Chi sei?

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TOM'S POV

I ricordi dovrebbero essere qualcosa che perdurano nel tempo.
Vengono chiusi in un cassetto della memoria a lungo termine, e rimangono lì, ad aspettare che un giorno vengano rivissuti, o raccontati.

Potremmo a volte pensare che quel ricordo sia "svanito" ma non è così.
Nulla si cancella nella memoria.
Le tracce sono sempre dietro l'angolo.
È solo apparenza quella di "non ricordare".

Ma in Kristal qualcosa è andato storto.
Qualcosa si è cancellato.

Siamo qui da diverse ore ormai, e i medici ci hanno solo detto consuete parole: - "stanno entrambe bene, hanno riportato lievi fatture che richiedono riposo assoluto. Ma la ragazza, Kristal...bhe lei ha riportato danni peggiori. È in uno stato confusionario e al suo risveglio, potrebbe non ricordare qualcosa."

In quel preciso istante mi sono sentito mancare la terra sotto i piedi e piombare verso un precipizio o un dirupo vorticoso.
Pericoloso e senza via di uscita.

L'aria iniziò a mancarmi, come se tutto l'ossigeno del mondo fosse finito ed ero destinato a morire asfissiato.
Mi è salita un ansia assurda, la seconda volta in quella giornata, e non sapevo come controllarmi.
Forse nemmeno un calmante sarebbe riuscito a farmi stare tranquillo.

Il problema e che quelle parole "potrebbe non ricordare qualcosa" rimbombavano ininterrottamente nella mia mente, e ho paura.
Letteralmente paura.

Il tempo a seguire, che mi sembravano anni, l'ho passato con Daniel e Rupert che mi rincuoravano, ripetendomi in continuazione che sarebbe andato tutto bene e che non era certo che Kristal non ricordasse qualcosa.
Dovevamo solo aspettare il suo risveglio.

Ma avevo strani presentimenti, strani presagi.
In realtà già da quando misi piede fuori da letto  stamattina, percepivo strane vibrazioni, ma ho sempre associato questo alla tensione, o al fatto che in un giorno così bello, non lo avrei passato con la mia ragazza.
E invece...tutto ora ha un senso.

Mi tormento nervosamente le mani da un paio di ore, e potrebbero sanguinarmi per quanto me le stia massacrando, ma ora come ora non m'importa.
Voglio solo vedere Kristal e Ashley.
Sapere come stanno.

E forse le mie preghiere sono state esaudite poiché vedo un infermiere avvicinarsi a noi comunicandoci che una delle due ragazze è sveglia.

Ci informa solo di non stancarla in quanto ha bisogno di assoluto riposo, e così entriamo in questa stanza fredda.

Tutto mi sembra vuoto e spento, ma lo diventa ancora di più quando la vedo li, addormentata nel letto, piena di graffi e lividi per tutto il corpo.

Il mio cuore perde battiti e per poco non svengo se non fosse stato per Daniel che mi era vicino.
Mi sono persa a guardarla mentre la mia anima si sgretolava, frammento dopo frammento.
Come se tutti i mattoni della mia vita, della mia parete, si fossero frantumati, rotti.

Vedo Ashley e il mio cuore un po' riprende a vivere, ma è così provata e dilaniata dal dolore che non riesce a parlare.
È spaventata, ed è comprensibile dopo tutto quello che è appena successo.

"Ashley come..come stai?"-sussurrò a fil di voce.

Cosa si dice in questi casi?
Come si conforta una persona dopo che ha letteralmente visto la fine in faccia?

Sono così inesperto, così spaventato.

"Dolorante...ma bene. Kristal? Non mi hanno detto nulla."- risponde debolmente cercando la sua amica per la stanza, e quando la vede al suo fianco, gli occhi si inumidiscono così tanto da lasciar libere le lacrime, che viaggiavano sul suo viso con una potenza e velocità sovrumana.

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