Ricordo un giorno di dicembre ,il giorno di Natale,l'ultimo insieme a mamma.
Avevo trovato sotto l'albero tantissimi regali,avevo l'imbarazzo della scelta e mamma e papà erano tanto felici nel farmi avere tutto quel ben di Dio.
Il sogno di ogni bambina sarebbe stato passare un Natale come il mio, o avere la metà dei miei giocattoli.
Io no.
Mi tenevo stretto al petto il mio Fufi,il mio peluche di gattino. Me lo aveva regalato nonna Gracy e stava sempre con me, sin dalla nascita e poco mi importava se avevo la casa delle Barbie rosa fiammante,Barbie e Ken o Furby e il Nintendo, abbracciavo forte forte Fufi a me e stavo bene così. Mi bastava.
Ricordo mamma che mi guardò e sedendosi vicino a me sul divano mi disse:<<Non restiamo mica male se preferisci Fufi. Sii serena, anche se Fufi è con te da un po' di tempo non vuol dire che sia meno valido di questa roba nuova,non significa che tu debba accantonarlo,e ricorda sempre Julia: conta il valore che dai tu a una cosa,che sia un oggetto ,un peluche o una persona. Non vale mica il valore che gli viene attribuito da qualcos'altro o qualcuno .Conta ciò vale per te.>>
Lei ,unica,dolcissima e saggia aveva ben capito che per me Fufi aveva un valore inestimabile.
Mi venne in mente quel giorno,questa frase che mi rimase impressa così tanto , mentre uscendo dalla Fox mi avviavo con Nathan verso gli alloggi che voleva farmi vedere.
"Conta ciò che vale per te"
Conta il valore che tu dai a una persona.
Era esattamente quello il punto.
Difetti ,sbalzi di umore e non,io avevo comunque attribuito a Dustin un valore che evidentemente non gli apparteneva.
"Pensi ancora a Dustin?"-mi bloccò Nathan.
"Ehm..no ,no.. ero sovrappensiero per altre cose "risposi un po' imbarazzata .
Non conoscevo quel tipo eppure mi aveva convinta a pranzare e gli avevo anche confidato che mi ero baciata con Dustin!
Assurdo.
Non ero più la Julia che credevo che fossi,qualcosa o qualcuno mi stava facendo delirare e non dovevo permetterlo.
Visitammo gli alloggi, e le camere disponibili erano ben quattro, più spaziose delle altre della Fox e soleggiate abbastanza.
Chiamai papà per avvisarlo che eventualmente mi sarei trasferita direttamente lì e mi sarei arrangiata da sola, per non dargli il peso di venire ad aiutarmi ,sia per i suoi impegni, sia perché non volevo essere un peso per lui,non essendo abituato a starmi dietro ormai da anni.
Sistemai il contratto per l'alloggio e tornai alla Fox per prendere tutta la mia roba .
"Se hai bisogno di una mano sono disponibile, ti lascio il mio numero. Chiamami se vuoi aiuto o qualora avessi fame e cerchi un compagno di mensa "- disse Nathan ridendo e io feci cenno di sì col capo ,ridendo anch'io.
Tutto sommato era talmente simpatico e spontaneo che riuscì ad entrare nella mia vita in un battibaleno.
Era stata una giornata piena ,ma travolgente.
Avevo conosciuto un nuovo ipotetico amico,mi aveva trovato perfino un alloggio, e avevo visto Dustin ignorarmi e stare in compagnia di Sharon.
Mica male!
"Julia!ascolta,non era mia intenzione dire le tue cose personali, è stata Sharon, ma non preoccuparti non succederà più, giuro "-quella voce schiamazzante fu un fastidio atroce per le mie orecchie non appena aprii la porta .
"Ascolta tu,cara,non mi importa chi ha detto cosa,so come stanno le cose,non siamo all'asilo ,sveglia! Prendo la mia roba e vado lontana da te e dallo schifo che ti circonda .Stammi bene!".-gli risposi.
In quel silenzio assordante presi tutta la mia roba e andai via.
Presi un taxi e andai agli alloggi nuovi.
Sistemai camera in un'ora circa .
Stavo benissimo,mi sentivo libera .
Ero sola in camera ma quella solitudine non mi dispiaceva affatto.
Chiamai nonna dopo aver trovato quindici chiamate perse.
"Si nonna,ho mangiato, tutto ok,ho solo cambiato alloggio perché avevo bisogno di più spazio per me"-e dopo aver ripetuto questa frase circa dieci volte, sicura che stessi bene, si rassegnò.
Avvisai anche papà del repentino cambiamento e infatti non se l'aspettava che in men che non si dica, avevo trovato un nuovo posto.
"Resta sempre valido il mio invito a casa,occasionalmente, quando lo vorrai tu,un weekend magari."-mi disse .
Erano circa le 23:00 quando mi buttai sul letto sfinita col cellulare tra le mani.
Pensai e ripensai tante volte,ma alla fine decisi di non reprimere il mio istinto e feci la cosa che mi sentivo di fare.
<<Dustin,volevo solo specificarti che non sono il tuo giocattolino,non sono Sharon o una delle tante che sposti come una pedina e come meglio credi,quindi stai alla larga da me e io farò lo stesso . Addio!>>
Chiusi gli occhi e inviai il nessaggio ,poi mi feci cadere sul letto tirando un sospiro di sollievo.
Pensai che magari non tutti i mali venissero per nuocere ,che forse da quell'esperienza avrei potuto trarre insegnamento e che avrei indubbiamente trovato un giorno qualcuno giusto per me ,e di certo non un tipo arrogante e lunatico come lui.
Mi svegliai sudatissima. Guardai il telefono ed erano le 02:00 di notte e mi ero addormentata senza rendermene conto .
Messaggio da Dustin .
Mi si geló il sangue.
<<Ascolta Julia, mi dispiace per l'altra sera,non volevo illuderti, è solo che non sono adatto a te,non credo nell'amore e tu si.
L'amore porta sofferenza ,in fondo lo pensi anche tu. Addio.>>
Non credevo a una sola parola ,anche se per poco avevo visto un lato di lui che forse in pochi o nessuno avevano visto.
Pensai che il suo atteggiamento era soltanto una corazza,quel muro alzato per proteggersi ,per dimostrarsi forte e duro.
E io?? Ero nella sua stessa situazione, avevamo entrambi un esperienza in comune infondo e forse neanche io avrei avuto la forza o il coraggio di iniziare una storia, non avendone mai avuta una poi. Eppure essendo così attratta sarei stata disposta a mettermi in gioco . Che sciocca!
Ma lui era uno stronzo e io ero una povera illusa.
E immersa nei miei pensieri caddi nuovamente tra le braccia di Morfeo.

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PRENDITI CURA DI ME
RomanceJulia vive a Portland con la nonna materna Gracy dall'età di sei anni, da quando a causa di un incidente stradale la mamma perse la vita a Seattle,dove vivevano ,e dove il padre Julian, direttore di banca ,immerso da sempre nel suo lavoro ,aveva de...