-Capitolo 4- Segreti

11 2 0
                                    

-"sei sicura di volerla seppellire?"- mi chiese Francesco fuori casa, mentre facevamo una buca per seppellire la mia valigia, e mentre ancora, Ylenia, Antonella e Gabriele, ci osservavano da lontano.
-"si.. ne sono sicura.."- dissi mentre le lacrime continuavano a scendere dal mio volto, mentre la mia testa era piena di ricordi.
-"vuoi farlo tu?.."- mi chiese prima di scavare la buca.
-"si.. grazie.."- dissi prendendo la pala in mano, iniziando a scavare. Rimanemmo entrambi in silenzio nell'atto, e quando seppellì del tutto la valigia, mettendoci la terra sopra, mi inginocchiai vicino ad esso, creando milioni di piccoli fiori tutti di diversi colori, sul terreno.
-"scusa la mia brusca domanda.. ma posso sapere per chi è ciò?"- mi domandò mentre guardava le mie gesta.
-"per delle persone molto a me importanti.. sono stati la mia seconda famiglia anche se solo per pochi giorni.."- dissi mentre notavo Ylenia, Gabriel ed Antonella rientrare in casa, rientrando dopo un gesto di Gabriele per farci restare a parlare.
-"erano molto gentili?.."- mi chiese mettendo una sua mano sulla mia spalla, mentre io continuavo a stare in ginocchio. Sorrisi.
-"una gentilezza infinita.. Zack.. Hiyori e il piccolo Nishinoma.. lui fu come il piccolo fratellino che io non avevo mai avuto.."- continuai singhiozzando tra i miei disperati sorrisi, mentre Francesco non mi parlò più
-"Zack?.."- domandò lui con un tono sorpreso.
-"si.."- gli dissi voltandomi verso di lui, che mentre mi guardava dall'alto aveva uno sguardo scioccato.
-"va.. tutto bene?.."- gli domandai mentre anche lui si metteva in ginocchio.
-"Zack... Era lo scienziato di cui ti ho parlato.."- mi disse mentre spalancavo lentamente gli occhi, non sapendo che cosa dirgli.
-"mi dispiace..."- dissi con un filo di voce mentre le mie labbra tremavano, lui mi strinse a sé, abbracciandomi più forte che poteva.
-"mi dispiace così tanto..."- continuai mentre i miei singhiozzi si facevano sempre più forti.
-"com'è successo.."- mi domandò mentre continuava a tenermi tra le sue braccia.
-"è stata Lucy.. lei trovò casa sua e..-
-"non aggiungere altro.."- mi disse stringendo di più, mentre io continuavo a singhiozzare.
-"devo mostrarti una cosa.."- disse alzandosi di scatti, tirandomi per il braccio facendomi alzare.
-"che cosa.."-
-"l'inizio di tutto."- disse trascinandomi dentro casa, incontrando gli sguardi di Gabriele, Ylenia ed Antonella dispiaciuti, diventare subito dopo confusi. Ma non si fermò in cucina portandomi così fino al suo laboratorio, andando però in un altra direzione delle stanze, andando contro un muro.
-"quello che sto per mostrarti non devi dirlo neanche ai tuoi compagni, nemmeno loro sanno quello che stai per vedere"-
-"va bene.."- gli risposi vedendolo poi, far comparire una combinazione sulla parete completandola, facendo uno scanner alla mano. Vidi una porta comparire improvvisamente dalla parete, ed esservi trascinata all'interno, appena entrammo lì, il corridoio si illuminò di luci celesti.
-"vieni, seguimi"- mi disse iniziando ad incamminarsi mentre le porta scompariva dietro le nostre spalle, diventando di nuovo una parete.
-"Zack stava lavorando a questo.. ecco perché la nostra associazione lo ha minacciato di cacciarlo dall'associazione, prima che però uccisero sua moglie.."-
-"quindi sono stati loro.."- chiesi con tono scioccato a Francesco.
-"quindi te ne ha parlato"-
-"non direttamente.. capì dalle fotografie in casa e per altri motivi.."- dissi guardando in basso.
-"ma perché li hanno minacciati?.."-
-"avevano scoperto troppo, varchi temporali, pianeti secondari, ed addirittura mondi paralleli. Loro volevano studiarli a fondo ed addirittura raggiungere uno dei miliardi di pianeti, tra cui fra questi poteva esserci anche il tuo."-
-"ma.. non è una cosa positiva?"- dissi.
-"si.. ma quegli idioti tra cui un certo Christopher, credevano che anche solo mandando un oggetto dall'altra parte, avrebbe creato un vortice ultra temporale, che ci avrebbe intrappolati in un loop continuo. Ma anche dopo che gli avevamo assicurati che non ci fosse pericolo, mandando una mela dall'altra parte, non ci volettero credere, quindi decidemmo di studiarlo in disparte."- diceva, mentre apriva diverse porte di sicurezza.
-"ma se avete fatto tutto di nascosto.. allora come vi hanno scoperto?"-
-"Christopher, fece la spia, e diede tutte le nostre scoperte nelle loro mani, Zack cercò di riprendersele ma uno di loro cacciò una pistola, e sua moglie, Hana.. si mise davanti a lui, prendendosi il proiettile.."- disse schioccando le dita, ricevendo tra le mani un paio di occhiali dai suoi mini Robot.
-"ma perché hanno fatto ciò.."-
-"paura, i soliti codardi che non sanno fare nuove scoperte"-
-"mh.."- dissi con tono dispiaciuto.
-"io però, riuscì a prendere parte del nostro lavoro, mentre purtroppo, l'altra parte ce la rubò Christopher. Zack disse che non voleva più averci a che fare con tutta questa storia, e mi supplicò di abbandonare gli studi, ma io gli promisi che non mi sarei mai arreso, facendo l'opposto di quello che mi avesse chiesto. Non potevo, e non volevo, lasciare le nostre scoperte in mano a quel pazzoide."- disse sedendosi su una sedia movibile, mostrandomene un altra così che potessi sedermi.
-"quindi.. in sommato cosa volevi farmi vedere?"- chiesi vedendo che tutto davanti a me fosse nero.
-"metti quegli occhiali, ti proteggeranno dalla luce"- mi disse.
Io feci come detto, vedendo che lui schiacciò un pulsante da cui la stanza buia, si illuminò improvvisamente di luci azzurrine facendo poi vedere un portale che assomigliava a quello di quel giorno.
-"quello che stai vedendo è un portale per i vostri mondi, anche se ce ne sono miliardi su miliardi, ho già trovato alcuni dei cercati, tra cui anche il tuo"- mi disse guardandomi negli occhi.
-"come avete fatto a capire che io fossi qui? Come facevate a conoscermi?"-
-"trovammo qualche settimana prima delle informazioni che ci prendemmo combattendoli, rubandogli alcune loro ricerche, scoprendo che avrebbero attaccato il tuo regno entro in una settimana. Così feci creare diverse barriere che i miei robot portarono su tutto il pianeta terra, rivelandomi con un aura se ci fosse stato un portale comparire dal caso."-
-"puoi mostrarmi il mio pianeta.. per favore"- dissi impaziente.
-"guarda attraverso quello schermo, ci fa vedere direttamente cosa succede sul pianeta"- mi disse mentre selezionava il mio pianeta, vedendo i miei abitanti non esserci più, mentre tutto ormai era cambiato.
-"si.. È questo ma.. non è più lo stesso"- dissi con le mani sulle mie labbra mentre mi trattenevo le lacrime.
-"hanno distrutto il mio palazzo.. ma perché.."-
-"non saprei dirti.."-
-"posso andare lì?.."-
-"mi dispiace.. ma questo non puoi farlo, possiamo muoverci con lo stesso portale vedendo dalla sua visuale, ma attraversarlo non possiamo"-
-"perché non possiamo andarci?"-
-"perché c'è il rischio che vedano che ci siamo andati, trovando le nostre coordinate del portale. Christopher prese la parte più importante del nostro lavoro"- mi disse mettendo una mano sulla mia spalla tranquillizzandomi.
-"va bene.. capisco"- gli risposi mentre sospiravo. Lui iniziò ad usare il portale come un robottino, camminando ed usando il portale.
-"perché hanno distrutto tutto?.. i miei cittadini non vi sono neanche più.."-
-".. credo che abbino portato tutti i tuoi cittadini nel loro covo, dopo aver portato la tua famiglia.. sicuramente si troveranno lì."-
-"va bene.. ho capito.."- risposi poco dopo, vedendo che lui spense il portale, capendo che feci uno sguardo abbattuto.
-"devi sapere che anche io ho uno scopo qui.. e vorrei avere anche il tuo aiuto"-
-"certo"- gli risposi subito senza esitazione.
-"io non voglio soltanto salvare tutte quelle persone, ma voglio riavere indietro di nuovo tutto il progetto, mio, di Zack, e di sua moglie. Voglio far capire quanto si sbagliassero.. a tutti quanti. Quindi, per favore.. posso contare sul tuo aiuto?"- mi disse stringendo le mie mani sotto le sue, mentre le appoggiava alla sua fronte supplicandomi.
-"lo farò di certo.. non c'è bisogno di supplicarmi per far vivere il ricordo di un amico."- dissi sorridendo mentre strinsi anche io le sue mani.
-"Francesco stiamo tornando, abbiamo una pista, Francesco"- si sentì la voce di Anya parlare, comunicandogli da un trasmettitore.
-"ci sono, ditemi tutto"- rispose immediatamente staccando le sue mani dalle mie.
-"abbiamo una pista, stiamo tornando a casa"-
-"va bene vi aspetto qui allora, state attente"- rispose staccando la comunicazione.
-"forza, andiamo"- mi disse poco dopo, avviandoci verso l'uscita, ritrovandoci poi tutti in cucina.
-"ma quando arrivano?"- disse Ylenia in modo nervoso, preoccupata del perché non fossero ancora arrivate.
-"dalle tempo, ci hanno comunicato appena quindici.. minuti fa.."- rispose Gabriele notando un filo di ansia nella sua voce.
-"già preoccupa anche a me questo.. di solito per fare presto usano dei razzi o fanno volare la macchina.. o cose così.. il loro potere le permette di fare tutto alla fine.."- disse Francesco mentre aspettava anch'esso nervoso, poi sentimmo il campanello suonare, Francesco aprì subito la porta.
-"Allora??"-
-"com'è andata?!"-
-"state bene?"- conclusi io con la mia ultima domanda.
-"quella domanda mi è piaciuta"- mi disse Roberta indicando me.
-"e comunque, si, è andata bene, Anya ha seguito Michel, e mentre gli stava vicino ha sentito lui che parlava con il suo capo al telefono, e dopo che lei avesse accettato il luogo Michel è tornato indietro al covo originario"-
-"siete sicure che nessuno vi abbia seguite??"- chiese Ylenia.
-"si, ci siamo guardate numerose volte dietro le spalle, e non abbiamo visto nessuno."-
-"vi ha portato nel loro nuovo covo?"-
-"si, ma non credo lo cambieranno, ho sentito dire il loro capo dire testuali parole-: "allora li aspetteremo qui, oramai è inutile nascondersi, e l'estrattore deve soltanto venir utilizzato, e lo utilizzeremo su di loro."- disse Anya raccontando la vicenda.
-"su di loro?"- domandai.
-"saranno i prigionieri che tengono in cella, credo li useranno come cavia"-
-"esatto"- rispose Anya
-"beh.. se sappiamo che non cambieranno rifugio, e aspettano noi, credo sia il caso di fare la nostra mossa."- continuò Francesco.
-"vogliamo farlo ora?"- domandò Michela mentre noi tutti ci guardavamo negli occhi. Tutti noi rimanemmo per qualche minuto in silenzio.
-"facciamolo."- dissi io risvegliando tutto il gruppo, mettendo la mia mano nel metto del cerchio che avevamo fatto, visto che eravamo intorno al tavolo.
-"facciamolo"- mi seguì Roberta mettendo la sua mano sulla mia, mentre poi tutti gli altri iniziarono a fare la stessa cosa.
-"speriamo non muoia nessuno.."- disse Antonella in un sospiro mettendo per ultima la mano su tutte le mani.
-"è fatta quindi? Abbiamo deciso?"- disse Ylenia.
-"è fatta."- concluse Francesco.

-"è fatta?"- chiesi a Marzio dopo esser arrivato a casa.
-"si, mi sono reso invisibile così non mi hanno visto, Anya dovrebbe stare più attenta con il suo potere, riuscivo a sentire la sua aura d'energia anche da lontano."- mi rispose.
-"l'importante è che adesso la prima tappa l'abbiamo fatta, quindi dobbiamo solo aspettare."
-"speriamo che vada tutto bene"- mi rispose ancora Marzio.
-"si"- disse Mattia, mentre ci guardava con sguardo deciso.
-"credo che sia la cosa giusta da fare"- disse Marzio mentre sospirava.
-"dobbiamo solo aspettare che..
..ci attacchino.."- continuò Marzio.
Una settimana dopo.

Francesco ci stava parlando del nostro piano d'attacco, informandoci che avremmo agito presto.
-" ..Quindi... tra un paio di giorni?.."- chiesi a Francesco mentre osservavo gli altri allenarsi senza l'effetto della sua bevanda, non volevamo sprecare un solo secondo per allenarci. Nel mentre ascoltavamo il tutto.
-"esatto"-
-"sicuri all 100%, vero?"-
-"si.. non possiamo tirarci più indietro, è definitivo"- continuò qualche secondo dopo.
-"spero.. che andrà tutto alla grande"- gli dissi sorridendo.
-"guarda, Gabriele ti sta venendo a dare il cambio"- mi disse indicandolo, mentre insieme a lui c'era anche Junko, che diede il cambio a Francesco per allennarsi.
-"vai Ylenia tocca a te"- mi disse battendomi il cinque mentre era tutto sudato, respirando affannosamente. Guardai Antonella che stava combattendo contro Pietra e Roberta , mentre Anya contro Michela.
-"ma perché ti alleni con noi?"- gli chiesi attaccandomi i capelli in un codino.
-"perché io combatterò con voi"- mi rispose mentre portava con sé due suoi guanti speciali con una spada, stile molto da nobile.
-"fai sul serio?"- gli chiesi mettendomi in posizione.
-"esatto, non trattenerti"- mi disse puntando entrambe le spade contro di me, iniziando a colpirmi con dei colpi di spada. Io schioccai le mie dita dando inizio alle danze, battendo i piedi con forza contro il pavimento, facendolo rialzare a ritmo ogni volta che battevo un colpo.

Nel mentre

-"vi devo ripetere sempre io quello che dovete fare!?"- gridò Pandora contro un gruppetto di nostri prigionieri, mentre noi ci allenevamo obbligati dal nostro capo.
-"sofferenza."- disse ancora Pandora puntando la mano contro di loro, che, anche se non fosse vero, avevano fatto qualcosa di "negativo". Anche se dovevano semplicemente pelare delle patate, per lei lo facevano male, noi vedemmo la scena visto che erano nella stanza affianco alla nostra per allenarci.
-"Pandora, non credo che ci sia bisogno"- gli dissi.
-"oh scusa, Michel. Per caso qualcuno ti ha dato il comando?"- mi rispose piena di arroganza.
-"no, ma credo che il diritto di pensiero qui ci sia ancora, o sbaglio?"- le risposi guardandola dritta negli occhi, mentre continuava a torturarli.
-"pensa nella tua mente, tanto anche i tuoi pensieri sono inutili."- mi rispose.
-"Pandora sta zitta e fai quello che devi fare, altrimenti il tuo padrone si arrabbia"- gli rispose Marzio con tono arrabbiato, guardandola per poi cambiare subito direzione dello sguardo.
-"come osi.. tu poi.."- disse fermandosi dal torturare i prigionieri.
-"ma tanto, hai ragione no? Devo fare un lavoro svelto, altrimenti staranno su queste patate per ore"- disse inizialmente.
-"Allora perché non mi dai una mano a punirli, perché non parti dalla tua bella mammina?"- continuò poi la seconda parte delle sue orripilanti frasi poco dopo, tirando sua madre con una fune, tirandola per il collo.
Marzio la guardò di nuovo, ma questa volta dritta negli occhi, con uno sguardo spalancato.
-"..Marzio.."- disse Mattia capendo già come sarebbero potute andare le cose.
-"Mattia chiudi quella bocca, non metterti in mezzo."- continuò Marzio vedendo il suo sguardo iniziare ad accendersi di rabbia, e sapevamo tutti cosa stesse per succedere.
-"Marzio hai bisogno di calm..-
-"Sta, zitto!"- urlò di nuovo contro Mattia, togliendo la sua mano dalla spalla, girandosi di nuovo verso Pandora.
Lei lo squadrò compiaciuta.
-"fuoco."- disse puntandogli la mano contro, facendoci a tutti spalancare gli occhi, vedemmo improvvisamente Marzio prendere fuoco, ma non sentimmo le sue urla.
-"credi di essere l'unica a saper giocare a questo gioco?!"- urlò, ma non dal dolore o altro, l'unica cosa che poi riuscimmo a vedere fu una luce gialla comparire dai suoi occhi.

PietraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora