(Completa)
Giorgia, Emma e Bianca sono tre migliori amiche. Partiranno per la Calabria, durante il periodo estivo, per lavorare in un Resort.
Non hanno mai pensato però, di incontare tre bellissimi ragazzi, Alessandro, Mattia e Thomas, che saranno...
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La flebile luce del mattino disturba il mio dolce sonno. Allungo una mano sul materasso, ma invece del caldo corpo tonico del mio appassionato amante, incontro la freddezza delle pieghe delle anonime lenzuola.
Volto il capo infastidita e tento di immergermi nuovamente nella silenziosa quiete ma la sua assenza mi impedisce di rilassarmi.
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Copro il mio corpo nudo e infreddolito con la trapunta scura e scendo dal massiccio letto con una strana sensazione in petto. Mi avvicino a piedi nudi alla porta del bagno e busso energicamente, chiamando il suo nome. Nell'attesa che mi apra con un asciugamano minuscolo a coprirlo, fisso il leggero succhiotto che mi ha fatto sul seno destro e un sorriso spontaneo mi si forma in volto. Passano i minuti ma di Ale nessuna traccia, non trovando messaggi o bigliettini, mi vesto velocemente con una brutta sensazione che mi comprime il petto e scendo nell'atrio per cercarlo.
Chiedo a Emanuele se lo ha visto scendere per la colazione, ma ricevo in cambio solo un segno di diniego, giro tutto il Resort con una voce irritante in testa che mi fa temere il peggio. La scaccio e mi viene in mente che potrebbe essere da Bianca all'asilo. Magari Giovanni è scappato un'altra volta e la mia amica ha chiesto il suo aiuto. Non è improbabile, vero? Di corsa, raggiungo l'asilo e vedo una Bianca sorridente giocare con le bambine al girotondo, mentre Thomas fa qualche tiro a pallone con Giovanni.
Lei appena mi vede si avvicina con sorriso malizioso e mi da una spintarella giocosa. <<Avete visto Palla di pelo?>> chiedo ansiosa e lei scuote la testa confusa. <<Pensavo fosse con te, ieri sera siete spariti per fare le vostre cose...>> dice maliziosa ma quando vede che mi manca il respiro, si ammutolisce all'improvviso. <<Io non lo trovo>> ammetto con la voce che mi graffia la gola e la sofferenza che artiglia il cuore. Calma Em, è la tua paura dell'abbandono che ti fa reagire così, vedrai che adesso sbuca dal nulla bello come sempre. Continuo a ripeterlo all"infinito ma questa sensazione non vuole sparire. <<Certo, Em, vai pure. Se lo vediamo, ti chiamo. Stai tranquilla, vedrai che sono nascosti da qualche parte a combinare guai. Sai come è Alessandro>> dice Bianca per tirarmi su di morale e mi avvolge in un veloce abbraccio, rifugiandosi poi tra le braccia del suo amore.
