To the moon and back

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TOM'S POV
Le onde del mare hanno un doppio potere: farti annegare o farti galleggiare.
Se il corpo è pesante e stanco di lottare, l'acqua ti porta giù con essa, fino agli abissi, fino alla viscere della profondità.
Al contrario, se il corpo è leggero e pieno di energia, piena di voglia di sopravvivere, allora galleggi, l'acqua ti porta su, ti abbraccia dolcemente fino ad arrivare a terra ferra.

E Kristal io l'ho vista lottare. L'ho vista sopravvivere dinanzi alle maestose e violente onde del mare, nonostante una parte di lei fosse andata perduta per sempre.
L'ho vista cadere come un muro appena abbattuto, e rialzarsi o meglio rinascere come una fenice, solo con le sue forze.
Possiede una forza interiore che possono solo sognarsela gli altri; così determinata, così decisa ad andare avanti e a lottare per la sua felicità.
Nonostante il mondo le sia crollato addosso come un macigno, nonostante abbia visto svanire e portarsi via tutti i suoi progetti, e i suoi sogni, ha trovato la forza di rialzarsi e sorridere.
Sorridere alla vita.
Sorridere per gli altri.
Sorridere per se stessa.

Il suo sorriso, l'unica arma per sconfiggere i demoni interiori.

Glielo ho sempre detto fin dal primo giorno che ci siamo conosciuti, che il suo sorriso possiede un'energia indescrivibile.
Nonostante tutta la realtà intorno faccia schifo, lei con il suo sorriso ha il potere di prenderti e portati via, verso un mondo fatto solo di bellezza, che brilla esattamente come brilla il sole al mattino, che ti riscaldi il cuore come i raggi solari che si riflettono sulla pelle, che ti porti felicità laddove vige solo la paura e la tristezza.

È un sorriso che non vedi sul volto di tutti, ma è uno di quelli contagiosi, che ti fanno ridere, sognare e sperare che la vita è una cosa bella, che è un dono per la quale continuare a lottare e vivere al meglio.

E questo potere, l'ho visto ammaestrare solo a pochi, o meglio, solo a lei fin'ora.

Ha tra le mani l'arma piu potente al mondo, e non si rende conto di quante anime abbia salvato con la sua sola presenza.

La mia dolce e unica Kristal.
Il mio bellissimo angelo che mi ha salvato dai miei demoni interiori, dalle mie stesse paure.
Paura di essere usato e rifiutato.
Paura di non poter amare e non ricevere amore.
Paura di essere solo un divertimento e non una certezza.

E lei, con la sua semplicità, ha spazzato via tutte queste paure con un solo sguardo.
Uno sguardo colmo di amore, un'amore che era troppo per una persona ma che sentiva il bisogno di condividere con qualcuno.
E quel qualcuno che lei ha scelto, sono proprio io.
Ha voluto condividere il suo amore, il suo cuore, con me.
E ogni giorno, ogni secondo mi ha dato quelle certezze di cui avevo bisogno.
Più che certezze mi ha dato delle conferme, più di quante il mio cuore ne abbia chiesto.

Ed è stato allora, quando la sua anima si è incastrata con la mia, quando i nostri sguardi non hanno fatto altro che cercarsi in mezzo a tutto quel caos, - che ho capito che c'era qualcosa per cui valeva la pena lottare.
Eravamo noi.

Ho capito di amarla quando i miei occhi cercavano costantemente i suoi.
Quando non la vedevo e il mio cuore si sgretolava.
Quando stava male e volevo che quel dolore la lasciasse in pace, che prendesse me.
Ho capito di amarla quando ha riposto fiducia in me, quando si è abbandonata nelle mie braccia, quando mi asciugava le lacrime dinanzi alle mie incertezze, dinanzi alle mie paure.
Quando voleva prendere il mio dolore e farlo suo, anche se stava male, voleva che sorridessi.
Ho capito di amarla quando le nostre labbra si sono incontrate incominciando a danzare come se non ci fosse un domani.
Quando le nostre anime erano l'una la chiave di accesso dell'altro.
Quando sotto la pioggia del nostro primo incontro, i nostri corpi ricercavano un rifugio,- allora ancora incerto dalla nostra razionalità, non consapevole delle nostre strade che finalmente si erano incontrate.
Ho capito di amarla quando sotto le stelle i suoi occhi brillavano di più incrociando i miei, o quando leggevamo Amleto.
Ho capito di amarla nel preciso istante in cui mi ha fatto sentire libero, e vivo.

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