La salvezza

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Guardai in viso il vecchio signore sorridendogli davanti la porta d'entrata, con la mia valigetta in mano.
-"grazie per avermi aiutata.. spero che i vostri nipoti vi verranno a fare visita presto"- dissi sorridendo mentre lui ricambiava.
-"mi raccomando, vieni a trovarmi qualche volta"- Disse stringendo le mie mani tra le sue.
-"spero tanto che questo potrà essere possibile"- gli risposi io con tono rilassato.
-"beh allora.. aspetta un attimo"- mi rispose mollando le mie mani.
-"ti darò una cosa, così almeno anvhe se non potrai tornare, avrai un mio ricordo"- mi disse senza darmi il tempo di rispondergli, iniziando così a salire le scale. Tornò dopo qualche minuto.
-"ecco.. tieni mia cara"- mi disse mettendomi qualcosa tra le mani, vedendo poi che fosse una piccola spilla un po' sbiancata. Sarà una vecchia spilla.
-"scusami se è così ridotta male.. ma era la spilla di mia figlia, prima c'era disegnato un brillante mare con piccole barchette.."-
-"è.. bellissimo anche così"- gli risposi dopo qualche secondo con un piccolo sorriso sul volto, mettendomi la spilla sulla maglietta"- potrei anche farla come nuova.. ma non voglio, questa spilla ha una bellissima storia, e non voglio cancellarla.
-Poco prima-
Il rumore dell'orologio era l'unico suono che sentivo insieme alla penna che veniva usata, continuavo a guardare con sguardo perso il tavolo prima di prendere l'MP3 dalla valigia e risedermi sulla sedia, iniziando ad osservarlo mentre lo facevo ruotare.
-"a cosa pensi?"-
Mi disse il vecchietto sistemando i fogli per poi controllarli.
-"niente di che.."- gli risposi appoggiando la testa di lato sul tavolo continuando a guardare l'MP3.
-"sicura?"- mi disse mentre lo notai guardarmi.
-"si.."- gli risposi girando il mio sguardo verso un altra direzione.
-"se non è niente di che, non sarà mica un problema parlarne"- disse sorridendomi, facendomi rimanere senza parole.
-"ecco.."- dissi guardandolo in modo sorpreso.
-"per colpa mia sono successe molte cose.. brutte cose.."-
-"ad esempio?"-
-"..ho messo in pericolo molte persone.. qualche casa è crollata.. e persino i vostri nipoti sono stati in pericolo.."- dissi mentre mi chiudevo in me stessa.
-"si ma, li hai salvati, e in quella storia i miei piccoli nipoti mi dissero che non c'era solo "una ragazza dai capelli rosa", ma anche una dai capelli rossi"-
-"quella è un altra storia.."-
-"raccontare solo una parte di una storia non farà venire a galla nulla, affonderà soltanto qualsiasi cosa con un filo logico"- mi rispose facendomi rimanere in silenzio, continuando però a tenere la testa sul tavolo.
-"mia cara, tu hai salvato la vita dei miei nipotini, non è colpa tua se una ragazza mentalmente instabile ha attaccato Tokio"- continuò notando che non stessi rispondendo.
-"l'ha attaccato per colpa mia.."-
-"ma non è morto nessuno"-
-"si invece!"- gli gridai contro alzandomi dalla sedia dando un pugno sul tavolo, iniziando a singhiozzare. Non avendo il coraggio di guardare in viso il signore.
-"cos'è successo? Un "nulla di vhe" non è mai un nulla di che"- disse il signore mettendo la sua mano sul mio pugno, facendomi gelare il sangue guardandolo finalmente in viso.
-"per.. per colpa mia tre persone a me care sono.. morte"-
-"come?"- mi domandò con tranquillità, questo potrebbe essere un discorso con cui lui ci ha già passato sopra..
-"quella ragazza dai capelli rossi.. è stata lei a.."- non riuscì a completare la frase dalle troppe lacrime che scendevano dai miei occhi, sedendo di nuovo sulla sedia mentre mi coprivo il viso con una mano.
-"loro ti volevano bene?"-
-"molto.."- continuai singhiozzando.
-"è.. è solo che.. io non volevo questo.."- continuai piangendo piegandomi nelle mie lacrime.
-"nessuno vorrebbe la morte di qualcuno caro.. anche se ormai loro sono in alto a riposare nel cielo, non significa che tu devi restare a piangere per loro"-
-"che intende dire.."-
-"intendo dire che loro non vorrebbero vederti in lacrime, loro se ti hanno voluto bene come dicevi tu, vorrebbero che ti alzassi e continuassi a vivere la tua vita.."-
..la mia vita?..
-"io.."- dissi dopo qualche secondo non sapendo cosa rispondergli.
-"non preoccuparti, è ovvio che comunque ci vorrà del tempo per tutto ciò"- mi disse accarezzandomi il capo.
-"spero soltanto che non morirà più nessuno.."- dissi asciugandomi le lacrime con le mani mentre lui si sedeva, dopo aver finito di sistemare i fogli.
-"pensa sempre positivo"- mi rispose mentre chiudeva la mia valigia.
-"credo che comunque sia arrivato il tuo momento di andare"- disse poco dopo, ricevendo un verso sorpreso da me.
-"tutto quello che mi sembrasse importante l'ho tradotto, non hai molto tempo hai detto mia cara.."-
-"ah.. si.. grazie"- dissi alzandomi di scatto prendendo poco dopo la mia valigia, guardando in viso il signore che iniziò ad avere uno sguardo triste.
-"ecco.. quando tutto questo sarà finito, le prometto che proverò a farle visita.."- gli dissi sorridendo, lui dopo qualche secondo fece una smorfia contenta, ricambiando il mio sorriso.
-"dai, vieni, ti accompagno alla porta"- disse incamminandosi all'entrata, venendo seguito da me.
Eravamo lì che ci guardavamo con uno sguardo speranzoso mentre io tenevo rigida tra le mie mani la mia valigia, sorridendo come due bambini.
-"prometti che andrà tutto bene?"- mi domandò.
-"lo giuro sui miei capelli rosa"- dissi ridacchiando. Dopo qualche secondo lo guardai, per poi aprire la porta e fermarmi prima ancora di aprirla.
-"ora che ci penso"- dissi girandomi verso di lui. Dopo pochi secondi feci comparire moltissimi fiori tutti diversi tra loro di unici colori, insieme a piccole statuine di legname, pietra e tante caramelle.
-"questi oggetti la possono aiutare a fare qualche soldo?"- dissi dubbiosa dopo aver riempito l'intero corridoio.
-"credo che mi andrà bene fino alla mia morte.."- disse sorridendo con gli occhi lucidi.
-"allora posso anche andare"- dissi sorridente uscendo dalla porta, avendo l'impressione di avere il mondo con me. Avendo l'impressione che oggi finalmente stesse per succedere qualcosa di positivo.
Nel frattempo
Iniziai a preparare una bevanda energetica fondamentale per tutti noi, che però preparai per poche persone. E cioè Ylenia, Antonella ed Anya, sapendo che sicuramente avrebbero dovuto essere energiche per la missione, il quale Ylenia non era sicura del nostro compito, parlando con me per essere più sicura.
-"ma Francesco.. non dovremmo almeno aspettare per essere più attenti?"-
-"Ylenia ormai non c'è più tempo per aspettare, non sappiamo neanche se Lucy stava seguendo la principessa di Fetilandia per catturarla."- grazie alle informazioni che mi diede Junko, sono riuscito a risalire alla sua identità ed al suo magico mondo.
-"è che ho un brutto presentimento.. siamo sicuri che..."-
-"tranquilla, andrà tutto bene"- gli risposi in un sorriso prima che i dubbi la mangiassero, mentre iniziavo a versare la bevanda in delle tazzine, dando la prima tazzina ad Antonella, che mi ringraziò.
-"avremo un piano di emergenza se succedesse qualcosa di brutto, giusto?"- continuò Ylenia, anche se sapesse tutto il piano e quello di emergenza, cercando di venir rassicurata maggiormente.
-"si, farei arrivare Gabriele, Roberta e Michela facendoli arrivare il prima possibile per soccorrervi"-
-"va bene.. mi fido.."- mi rispose sedendosi intorno al tavolo.
-"vedi, te l'avevo detto che le risposte non cambiano"- disse ridacchiando Antonella ad Ylenia.
-"lo so.. ma non voglio che ti succeda qualcosa, quando torneremo a casa tutto sarà perfetto"- disse sospirando appoggiando la testa sul tavolo.
-"non so se ho così tanta voglia di tornare a casa"- gli rispose Antonella in modo pacato mantenendo la tazzina tra le mani.
-"come?!"- rispose Ylenia con tono sorpreso, anche se gli accennò la sua opinione molto tempo fa.
-"si, e lo sai. E poi a Poptrime non c'è poi chissà quale bisogno di una comandante.."-
-"voi non siete una comandante, siete una principessa, e il suo regno ha bisogno di una principessa"- le rispose Ylenia.
Ylenia era la sua più fedele servitrice, da quello che mi aveva raccontato lei. Visto che Ylenia può usare solo il ritmo, non essendo capace di suonare strumenti specializzandosi nel ballo sin da piccola, è stata cresciuta per servire sempre la principessa. Ma la versione di Antonella è diversa, per lei Ylenia, è come una sorella.
-"va bene, allora falla tu"- le rispose Antonella guardandola dritta negli occhi, ricevendo uno sguardo basito da parte di Ylenia, non aspettandosi quella risposta.
-"non starai dicendo sul serio! Io non posso fare la principessa."-
-"perché no? È il tuo sogno essere ad ogni festa come protagonista del ballo, e non accompagnatrice"- le disse Antonella, capendo dallo sguardo che si trattasse di un argomento delicato per tutte e due. Capendolo anche dallo sguardo ancora più sorpreso di Ylenia.
-"facciamo che ne riparliamo a casa, il piano era cercare Mattia ed aiutatlo a scappare.."- disse alzando la testa ma con lo sguardo basso, facendo sospirare Antonella.
-"si.. ma se lui non vorrà.."-
-"non dirlo."- la interruppe Ylenia von gli occhi spalancati, non facendole finire la frase.
-"dai ragazze.. cerchiamo di non stressarci ancora prima della missione"- gli disse Anya prendendo una tazzina mentre gliela passavo, mettendone invece un'altra sul tavolo vicino ad Ylenia. Sentendo Antonella schiarirsi la gola per poi alzarsi.
-"già.. se volete scusarmi vorrei andare un attimo al bagno, ci metterò poco"- disse Antonella avviandosi verso la stanza accennata.
-"Francesco, puoi ricordarmi quali poteri hanno.. loro?.."- gli chiese Anya grattandosi il collo, facendo sospirare Francesco.
-"ci sono, Lucy.. Micheal, Marzio, Christopher, Pandora ed una di cui non conosciamo l'identità.. e.."- non concluse la frase guardando Ylenia, che sapendo l'ultimo nome lo osservò.
-"e Mattia.."- concluse lei la frase, vedendo Anya annuire.
-"Lucy viene da threeten, il pianeta di Junko, venendo dalla città di cenere.
La sua specialità è con il fuoco.. non avendo nessun limite. Il mondo fi Junko è la parte della natura fel pianeta terra.. quindi potrà sfruttare qualsiasi cosa sfrutti il fuoco.
Christopher è umano come me, conosce soltanto tecniche con la spada.. avendo però anche un enorme conoscenza della tecnologia.
Michel viene da B.R.A.I.N, il pianeta di Gabriele, dove hanno le doti di inventare tutto quello che vogliono sotto forma architettura, in pratica costruiscono quello che vogliono. Michel però ha avuto una malformazione di potere, potendo costruire soltanto delle armi invece di strutture, il loro tratto pianeta si tratta del riuscire a costruire ciò che si vuole davvero, loro sono la determinazione della terra.
Marzio ha il potere di un immaginazione estremamente potente.. gli basta immaginare di fare una cosa e lui riesce a farla, venendo dal pianeta di Roberta Michela ed il tuo.. fantasyhome. Gli basta poter immaginare anche il peggior scenario per farlo esaudire, ma ci vuole un enorme forza mentale per controllare questo potere. Il vostro pianeta rappresenta la fantasia e le paure della terra.
Mattia invece può remixare ed usare la musica a proprio piacimento, soltanto se ha tutta la sua attrazione da DJ.. perché anche lui ha una diversità, non ha un vero potere. Quell attrazione da Dj è un modo per usarli,  il suo potere non è sviluppato.."-
Disse Francesco dopo aver preso un taccuino ricordandoci chi stavamo andando ad affrontare.
-"va bene.. credo che questo sia tutto, la specialità di Pandora non la conosciamo.. mentre quella della sconosciuta non abbiamo nemmeno un informazione."- continuò poco dopo mentre noi tutti notavamo Antonella tornare dal bagno asciugandosi le mani, annuendoci.
-"siete tutti pronti?"- domandò sempre Antonella, ricevendo una risposta positiva da tutti noi.
-"io vi aspetterò qui, se succederà qualcosa mandate il messaggio d'emergenza"- ci disse Francesco passandomi il mio borsone, in cui avevo tutte le mie bolle d'acqua e ghiaccio.
Ora mai saranno passate paio di ore da quando avevo lasciato casa del dolce signore, volando per tutto il tempo fino la destinazione seguendo una mappa che mi diede lui. Arrivata vicino quella che mi sembrasse una città, scesi per un vicolo, così da non farmi notare ancora più del dovuto. Atterrando sul suolo per poi uscire dal vicolo come se nulla fosse. Appena uscita dal vicolo, notai un enorme zona verde, anche se abbastanza lontana, riuscivo a vedere i cespugli e gli alberi, enormi alberi. Non c'erano però solo gli alberi dai normali colori, verde come tutti gli altri, ma c'erano moltissimi alberi di colore rosa che davano un tocco magico alla zona. Iniziai ad avviarmi nel parco senza rimanere ancora a guardare, iniziando a tremare e sorridere nello stesso momento dalla grande emozione.
-"sto arrivando, mamma, papà, Selena."- dissi incamminandomi verso l'entrata del parco.
Notai quella principessa dai capelli rosa arrivare proprio come mi aspettavo, anche se credevo ci avesse messo più tempo per raggiungerci. Si sta guardando intorno rimanendo sull'attenti con ogni persona che incontra, povera gallina smarrita. Quando raccolsi quel foglio da terra mi sorprese il fatto che lei sapesse che la nostra vecchia tana fosse qui, in questa specie di parco. Anche se ha sbagliato completamente strada, ma tu cosa puoi mai aspettarti da un idiota? Pensai ghignando divertendomi all'idea che finalmente tutto il suo potere sarà nostro. Per non contare poi che quella idiota di Junko crede davvero che io non mi sia accorta di uno stupido rivelatore, me ne accorsi subito quando mi toccò la gamba per il mio calcio. Guardai quello che sembrava più un GPS per cani che rivelatore schiacciandolo tra le mani, visto che ormai mi avranno già "trovata".
Appena disintegrato iniziai a sentire dei tic-tic che durarono pochi secondi prima che quell affare mi esplodesse in faccia.
-"Lucy! Ma che combini"- mi urlò Michel con dei proiettili che gli fuoriuscivano dalla mano.
-"quei piccoli bastardi.."- dissi tra i denti innervosita, lui capì quello che fosse successo iniziando a ridere di gusto.
-"fregata con un piccolo trucco"- disse caricando una pistola.
-"dobbiamo iniziare?"- chiese Marzio avvicinandosi a noi, con un tono annoiato e triste. Marzio non ha neanche un po' di emozione.
-"Christopher cosa ne pensa?"- chiesi facendo girare tutti verso di lui, notando un pollice in su da parte sua.
-"bene."- dicemmo nello stesso momento io e Michel, mentre Marzio non ebbe reazione.
Notammo la principessa al centro della piazza dove non c'erano alberi ma soltanto un enorme rettangolo con tanta acqua all'interno, che sinceramente mi sembrasse una piscina. Notai Michel creare un barrett m82, un enorme fucile con cui iniziava a mirare contro di lei.
-"ricordati che non devi ucciderla"- dissi ghignando.
-"vediamo se sopravvive"- mi rispose ridacchiando caricando il fucile per poi spararle pochi secondi dopo, lo sparo rimbambò per tutto il parco, facendo scappare via gli uccelli.

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