Dopo aver indossato un vestito in jeans e il costume rosso porpora di sotto, ero già sufficientemente annoiata e anche quasi pentita di aver accettato l'invito (forse inconsciamente associavo la parola "festa" all'ultima festa alla confraternita e le parole di Sharon e Emily,quelle idiote.)
Non sapevo nemmeno l'indirizzo,e pensai che Nathan si fosse scordato di mandarmelo.
All'uscita da camera mia una tipa dai biondi capelli ricci mi venne incontro sorridente .
"Sei Julia?"- urlò con una voce che sprigionava tanta gioia
"Si,sono io ."-affermai .
"Piacere di conoscerti sono Polly,la sorella di Nathan,mi ha detto di passare a prenderti per portarti alla sua festa a casa nostra.
Verrai con me e le mie amiche ok?"- e mi fece strada mentre si avviava all'uscita per raggiungere altre due ragazze, le sue amiche.
Sembravano tipe cordiali,umili e socievoli ,non come Emily.
Salimmo a bordo della serie 1 di Polly,e in poco tempo eravamo all'ingresso di un enorme villa.
Polly mi salutò e con le sue amiche entrò all'interno dell'abitazione.
Io restai fuori, incantata dal paesaggio.
Nonostante fosse una festa privata, era stracolmo di persone.
Sotto il cielo stellato, al chiaro di luna,accompagnati da una buona musica e la luce quasi soffusa delle candele colorate sui tavolini in ferro battuto,dei piccoli gazebi allestiti per tutto l'immenso prato , tutti si divertivano e si respirava un'atmosfera rilassante e confortevole.
"Non ti ho mandato l'indirizzo, ti ho mandato direttamente Polly e vedo che ti ha condotta a destinazione sana e salva "-esclamó Nathan .
"Ciao Nathan!si,grazie ,non dovevi disturbarti"-e lo abbracciai amichevolmente.
Nathan era proprio un bel ragazzo. Aveva l'aria di un uomo ,più che un ragazzino ,di fatti tante delle ragazze a bordo piscina lo guardavano e mi guardavano con aria di invidia perché era lì a parlare con me.
"Nessun disturbo, volevo solo essere gentile. Andiamo, ti faccio vedere casa !"-e si fece strada ed io lo seguii.
Dopo un tour dell'enorme villa dai tre bagni ,le camere con jacuzzi ,la sala giochi ecc .. ,usciti in giardino,ci sedemmo sulle amache e accesi una sigaretta e Nathan fece come me.
"Quando i tuoi sono fuori tu organizzi sempre party ?"-scherzai scherzi ironicamente.
"Quando mamma è dal suo fidanzato meglio dire"-rispose .
"Ah,bene. Anche mio padre si è fidanzato e l'ho scoperto per caso ,fa strano vero?"-chiesi.
"Fa strano all'inizio si,magari quando siamo abituati a vedere i nostri genitori insieme e poi all'improvviso separarsi.
Mio padre si è fidanzato con la sua segretaria ,mamma era sola da anni ed ora,anche se fa un po' strano appunto,ha conosciuto un'uomo e sembra felice,m'abitueró. Anche i tuoi sono separati quindi?"-chiese .
Sapevo che prima o poi si sarebbe toccato quel tasto dolente.
"Mamma è morta,quando ero piccola"-risposi e lui restò immobile, guardandomi tanto dispiaciuto .
"Non dispiacerti Nathan,sono cose della vita, doveva andare cosi, ormai me ne sono fatta una ragione. Non guardarmi così,è tutto ok."-aggiunsi.
"No..mi dispiace davvero... ok come vuoi tu facciamo finta di non aver proprio toccato quest'argomento, non voglio rattristarti assolutamente. Andiamo a fare il bagno? La piscina ci aspetta!!urlò prendendomi per bagno e quasi trascinandomi.
Quel ragazzo aveva un potere : riusciva a sapermi prendere e a convincermi in 0,01 secondi.
Tolto il vestito mi tuffai dopo di lui,ed era immensa e piena di gente quella piscina,ma in mezzo a tutta quella confusione, come in un incubo notai Emily.
Non potevo credere ai miei occhi e diedi per un attimo la colpa al gin che avevo bevuto poco prima e in quel momento mentre Nathan mi schizzava acqua in faccia richiamando la mia attenzione ,accadde l'inaspettato.
Dustin era lì e forse non doveva essere cosi inaspettato, dovevo aspettarmelo .
Decisi di non dire nulla a Nathan, si erano indubbiamente imbucati, ma volevo vedere fin dove arrivavano ,cosa avrebbero fatto.
Volevo vedere se giocavano a fare la coppia felice o se si comportavano da perfetti estranei dopo il letto.
E fu massacrante ammettere tra me e me che ero ossessionata da quel ragazzo.
Nonostante i difetti,nonostante tutto.
Gli occhi di Dustin mi puntarono :
"Nathan,vado a bere qualcosa ,aspettami, arrivo subito. " gli dissi,e andai davvero a bere ne avevo bisogno.
Dopo il primo cicchetto ,vedevo già gli alberi girare, ma una cosa la vedevo bene : Dustin che beveva come una spugna.
Andai da Nathan per dirgli che sarei andata via perché non volevo fare tardi ,ma in realtà non volevo godermi scene sgradevoli .
"Mi spiace, se vuoi proprio andare non insisto ,ma almeno ti accompagno. "
Usciti dalla piscina ,lui andò a prendere le chiavi dell'auto e mentre ero intenta a tamponare bene i capelli, un tipo ubriaco, troppo ubriaco direi,si lanciò addosso a me prendendomi il viso tra le mani,stringendomi con forza e baciandomi quasi del tutto.
Feci forza per evitare il contatto con le sue labbra e ricordo ancora quell'orribile sensazione e quel respiro pesante di alcool.
Un destro lo scaraventò per terra,facendogli sanguinare il naso.
Nathan.
"Ma sei pazzo??"-dissi.
"Pazzo??Volevi farti baciare da questo stronzo? "-urló arrabbiato.
"No Dustin che cavolo dici?? Ho detto pazzo perché gli hai fatto del sangue al naso. "-spiegai.
Il ragazzo si alzò aiutato da due amici e scapparono via.
Mi afferrò per polso e iniziò a camminare portandomi con lui.
"Dustin,dove mi porti?Nathan mi sta aspettando,deve accompagnarmi al dormitorio. "-speigai.
"Beh,Nathan può rinfrescarsi le idee nella sua piscina, ti vieni con me invece. "
Disse mentre saliva a bordo della sua moto.
"Salta sù dai Julia".-mi implorò.
Non capivo il senso di tutta quella storia .
Non aveva il diritto di prelevarmi da una festa e portarmi dove gli pareva,non dovevo avere a che fare eppure sempre intorno me lo ritrovavo.
"Non salgo . Cosa vuoi da me ? Non sono per te ,ora giochi addirittura con Emily, mi fai pena . Ora vuoi fare anche l'eroe che mi salva dalle grinfie dell'uomo cattivo e ubriaco ??
Cosa ti importa? Anche fosse? Vuole baciarmi qualcuno????-urlai in preda a una crisi dovuta all'alcool- chi vuole baciarmi?????- urlai come una pazza senza nessun imbarazzo.
Neanche il tempo di finire la frase Dustin saltò giù dalla moto e mi prese in braccio ,facendomi scivolare lentamente su di lui e mi persi nel sapore delle sue labbra carnose e desiderose delle mie, e le mie lo erano delle sue.
Non esisteva più ragione per oppormi a quel sentimento.
Almeno non in quel momento.
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PRENDITI CURA DI ME
RomanceJulia vive a Portland con la nonna materna Gracy dall'età di sei anni, da quando a causa di un incidente stradale la mamma perse la vita a Seattle,dove vivevano ,e dove il padre Julian, direttore di banca ,immerso da sempre nel suo lavoro ,aveva de...