Cap 6. Un Piano Per Due

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Ieri sera, quando mi sono svegliato, il dolore alla gamba era tanto forte da costringermi a prendere un antidolorifico

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Ieri sera, quando mi sono svegliato, il dolore alla gamba era tanto forte da costringermi a prendere un antidolorifico.

Ho cercato per l'ennesima volta di pulire il taglio e di ridurre il dolore da solo ma senza successo.

Ho ancora per la testa , la bella sirena che mi ha salvato.

Chissà se è preoccupata per me o se ha già dimenticato il nostro incontro.

Dopotutto è fidanzata, cosa pretendo?

Che mi cercasse per tutto il Resort e mi facesse la ramanzina per non averle chiesto aiuto?

Che mi curasse amorevolmente?

Mi sto prendendo in giro da solo.

Probabilmente ora è con quell'idiota, magari gli sta pure raccontando di me.

<<Sai tesoro, oggi uno sfigato senza speranze stava affogando nella piscina...>> la immagino dire con la testa sul petto di lui.

Stringo i pugni e zoppicando mi dirigo verso il bagno per prendere di nuovo la valigetta del pronto soccorso.
Forse non sarei dovuto sparire ieri quando era andata a prendere qualcosa per aiutarmi.
Devo capacitarmi che ascoltare Alessandro e i suoi consigli di cuore, equivalgono ad accelerare senza freni diritto verso un muro.

Mi ha consigliato di lottare per prendermela, ma io non sono lui: non potrei mai entrare a gamba tesa in una relazione felice. Anche se lei mi piace molto e mi ha colpito fin da subito, rispetto comunque il suo fidanzato.

Devo capire come vanno le cose tra loro e se c'è posto per me nel cuore di lei.

Il mio problema è che non riesco a nascondere nulla.
Se mi convinco di aver bisogno di lei nella mia vita non riuscirei a contenere le emozioni dentro di me.
Sono un libro aperto, quello che penso dico e quello che provo esprimo senza filtri di alcun tipo.

All'improvviso sento bussare alla porta. O meglio, mi correggo, sento qualcuno che tenta di buttarla giù.

<<Apri la porta Mattia !>> urla Alessandro dall'altra parte

<<Muoviti tartaruga! Non ho tutto il giorno da perdere>> urla ancora

<<Dammi il tempo per aprirti , visto la gamba rotta>>

<<Che melodrammatico! È un graffietto! Non fare tante storie e sbrigati>> lo sento dire

<<Tu invece sei il solito rompi scatole! >> dico, mentre apro la porta e scoppio a ridere nel vedere la sua espressione

<<Ti sei fatto la bua, piccolino?-mi prende in giro- Mi fai entrare o dobbiamo fare salotto sullo stipite?>>  prima che possa rispondere entra spintonandomi

<<Accomodati pure- borbotto a bassa voce- Ale è successo qualcosa o sbaglio? Sei più selvaggio e scontroso del solito >> dico scettico

<<Voglio uno spray contro i moscerini. Quando me ne sarò liberato starò una favola>>

𝑻𝒖𝒕𝒕𝒆 𝑳𝒆 𝑶𝒓𝒆 𝑫𝒆𝒍 𝑺o𝒍𝒆 (Scritta Con tessashak_stories)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora