Goccia di Rugiada

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Fuori piove, e la giornata sembra essere spenta.

Ingombranti e minacciose nuvole grigie coprono il cielo.

Si respira un'aria fredda, a tratti anche spenta e pesante, ma per uno strano motivo mi trasmette un senso di quiete, che ti inebria i sensi fino a farti sentirti più leggera, come una piuma.

Non c'è emozione più grande di quella di veder cadere la pioggia, di veder bagnati i vetri delle finestre e osservare quelle goccioline che scivolano irregolarmente sulla superficie per poi trovare una strada, congiungendosi con le altre gocce.

Ma lo spettacolo più bello arriva dopo. Quando le nuvole iniziano a scomparire per lasciar spazio alle luci di un arcobaleno, pieno di colori e sfumature.

I fiori, sotto il tocco dei raggi solari sbocciano emanando un gradevole profumo. Per non parlare delle ultime gocce di rugiada che brillano come diamanti sulle foglie prima di toccare il suolo.

Questo spettacolo della natura mi piace osservarlo dietro a una finestra, leggendo un bel libro e sorseggiando una tazza di the caldo alla vaniglia.

Ma non è questo il giorno di puro relax; tra pochi minuti devo incontrarmi con una ragazza per degli appunti, e onestamente, uscire per qualche minuto mi scoccia. E non poco.

Infilo una felpa con il cappuccio, indosso gli stivali e mi avvio verso l'uscita del dormitorio.

L'aria fresca mi colpisce in pieno viso facendomi rabbrividire.

Un freddo che ti ghiaccia ogni singolo centimetro del corpo, e dalle labbra, a ogni respiro escono piccole nuvolette di fumo bianche.

Ogni tanto cadono piccole gocce, e l'impatto con la pelle è fresco ma piacevole.

Ed è incredibile come una piccolissima quantità di acqua riesca a farti sentire così viva, così piena di forza, così spensierata.

Involontariamente mi ritrovo a sorridere a me stessa, e non c'è emozione più bella di sentirsi in pace con il proprio io.

Accelero leggermente il passo per evitare di bagnarmi tutta dal momento che Ashley ha preso in prestito il mio ombrello, ma senza rendermene conto vado a sbattere contro qualcuno.

Mannaggia a me e al dialogo con i miei pensieri.

Prima che potessi cadere e farmi male, qualcuno mi sorregge prendendomi per la vita, e automaticamente le mie mani si appoggiano al suo petto per poi stringerle a pugno intorno alla sua maglietta.

Una fragranza di legnosa speziata invade le mie narici.

Un mix di note vivaci e frizzanti di pompelmo, menta e mandarino inebriano i miei sensi, insieme al profumo di rosa e cannella che affiancano essenze speziate di cuoio, ambra, legni bianchi e del patchouli dell'Indonesia.

Un solo profumo ha queste note essenziali: One Million.

Uno dei miei profumi maschili preferiti in assoluto.

Spesso quando vado in profumeria mi fermo a odorarlo, a inalare quel particolar profumo che placa ogni negatività interiore. E spesso sono tentata di comprarlo, e le commesse mi chiedono sempre per chi è, se per un amico o un fidanzato, ma la risposta è sempre la stessa: per me.

Alquanto che mi riservano sempre uno sguardo sprezzante, come se fossi pazza.

Amo quel profumo alla follia, e lo indosserei io stessa. È una fragranza che mi rimane sulla pelle per giorni, e prima o poi avrò il coraggio di acquistarlo.

Nel mentre, il mio cappuccio è sceso e la pioggia continua a bagnarmi i capelli. Sotto l'acqua i miei ricci si distendono dando un'aria più ordinata e lunga.

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