Capitolo 21. Tra Pasticci E Risate

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Fingo di dover lavorare ancora e saluto Ale con un bacio stampo che lui trasforma in una variante più focosa

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Fingo di dover lavorare ancora e saluto Ale con un bacio stampo che lui trasforma in una variante più focosa.

Non appena esce fuori dal mio campo visivo, chiamo Bianca e le riferisco della brillante idea appena avuta.

Ho mezza giornata per organizzare la festa a sorpresa per Alessandro, anche se lui mi ha pregata di non farlo, io farò l'esatto contrario.
Dopotutto sono Moscerino! Bianca risponde al secondo squillo e mi dice di incontrarci nella mia stanza. A gambe levate e con fiatone arrivo nella mia stanza.
Aspetto con ansia, sedendomi sul letto, pensando a tutto l'occorrente per la festa.

Mentre aspetto Bianca, ricevo una chiamata di Giorgia e sento le urla della mia pazza amica che mi rompono il timpano. Mi dice che sono appena arrivati al Resort e di raggiungerli davanti al ristorante visto che è ora di pranzo e hanno intenzione di sfamarsi.

A stento credo a quelle parole e saltello come una bimba per la gioia di rivedere la nostra Rossina, anche se partita da poco, lei é un pezzo importante della mia vita.

Bussano alla porta e vado ad aprire entusiasta..
É Bianca che mi guarda scioccata per il mio temperamento.

<<Ma che ti prende? Il caldo ha dato alla testa pure a te?>>
<<Indovina, indovinello?>> dico con sorriso

<<Che sei scema lo sapevo, ma non pensavo fino a questo punto>> ride di me, sedendosi sul letto<<Giorgia e Mattia sono qui>> dico saltellando e la prendo per mano, tirandola fino all'ascensore<<Ora hai pure le allucinazioni? Giorgia è a Torino

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<<Che sei scema lo sapevo, ma non pensavo fino a questo punto>> ride di me, sedendosi sul letto
<<Giorgia e Mattia sono qui>> dico saltellando e la prendo per mano, tirandola fino all'ascensore
<<Ora hai pure le allucinazioni? Giorgia è a Torino. Torino, hai capito?- cerca di farmi ragionare mentre io saltello nell'ascensore contenta- e smettila di saltare che blocchi questa scatola del demonio!>> dice spaventata mentre si appoggia alla parete.

Ha sempre avuto problemi con gli ascensori. A ogni rumore pensa di morire.

<<Aspetta, vedrai con i tuoi stessi occhi, sempre che tu veda... Ne dubito!>> dico sfottendola
<<Vai al diavolo, Em! Sai che senza occhiali o lenti non vedo un accidente, ma stai sicura che ti meno comunque!  Ma tu riesci a vedere le cose da la sotto? Se mi abbasso sulle ginocchia vedo anche io come una nana?>>
<<Oggi è il compleanno di Ale. Ho fatto un fioretto e quindi farò finta di non averti sentita - le tiro un pizzicotto - ora andiamo!>> cammino come una furia verso il ristorante con Bianca che urla pietà per le sue povere gambe
<<Emma se non mi molli ti rimpiocciolisco più di quanto tu non sia già! Sarai più bassa dei miei bambini se non ti calmi. Hai mangiato tutta la mia confezione di cioccolatini?>>
<<Stai sempre a lamentarti... Non sai fare altro, piuttosto concentrati e pensa dove posso trovare palloncini>> dico con affanno. In lontananza noto la Rossa e Mattia fermi davanti al ristorante e subito li richiamo.

𝑻𝒖𝒕𝒕𝒆 𝑳𝒆 𝑶𝒓𝒆 𝑫𝒆𝒍 𝑺o𝒍𝒆 (Scritta Con tessashak_stories)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora