Capitolo 10

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Autrice rompi coglioni time:

Da oggi cambierò qualche modalità nella storia, soprattutto nei POV. Ora me ne vado e vi lascio al capitolo!

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{TN POV}

Avete presente quella sensazione che hai quando ti senti protetta da qualcuno e vorresti attaccarti a lui/lei, ma hai paura di farlo per paura di un rifiuto? Bene... A me viene ora per la prima volta. Tra le braccia di quell'uomo, Dio, mi sentivo protetta e al sicuro...non me lo aspettavo. Ho sempre pensato che lui non sarebbe mai arrivato a tanto... dopotutto... lui sarà colui che un giorno dominerà il mondo ed è un vampiro spregevole... Non mi sarei mai immaginata che sarebbe venuto qui ad abbracciarmi per farmi rilassare...o almeno penso queste fossero le sue intenzioni. Non so il  perché di questa azione. So solamente che mi lasciava un tepore in tutto il corpo così rilassante... E profumava di Rose... Adoro l'odore delle rose. Sono sempre state parte della mia vita le rose. Ricordo che nella casa dove abitavo, prima che morisse mia madre adottiva, ogni state venivano fuori delle rose rosse che profumavano tantissimo, ed ogni anno ne raccoglieva una e la metteva dentro un vaso con dell'acqua, dicendomi che sarebbe stato un ricordo della primavera. Ripensare a questo mi fece scendere una lacrima, che asciugai quasi subito. In quel momento sorrisi e spostai le coperte dalle mie spalle. Era tutto buio, non si vedeva quasi nulla. Lo lasciai così, Dio era ancora lì, e se avessi aperto le tende, sarebbe scomparso e morto immediatamente. Alla cieca e tastando un po' in giro trovai un vestito ed uscii dalla camera, per avviarmi nel bagno e lavarmi, per poi vestirmi. Mi Pettinai i lunghi capelli...dovrei tagliarli? Nah, mi piacciono così. Poi non sono così lunghi, arrivano solo a metà schiena. Feci una mezza coda a treccia, poi tornai in camera e mi sedetti sul letto. Stava ancora dormendo...sembrava così innocente... Sembrava quasi un bambino... Socchiusi gli occhi e accennai un sorriso. Gli spostai una ciocca dal viso e mi spostai dal letto. Feci per uscire ma sentii una presa sul polso e vidi che era lui, ancora mezzo addormentato.

Dio: «Resta qui....»

disse con la voce un po' impastata dal sonno e dal fatto che aveva la faccia sul cuscino. Lo guardai imbarazzata

Ma che è, ubriaco?

Pensai. Decisi di ascoltarlo e mi rimisi nella posizione di prima nel letto.

In questa posizione stava. Ad un tratto punto aprì un occhio e mi guardò con quel colore rosso ambrato. Mi ricordò qualcosa. Ho una sorta di specialità, che mi permette di ricordare i suoi sogni. Ce l'ho dalla nascita e quegli occhi mi ricordarono un sogno che avevo fatto tempo fa...ma non ricordo. A quel punto lo guardai.

Dio: «Che guardi?»

TN: « io? eh? ah! uhm...»

Arrossii fortissimo. Non sapevo cosa rispondere, ero nell'imbarazzo più totale. Lui mi guardava con fare incuriosito e lievemente sospettoso, poi si mise seduto sul letto e si poggiò una mano tra i capelli, per più alzare lo sguardo verso il lampadario spento, e poi verso di me. Mi guardava con sguardo serio e curioso allo stesso tempo, poi si alzò dal letto e si mosse verso la porta.

Dio:  «Vieni a fare colazione?»

TN: « uh? Oh... arrivo» risposi. Dopo di questo lui uscì dalla stanza, lasciandomi sola sul letto. Poco dopo mi affrettai a scendere dalle scale ed avviarmi verso la sala da pranzo, rischiando di cadere e perdermi un paio di volte. Quando arrivai, non vidi nessuno. Rimasi in piedi, non volevo sembrare scortese sedendomi prima dell'arrivo di altri. Mi guardai intorno un paio di volte, quando vidi un Dio Brando venire nella sala da pranzo con due guanti da cucina ed un grembiule, che teneva un vassoio d'argento con la colazione. Lo guardai e lui guardò me.  Dopo 30 secondi a scambiarci sguardi lui mise sulla tavola il vassoio e si avvicinò a me. Poi iniziò a guardarmi intensamente.

Banquet of Blood~ {Dio Brando x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora