<<Asher mi ha raccontato del processo>> Loreal spezzò il ghiaccio, dopo diversi minuti che ci trovavamo sole nella mia camera, avvolte nell'imarazzo di non sapere cosa fosse meglio dire.
Mi sembra ironico, che veramente l' avessi presa in disparte e portata nella mia camera per interrogarla, quando solitamente compievo quel gesto perchè avevo qualche ''novità'' per lei.
<<Bhe, allora avrai capito cosa voglio sapere...>> dissi cercando di sembrare il meno acida possibile, anche se mi stava risultando incredibilemente difficile.
<<So che hai tutti i motivi del mondo per non fidarti di me, ma non ti avrei mai fatto del male.>> sospirò mordendosi nervosamente il labbro inferiore <<Sei tu che mi sei stata vicina quando non avevo nessuno, che hai passato ore a spiegarmi passi che altrimenti non avrei mai capito. Sei la mia migliore amica... e anche se alle volte un po' ti invidio, non sarei quello che sono senza di te; non potrei mai farti del male.>>
<<Bhe, allora... perché non mi hai fatto nemmeno una chiamata?>> chiesi con un sopracciglio alzato, non riuscivo proprio a capire <<E poi dove sei stata per tutto questo tempo?>>
<<Non sapevo cosa ti fosse successo>> si giustificò <<ho detto che andavo in Francia, ma in realtà i miei genitori mi hanno ricoverata in una clinica a un paio di ore da qui il giorno prima dell' incidente.>>
Improvvisamente il mio sguardò si posò su di lei e ora più che infuriata, iniziavo a essere preoccupata.
<<Clinica?>>
Non sapevo se crederle o meno, ma sapevo che Havana diceva la verità tanto quanto sapevo che Ashley non avrebbe mai invitato a casa un'ipotetica assasina, e poi, le volevo ancora bene.
<<Eloise>> sospirò <<lo sanno solo i miei genitori, è vero che Havana pensa che io sia in vacanza, perchè è questo che lei crede>>
Concentrai tutta la mia attenzione su di lei, mentre anche l'ultima parvenza di rabbia nel mio sguardo, era scomparsa:<<Spiegati>>
<<Non volevo che la cosa si sapesse, ma sono stata ricoverata in una clinica il giorno dopo la fine delle lezioni scolastiche. E' iniziato tutto qualche settimana prima, ero andata a correre-sai che vado sempre a correre-improvvisamente mi sono sentita male, allora mi hanno fatto dei controlli e sono saltati fuori dei problemi al cuore... si stava per fermare>>
Capii le parole di Cedric... lui sapeva che Loreal non c'entrava nulla. Immaginai che non mi avesse detto nulla perchè era giusto che fossimo noi due a parlarne, senza intermediari.
<<Cosa?>> chiesi sentendomi improvvisamente, terribilmente in colpa per aver dubitato di lei... avrei dovuto avere fiducia della mia migliore amica, no? Non era questo che significava ''essere amici'' fidarsi?
E io, ero stata una pessima amica perchè erano bastate delle stupide insinuazioni, avanzate addirittura da una persona come Havana, per farmi dubitare di lei.
<<In che senso?>> domandai ancora troppo scossa per recepire il significato di tali parole.
Sapevo che alle volte, quando si allenava per molte ore, si arrabbiava, era nervosa o qualcosa di simile il cuore iniziava a batterle all' impazzata nel petto, la pressione schizzava alle stelle e non si reggeva più all'impiedi. Ma era normale, no, che i battiti aumentassero quando era sotto sforzo? E poi, i giramenti di testa, non erano più che comprensibili dopo ore e ore passate a ballare, senza mai fermarsi?<<Nel senso che sto facendo cure e controlli, sperando di evitare l' intervento e potrei non poter tornare a danzare a livello agonistico; ma ritrovarmi a doverla trasformare in un semplice hobby o sport amatoriale: troppa tensione, troppa ansia, troppa pressione perchè il mio cuore possa sopportarli... per questo non sapevo nulla del tuo incidente, mia madre temeva che saperlo avrebbe potuto peggiorare la mia situazione>>
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Any Step A Lie
RomanceSe c'è una cosa che Eloise ha capito è che niente è eterno. I sentimenti tanto quanto le cose. Dopo quel fatidico giorno, che doveva essere perfetto, tutto nella sua vita crolla, pezzo dopo pezzo fin quando si rende conto che ogni cosa la circondava...