CAPITOLO 14

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Pov. Shota

Vado immediatamente a casa chiudendomi in camera mia, non posso tornare da Nathan perché ora non me la sento, non dopo quello che è successo con Kaito.

Mi siedo sul letto e scoppio a piangere, sono frustrato, credevo di averci messo una pietra sopra ma evidentemente non è così, quel ragazzo riesce sempre a confondermi eppure oggi non sono stato in grado di respingerlo subito, forse sono ancora innamorato di lui e per Nathan provo solo una forte attrazione fisica, ma non posso continuare cosi, devo chiudere con uno dei due e devo farlo ora o non ne uscirò più.

Decido di uscire per fare un giro, vado nel parco vicino casa è notte fonda, continuo a pensare finché non mi viene un idea, quindi prendo il telefono e scrivo un messaggio ad entrambi.

SHOTA:
Sono al parco vicino casa mia, puoi venire a farmi compagnia?

Passano alcuni secondi e sento il telefono vibrare, è Nathan che mi dice che non può raggiungermi mentre Kaito non mi ha risposto, avrà sicuramente qualcosa di meglio da fare.
È passata un ora dal messaggio ancora nulla, sto per alzarmi quando percepisco dei passi.


Pov. Kaito

Quel piccoletto mi ha mandato un messaggio al quale io non ho risposto ma vado comunque da lui, sono curioso di sapere cosa vuole dirmi una volta arrivato lo trovo seduto su un altalena mentre si dondola avanti e indietro, il suo viso è nascosto sotto il cappuccio della felpa, mi avvicino mettendomi davanti a lui bloccando le corde dell'altalena per non farle muovere poi gli abbasso il cappuccio per poterlo vedere in faccia.

Alza la testa per guardarmi «Sono contento che tu non mi abbia dato buca, però potevi arrivare prima invece di farmi aspettare» sorride e quando lo fa mi batte forte il cuore, tuttavia il mio orgoglio mi impedisce di dirglielo «Dimmi per quale maledetto motivo mi hai fatto venire al parco di notte, si muore di freddo perciò spicciati» continua a guardarmi «Volevo parlarti» mi inginocchio incrociando il suo sguardo con il mio «Parla ti ascolto»
«Non voglio ferire Nathan, è un bravo ragazzo ma non riesco a capire te, quali sono i tuoi veri sentimenti?» la mia è solo gelosia, mi sono reso conto troppo tardi di averlo fatto finire tra le braccia di quel tipo, non voglio vederlo insieme a lui camminare per strada mano nella mano perché sono certo che quella scena mi ucciderebbe, ma non riesco a dirgli neanche questo.

Gli prendo le mani, mentre appoggio la testa sulle sue ginocchia «Scusa per tutte le cose orribili che ti ho detto quella volta in discoteca» mi accarezza i capelli con estrema dolcezza «Ti perdono Kaito».

Alzo la testa quel tanto che basta per poter scrutare i suoi occhi «Domani non andare da Nathan» chiedo disperatamente come se lo stessi supplicando di ascoltarmi «Mi dispiace, vedrai che sarà meglio per entrambi, almeno così non ti darò più fastidio» queste sono le uniche parole che escono dalla sua bocca.
Si alza e si allontana da me, devo fermarlo ma purtroppo resto immobile.

Sul serio lo sto lasciando andare di nuovo?

È proprio vero sono una causa persa.

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