Cos'hai?, Capitolo 3

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È appena l'alba. Io sono sveglia da più o meno mezz'ora. Sono uscita varie volte dalla tenda per vedere se Damiano era sveglio ma lo vedevo dalla fessura della sua tenda ancora tra le braccia di Morfeo. Gli vorrei parlare, sapere cosa ha di preciso. Vorrei imparare a conoscerlo davvero e non limitarmi solo alla piccola presentazione del pomeriggio scorso. Ho paura di averci visto lungo ieri sera quando dicevo di essermi innamorata. Cioè dai, diciamocelo, innamorarsi del figo di turno è da sfigati. Non dico che sia per forza quel ragazzo da una scopata e via ma ogni cosa ha il suo tempo. Sono una ragazza che non si affeziona molto alle persone, ma quelle che mi entrano nel cuore non ci escono più, che mi abbiano fatto stare bene o male. E non mai una bella cosa, certe persone del passato me le vorrei scordare perché mi hanno fatto passare dei momenti d'inferno eppure col cazzo, mi restano nel mio interno.
La luce tiepida del mattino e raggi del Sole ancora fiochi cominciano a scaldarmi. Sono distesa sul prato a pensare a cosa dire esattamente a Damiano e quando soprattutto. Non vorrei che ci fosse troppa gente attorno. Non mi è mai piaciuto che qualcuno ascoltasse ciò che ho da dire ad un amico o conoscente che sia. È da ficcanaso.
Ad un certo punto vedo Damiano uscire dalla sua tenda. Per ora siamo gli unici svegli, perciò molto è probabile che gli parlerò ora.
-Ciao Rebè.-
-Ciao Damiano.-
-Tutto apposto?-
-Abbastanza, tu?-
-Mh, ci sono stati momenti peggiori...-
-Senti, volevo chiederti una cosa... si può sapere cosa avevi ieri sera? Dopo aver cantato te ne sei andato. Il punto è che mi sembravi scoraggiato e frustrato per qualcosa. Ne vuoi parlare?-
-E come avresti intenzione di farmi star meglio? Fidati regazzì, è una cosa troppo grande...-
Come ho intenzione di farlo star meglio? Non lo so. Sono spaventata sarò sincera.
-Non ti obbligo se non te la senti...-
Si siede su una piccola roccia, mi guarda con lo sconforto che straborda dal lui. Mi metto di fronte, gli prendo la mano e lo incoraggio a parlare.
-No, va bene ti racconto tutto. Ma promettimi una cosa: non parlarne con nessuno, ne coi ragazzi ne coi tuoi. Per favore Reb, perché se qualcuno scopre che te ne ho parlato sarei nella merda più totale.-
-Te lo prometto.-
Sono preoccupata, lo ammetto.

Quattro colpi nel cuore// Damiano David Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora