-"e con quali occasioni!!"-
-"ogni giorno era un'occasione!!"-
-"razza di bugiarda!"- urlai puntandole contro le mani, dando fuoco senza controllarmi, facendo rimbombare anche un enorme esplosione, riempendo la stanza di fumo. Iniziai a guardarmi intorno e controllare se Junko fosse ancora lì, notando con la coda dell'occhio comparire un fascio di luce rosa. Mentre il fumo svaniva, notai Junko esser stata tirata col polso da quella sottospecie di principessa, che manteneva lo sguardo leggermente basso.
-"ah, sei tu"-  dissi guardandola in quel poco di viso che mostrava, rimanendo sulla difensiva. Mi hanno avvertita che anche se il suo mondo è fatto di gentilezza, Christopher non riesce a studiare il suo potere. Facendo esperimenti anche su sua sorella ed i suoi genitori. Lei non calcolò le mie parole alzando piano piano lo sguardo, mollando di scatto il polso di Junko, mentre lei intanto stava ancora a terra, con uno sguardo spaventato ed il sudore in faccia. Adesso mi sembrava diversa, non mi sembra più l'idiota di turno che non sa cosa fare, qualcosa in Pietra era cambiato. Aveva gli occhi accesi ma lo sguardo spento, il suo corpo faceva movimenti fluidi, ma sembravano quelli di un mostro. L'unica cosa che mi potesse sembrare meno anormale, erano i suoi capelli che iniziarono a fluttuare nell'aria.
-"cos'è sei arrabbiata?"- le dissi ghignando guardandola con modo divertito, lei alzò lentamente lo sguardo, ed i suoi occhi da rosa accesi passarono a bianchi, accompagnati dalla luce bianca in contorno ai suoi occhi, un enorme aurea di colore rosa avvolse poi il suo corpo. Mi si gelò improvvisamente il sangue vedendo quello sguardo, vedendola scomparire improvvisamente davanti ai miei occhi.
-"cosa.."- dissi incredula, capendo poi dopo cosa avesse intenzione di fare. girandomi di scatto trovandomela alle mie spalle, non appena mi girai ricevetti un pugno in pieno viso, che mi rimbombò in testa, non mi farò mica battere da un pugno! Ma per favore. Il suo pugno però, invece di stendermi a terra, mi scaraventò contro la parete. E senza neanche il tempo di riprendermi, sentì il mio braccio venir afferrato bruscamente, venendo scaraventata contro il muro della direzione opposta, che si spaccò, ritrovandomi nel corridoio del palazzo. -"merda!!"- gridai in un colpo di tosse e l'altro mentre sentivo il mio naso iniziare a perdere sangue.
-"figlia di puttana.."- Dissi sottovoce, cercando poi di alzarmi con molta difficoltà, notando sulla mia destra tre bambini piangenti, quella sottospecie di mostro dagli occhi bianchi arrivò verso di me fluttuando, mettendo un piede sulla mano che stavo utilizzando per alzarmi, iniziando a stritolarla. Feci una faccia addolorata per poi darle un calcio fra le gambe, senza però avere nessuna reazione. L'unica cosa che ottenni era un livido sulla gamba. Non riuscendo più a trattenermi, iniziai a emettere suoni di lamento, mentre il dolore circondava.
-"ti farò soffrire come tu hai fatto soffrire loro.. griderai le loro stesse urla.."- disse avvicinando il palmo della sua mano al mio viso, fermandosi di colpo notando i tre bambini, mentre uno di loro iniziava  a piangere più forte, facendosi sentire. Lei li guardò, e per una manciata di secondi li fissò facendoli immobilizzare di scatto. Io iniziai ad immobilizzarmi, cercando di spostarmi lentamente da sotto il suo controllo, non riuscendoci. Il suo colore degli occhi tornò ad essere rosa, ma il suo sguardo rimaneva abbattuto. Quello che mi sembrasse il fratello più grande si mise davanti alla sorella e fratello più piccoli, con uno sguardo pieno di terrore. Lei si avvicinò a loro, guardandoli per una manciata di secondi, toccando il viso del fratello maggiore che le arrivava alla pancia, infatti lei dovette abbassarsi.
-"non siete al sicuro qui.. scappate."-
Disse distruggendo il muro alle loro spalle, aprendo soltanto il palmo della mano senza neanche toccare la parete.
-"muovetevi.. fuggite.."- disse alzando la mano e fare una forma di una porta nell'aria, insieme a delle scale, mentre il fratello maggiore prese in braccio la sorella più piccola prendendo per mano l'altro fratello, ed uscire da quel portone decorato da colori e fiori. Lei si girò verso di me guardandomi con uno sguardo neutrale, facendomi lentamente alzare da terra, guardandola in viso sudando freddo.
-"a cosa ti è servito ucciderli.."- disse con gli occhi lucidi con un filo di voce, mentre il suo sguardo diventava arrabbiato. Mi paralizzai improvvisamente, sentendo quella domanda. A cosa mi è servito ucciderli? non mi era mai capitato di sentire questa domanda da qualcuno, di solito.. sarebbero morti tutti, quindi non avrei potuto sentire quelle parole neanche se volessi.
-"..ehm.."-
-"a cosa ti È! Servito!"- mi urlò contro puntando la mano contro di me di palmo, sentendo una pressione comparire sul mio collo, sentendomi scaraventata al muro del corridoio, che si spaccò al mio tocco. Lei continuava a pressare il mio corpo contro tutte le pareti del palazzo, il tutto con estrema velocità. Si fermò solo quando sotto ai miei piedi non c'era più nulla, rimanendo nel vuoto.
-"A cosa ti è servito!?"- continuò urlando di nuovo la stessa domanda, mantenendomi col collo nel vuoto, io la guardai muovendo le gambe nel nulla, non riuscendo a respirare.
-"anche se ora vorrei vendicarmi, e non sai quanto, devo sapere dove tenete la mia famiglia. E magari dopo ti darò una morte meno lenta di quella che ho in mente."- mi disse mentre arricciava il naso dalla rabbia. Io la guardai in viso facendole notare che non riuscisti a parlare, e beh, neanche respirare. Lei sospirò alzando  l'altra mano puntandomela alla testa, sentendo la pressura dal collo, sparire, per poi comparire  ad i miei capelli, mantenendomi con essi.
-"quindi?"- Disse impaziente, aspettando una mia risposta.
-"beh.. se vuoi proprio saperlo.. credo che sia stupido trattare con un nemico!"- dissi dandole un ondata di calore e cenere in faccia, così da infastidirla, e farle mollare la presa. lei mollò immediatamente appunto la presa coprendosi il viso, facendomi cadere nel vuoto. Usai il fuoco per planare la caduta atterrando su suolo, non appena atterrata sentì un esplosione dopo poco mentre urlava ribbollendo di rabbia, notando uscire dal suo corpo enormi fasci di luce rosa. Che colpirono i palazzi creando enormi buchi in essi. io mi nascosi velocemente sotto un porticone di un palazzo, nascondendomi dietro una parete.
-"tanto prima o poi vi troverò!! E per te sarà meglio non esserci quel giorno!"- urlò andandosene via fluttuando nell'aria, notandola con la coda dell'occhio. Iniziai a seguirla furtivamente osservando ogni suo movimento, seguendola fino ad una valigia. Rimanendo nascosta ancora dietro un pilastro, continuando ad osservarla. Notai che prese la valigia dopo averla aperta, rovistando all'interno di essa ed andare poi via. Senza rendersi conto però, fece cadere per sbaglio un foglio, ed aspettai qualche minuto prima di uscire allo scoperto e raccogliere quello che era caduto, ghignando a quello che la mia vista stesse vedendo. Misi il foglio nella mia tasca scrocchiando le mie dita, ricordandomi che Junko fosse ancora tra i paraggi. Però credo che portare questo foglio a tutto il gruppo, sia un idea molto migliore.
-"sei stata fortunata principessa, junko"-  dissi ridacchiando tra me e me, preparando le mie mani al calore.
-"stai ridendo di me, Lucy?"-

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