(Completa)
Giorgia, Emma e Bianca sono tre migliori amiche. Partiranno per la Calabria, durante il periodo estivo, per lavorare in un Resort.
Non hanno mai pensato però, di incontare tre bellissimi ragazzi, Alessandro, Mattia e Thomas, che saranno...
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Guardo il moscerino davanti a me , mandandomi di traverso il pezzo di pane che sto mangiando.
Non basta doverla sopportare alle escursioni, devo pure mangiare con la sua faccia davanti?
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Questo di sicuro è un complotto dell'idiota di Mattia, basta vedere come se la ride.
Lo guardo male ma lui non smette, allora con la testa indico la rossa che non ha smesso un secondo di fissare.
Faccio un sorriso malizioso , mimo la parola "vendetta" e lui comincia a minacciarmi con gli occhi.
"Ho trovato il tuo punto debole amico... Ora sei spacciato." penso nella mia testa.
Ho notato che la sirena è da sola, con un'espressione triste e sta ignorando pure le sue amiche che tentano di strapparle un sorriso.
Spero che Mattia decida di agire, questa di una fidanzata felice ha ben poco.
Il mio amico non le permetterebbe mai di avere un'espressione tanto sofferente.
Basta guardare come i suoi occhi non si staccano un attimo da quelli di lei per capire, ma io di sicuro non sono la persona più adatta per parlare di romanticismo o relazioni.
Torno alla realtà quando vedo il moscerino tentare di prendermi in giro con la sua amica del bagno mentre mi indica con la mano.
Prendo una mollica di pane, ne faccio una bella pallina e gliela lancio dritto in faccia. Nessuno si è accorto di nulla e io sorrido vittorioso quando vedo la sua faccia incavolata nera.
Lei tenta di ignorarmi e si gira ancora verso la talpa. Penso che si sia capito che detesto essere ignorato.
Quindi faccio tante piccole palline di pane e comincio a lanciarle dritte su di lei. Il mio è un bombardamento in piena regola.
Lei si gira con occhi assatanati verso di me e mi impone di smetterla ma non ottenendo risultati, tenta di darmi un bel calcio negli stinchi ma colpisce invece il povero Mattia al mio fianco.
Gli fa un sorriso di scuse e intanto io comincio a crepare dalle risate.
<<Non sapevo che i moscerini avessero così poca mira>> la prendo in giro ancora ridendo <<Non sapevo che ci sarebbero stati arroganti a cena!>>
