CAPITOLO 7

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Pov. Shota

Ho trascorso due giorni chiuso in casa per paura di vedere Kaito, già non gradisce la mia presenza adesso mi vorrà sicuramente picchiare, forse sto esagerando era solo un innocente bacio sulla guancia, vorrei mandargli un messaggio in fin dei conti mi ha dato il suo numero di telefono ciò significa che gli sto a cuore o magari gli faccio pena, rinuncio subito a scrivergli per la mia mancanza di coraggio.

Mia madre entra in camera mia è una donna molto giovane e bella, non capisco come mio padre abbia potuto lasciare una persona come lei, si siede sul letto accarezzandomi la testa «Tesoro, c'è qualcosa che ti turba?»
«No, sto bene mamma»
«Sei sicuro di voler tornare a scuola puoi restare a casa con me oggi»
«Tranquilla» lei è a conoscenza di quella volta, quando eravamo in ospedale le avevo detto che non era stata colpa sua, non avrebbe mai potuto prevedere che a suo figlio capitasse una cosa del genere, ma per quanto io lo desideri è difficile dimenticare.

All'uscita da scuola incontro Harley, seduta sulla sua macchina mentre parla con suo fratello dal tono della voce deduco che Kaito abbia la luna storta, passo davanti alla macchina e Harley mi saluta
«Shota sono felice di vederti, serve un passaggio?»
«Non vorrei disturbare» alla fine riesce a convincermi a salire «Vieni a cena da noi stasera?»
«Va bene» pensavo che kaito si sarebbe opposto, invece mi ha ignorato per tutto il viaggio finché non scendo dall'auto entrando in casa, avverto mia madre che stasera ceno da un amico, spendo l'intero pomeriggio a guardare alcuni film d'azione, controllo l'ora sul display del cellulare avviandomi a casa dei due.

Harley apre la porta accogliendomi con un caloroso abbraccio, suo fratello sta apparecchiando la tavola ci sediamo per mangiare «Devi uscire con il tuo ragazzo per caso?» la ragazza diventa rossa dall'imbarazzo «In realtà mi ha chiesto di andare a dormire da lui»
«Beh Kaito potrebbe venire a dormire da me, almeno avrà compagnia» mi rendo conto di essere nei guai quando il ragazzo mi rivolge uno sguardo truce
«Lo faresti sul serio Shota?» annuisco ricevendo un secondo abbraccio da parte sua, dopodiché io e Kaito andiamo a casa mia.

Mia madre sorride «Bentornato, chi è il tuo amico?»
«Si chiama Kaito sua sorella dorme fuori, può restare da noi?»
«Certo i tuoi amici sono i benvenuti qui»
«Grazie mamma, buonanotte»
«Notte» lo accompagno nella mia stanza «Ti cedo la mia camera, io andrò a riposare sul divano» in verità nel mio letto c'è spazio per entrambi, ma non voglio infastidirlo «Credo che per una volta dormire con te non mi ucciderà» sto iniziando a preoccuparmi di solito è irascibile, mentre ora è calmo e soprattutto gli sta bene l'idea di condividere il letto con il sottoscritto.


Pov. Kaito

Prendo il pigiama dallo zaino che mi sono portato dietro composto da una maglietta bianca a maniche corte e dei pantaloncini grigi.

Shota mi fissa in silenzio «Ehi cretino vuoi contemplarmi ancora per molto, oppure preferisci rimanere in piedi come una statua per tutta la notte?»
«Arrivo» ci infiliamo sotto le coperte «Perché non mi hai lasciato dormire sul divano?» si avvicina appoggiando le mani sul mio petto «Dormi» rispondo secco sperando che si arrenda «Dimmelo o ti farò passare la notte in bianco» gli afferro con forza la testa, mentre con l'altra mano avvicino il suo corpo al mio «Piantala con questa polemica se non vuoi volare fuori dalla finestra» tenta di aprire la bocca di nuovo e per farlo stare zitto lo bacio, poco dopo interrompo quel contatto senza smettere di abbracciarlo, tanto so che domani tornerò a essere quello di sempre.

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