Disastro

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L'attesa, gli attimi più lunghi della tua vita.
I minuti sembrano ore.
Le ore sembrano giorni, e i giorni sembrano settimane.

Più attendi qualcosa più questo qualcosa sembra lontano, ma una volta vissuto il momento, il tempo scorre così velocemente da non renderti conto di quanto appena realizzato.

Ho giusto il tempo di terminare di pranzare che sono già le 15:00, e questo numero significa solo una cosa: Partenza.
Ashley sarà qui a momenti, e nel frattempo poso la mia roba in macchina.

Sono così emozionata all'idea di rivedere Tom, che scoppierei a piangere dalla gioia in seduta stante.
Queste settimane senza di lui sono state "strane", ero abituata a vederlo ogni secondo, trascorrere del tempo con lui, e ora è abbastanza insolita come cosa.

Mi manca tutto di lui.
I suoi baci.
I suoi abbracci.
I suoi occhi.
Il suo sorriso.
La sua intelligenza.
Il suo umorismo.
Tutto.

E come se una parte di me fosse andata via con lui per queste settimane, ma almeno ho capito una cosa.
Ho capito quanto lo amo e quanto lui è indispensabile nella mia vita.

Certi amori nascono, crescono e vivono in eternità.
E credo che il nostro sia esattamente uno di quelli.
Uno che durerà per tanto tempo, nonostante le difficoltà della vita.

Non so spiegarvi il motivo ben preciso, è una sensazione che da giorni mi porto avanti, ma sono sicura che il nostro amore sarà più forte di tutto.
Come se noi fossimo destinati a stare insieme, come se questo filo rosso che ci lega, ogni giorno si rafforzasse sempre di più.

E onestamente, non avrei mai pensato che in un anno le cose sarebbero cambiate così, dall'oggi al domani.
Ma è successo.
E le cose che accadono all'improvviso, sono le più belle.
Le più emozionanti.
Che racchiudi nello scrigno del tuo cuore e lo porti con te ovunque, anche nelle profonde acque del mare.

E ora questa mini distanza sta per accorciarsi arrivando fino a zero, e non oso immaginare la sua faccia appena mi vedrà.

Credo che questa sia la prima volta che lo sorprendo in modo così diretto, alle sue spalle.
Non sospetta nulla, ed è un grande ed enorme vantaggio, e questo è stato reso possibile grazie alla complicità di Daniel e Rupert.
I miei eroi.

"Ehiii signorina Felton, hai finito di fantasticare su di lui? Possiamo partire?"- la voce di Ashley interrompe il flusso dei miei pensieri. Non mi ero nemmeno accorta di esserci caduta in questo tunnel vorticoso, ne tanto meno di aver sentito Ashley arrivare.

Le sorrido scuotendo la testa, liberandomi di tutte quelle fantasie e mi appresto a salutare la mamma, ferma lì sull'uscio della porta con occhi lucidi.

"Dai mamma, tra qualche settimana ritorno a casa, sai che iniziò l'ultimo anno al campus, su non fare quella faccia."- l'abbraccio stretta a me. Da quando sono andata via è sempre molto sensibile ma al tempo stesso orgogliosa di me e dei miei risultati.

"Lo so e che mi mancherai. Adesso con chi spettegolo? Con chi scherzo? E soprattutto, con chi piango guardando i film?"- allude a me e alle mie emozioni. In questi giorni abbiamo visto tanti film strappalacrime la sera, e puntualmente tra le due, io ero quella che versava interi fiumi e lei bella tranquilla, se la spassava a ridere di me e delle mie facce melodrammatiche.

"Tornerò presto mamma, te lo prometto."- sussurro dolcemente accarezzandole una guancia.

"Kristal mi raccomando stai attenta per la strada e chiamami appena arrivi. Ah e non dimenticarti di salutarmi Tom va bene? La prossima volta vi voglio qui entrambi. Voglio vedere con i miei occhi questo bel giovanotto."-afferma con tono sincero e autoritario.

Sorrido prima di abbracciarla un ultima volta e dirigermi verso la macchina dove mi aspetta Ashley.

Sarà un viaggio breve, circa un ora e mezza Se non troviamo traffico in strada, perciò credo che per le 17:00 staremo già dietro la porta di casa di Tom.

"Non sei contenta? La gang si sta ricongiungendo!!"- urla Ashley tutta emozionata.

Abbozzo un sorriso non levando gli occhi dalla strada. Quando guido sono molto concentrata e difficilmente mi distraggo, ma è sempre meglio stare sereni e controllare ogni cosa che si fa.

"Sei contenta che ci ritroviamo tutti, o solo perché rivedi il tuo amatissimo Daniel?"- la stuzzico con il piacere di farla arrossire.
Quando si parla di lui, si zittisce all'improvviso cadendo in un silenzio assordante.

"Ohh Kris smettila! Sai che quando si tratta di Daniel io non ci capisco più nulla e perdo ogni briciolo di razionalità. Ma si può dire lo stesso di te e Tom, non è vero Miss Felton?"- sorride di rimando mentre il coltello dalla parte del manico stavolta è il suo.

Alle sue parole rido tantissimo, e odio darle ragione, ma è così.

Ma che potere hanno questi ragazzi su di noi?
Farci perdere ogni briciolo di razionalità e di lucidità.
Assurdo.

Il viaggio continua in modo tranquillo, ci alterniamo tra risate, discorsi seri e anche canzoni.
Ufficialmente posso dire che manca pochissimo, tra una ventina di minuti saremo arrivate.

La strada è completamente deserta Se non per poche macchine, sicuramente appartenenti a gente che torna da lavoro o esce in famiglia.

Ma come ho detto prima, non bisogna perdere mai la concentrazione. Basta un attimo, un piccolo e minuscolo attimo, un mezzo secondo per creare un vero e proprio disastro.

E il mio disastro, ora è dietro l'angolo.

Nonostante la strada sia deserta, due secondi prima di chiudere gli occhi e prepararmi al peggio, una macchina sbuca a tutta velocità correndo sulla corsia opposta alla sua, ovvero la mia.

Il panico inizia a salirmi e automaticamente inizio a rallentare sperando che questo tizio che guida di merda, si riprenda e ritorni sulla sua di corsia.
Sento la mano di Ashley sul mio braccio, mentre scalo le marce fino quasi a fermarmi sul ciglio della strada. Anche le macchine dietro di me iniziano a rallentare ma questa al contrario non ha intenzione di camminare sui suoi passi.

Accelera sempre di più e ancora prima che possa fermarmi e magari scendere anche dall'auto, tutto intorno diventa buio.

Sento solo un impatto molto forte.
Il corpo che si protende in avanti nonostante la cintura di sicurezza e sento la testa urtare qualcosa di molto freddo e tagliente.
Ho poca memoria di questi piccoli attimi.
Le voci arrivano ovattate, e vedo solo sangue, macerie, cristalli e tanto dolore.

Ed è un attimo che dura solo pochi secondi.
Poi il buio mi avvolge e non ricordo nemmeno il mio nome.

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