Cap 16. Due Cuori Fusi Insieme

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Mi aggiro nervoso per il giardino del resort con mille pensieri che mi frullano in testa

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Mi aggiro nervoso per il giardino del resort con mille pensieri che mi frullano in testa.

Devo ancora farla pagare a quel moscerino in miniatura da cui ho subito un vergognoso affronto, ma non sa cosa la aspetta.
No, che non lo sà.

È meglio che cominci a tremare perché me la pagherà con gli interessi per la ceretta che ha osato farmi!

Alessandro Caputo non dimentica gli affronti!

Le farò avere presto un conto con gli interessi a quella nanetta bellissima e fastidiosa come poche.

Non ho mai conosciuto una persona più irritante, chiacchierona e dispettosa di lei in tutti i miei venticinque anni di vita.

Nonostante abbia promesso al mio amico Mattia che avrei lasciato perdere i miei piani di vendetta e che mi sarei comportato bene, quando è partito tre giorni fa , ho cancellato tutte le promesse.
D'allora sto premeditando la vendetta per eccellenza con la V maiuscola.

Mentre sono nei pressi delle piscina, sento il mio cellulare vibrare nella tasca destra dei miei pantaloncini.
Quando tiro fuori l'arnese mi ritrovo a trattenere il respiro. È proprio vero che quando le cose vanno male possono solo peggiorare di più.

Rileggo il contenuto di quel breve ma doloroso messaggio e scuoto la testa incredulo.

Sciolgo i miei capelli scuri dalla crocchia disordinata che avevo fatto prima di uscire e, dopo aver tolto le scarpe, a piedi nudi mi avvicino al bordo della piscina

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Sciolgo i miei capelli scuri dalla crocchia disordinata che avevo fatto prima di uscire e, dopo aver tolto le scarpe, a piedi nudi mi avvicino al bordo della piscina.
Rimango ad osservare l'acqua, su cui è riflessa una bellissima luna scintillante, sperando di trovare le risposte alle mie domande inespresse.

Intorno a me solo un silenzio assordante in netto contrasto con i demoni che ho in testa in questo momento.
Non c'è nessuno che possa vedere la sconfitta sul mio volto e i pugni che sto stringendo per la disperazione.
Nessuno che possa cogliere quanto male mi fa il petto in questo momento.
Nessuno che può in qualche strano modo capirmi o ascoltarmi.

Mattia ormai è tornato a Torino con la sua Giorgia e quella che doveva essere un modo per staccare la testa è diventato un carcere di solitudine. Non ho nulla da fare e nessuno con cui mi interessi veramente parlare, tranne una piccola ed irritante eccezione che purtroppo mi sta evitanto da ormai quattro giorni.

𝑻𝒖𝒕𝒕𝒆 𝑳𝒆 𝑶𝒓𝒆 𝑫𝒆𝒍 𝑺o𝒍𝒆 (Scritta Con tessashak_stories)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora