CAPITOLO 8

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Pov. Shota

Kaito mi ha baciato non riesco a crederci, appena vedo che si sta allontanando da me prendo il sopravvento baciandolo di nuovo, dopo alcuni interminabili secondi ci stacchiamo per riprendere fiato gli sorrido stringendomi a lui, riuscendo così per la prima volta dopo anni a prendere sonno senza avere incubi.

La mattina successiva quando mi sveglio Kaito non è al mio fianco, mi tiro su cercando di capire dove possa essere, non è nella mia stanza quindi decido di scendere di sotto per fare colazione e con mia grande sorpresa lo trovo intento a conversare tranquillamente con mia madre.

«Buongiorno tesoro, credevo che stessi ancora dormendo» sento la voce di mia madre ovattata perché sono intento a guardare il sorriso divertito di Kaito, resto a fantasticare nel mio mondo finché mi arriva un ceffone dietro la nuca che mi fa riprendere dal mio stato di trans, lo guardo non capendo il motivo del suo gesto e lui mi fa notare che mia madre è andata in cucina.

Torniamo in camera mia dato che deve prendere il suo zaino prima di tornare a casa «Dimentica ciò che è successo ieri sera, consideralo un errore» il mio cuore rischia di rompersi per via della sua affermazione «Avevo ragione, l'hai fatto solo per pietà e io stupido che ho pensato a...» non riesco a terminare la frase perché mi blocca «Avanti dimmi a quale assurdità stavi pensando, voglio essere chiaro con te, mi sono fatto trasportare ma non accadrà più» resto immobile senza fare un passo e lo lascio andare via.

Gli ho raccontato il mio passato fidandomi di lui, credevo che almeno un po' ci tenesse a me quanto sono ingenuo infondo so bene che mi odia, c'è solo un minuscolo problema mi sto innamorando di Kaito.

Scuoto la testa uscendo di casa magari mi distraggo, faccio una lunga passeggiata notando un negozio di musica, decido di entrare, una melodia rilassante invade i miei timpani così inizio a curiosare in giro, speravo che questo mi avrebbe aiutato a non pensare a lui, ma non ha funzionato, davvero mi ha preso in giro per tutto il tempo? O in quei momenti non stava fingendo, perché continuo a farmi del male, ho già abbastanza confusione di mio in testa ci mancava pure lui con il suo comportamento del cavolo, prima si avvicina poi si allontana di questo passo finirò per impazzire, immerso nei miei pensieri vado a sbattere contro qualcuno cadendo a terra, possibile che oggi non me ne va bene una.

«Mi dispiace ti sei fatto male?» afferro la mano che mi è stata tesa alzandomi «No e poi sono stato io a venirti addosso» alzo la testa guardando la figura che ho davanti, è un ragazzo dagli occhi verdi, i capelli corti di color blu e un corpo pari a quello di una divinità greca, mi sorride e per un attimo dimentico il motivo per cui sono triste «Scusa ancora» dico uscendo dal negozio, chissà chi era quel tipo, forse dovrei tornare in quel posto un giorno di questi.


Pov. Kaito

Sto osservando il soffitto da più di un ora ormai, un pensiero fisso continua a tormentarmi ed ha un nome Shota, l'ho trattato male di nuovo e mi sa che stavolta non vorrà vedermi neanche in cartolina, meglio così, se avessi continuato con questa storia mi sarei avvicinato di più a lui ed è l'ultima cosa che voglio.

Qualcuno bussa alla porta e vado ad aprire «Ciao rosso, come stai?»
«Come uno a cui è passato sopra un camion Bleid» entra sedendosi sul divano «Dimmi tutto, sono a tua completa disposizione» gli spiego velocemente la questione ricevendo uno sguardo di disapprovazione «Smettila di guardarmi così, io e quella nullità non potremmo mai avere una relazione decente»
«Lo credo bene con il caratteraccio che ti ritrovi, oltre al fatto che lo tratti sempre male direi che hai ragione, non che con gli altri il tuo atteggiamento cambi di una virgola» lo prendo per un orecchio «Hai finito di fare il saputello, oppure vuoi essere spedito fuori a calci!» sospira rassegnato «Appunto» mi scompiglia i capelli salutandomi.

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