Il mattino dopo non mi svegliò il sole della finestra della mia stanza ,né la voce insopportabile di Emily .
Mi svegliò il cellulare.
Era nonna Gracy e non feci in tempo a rispondere .
Avevo anche un messaggio di papà .
Ma di certo non fu questa la cosa grave .
Di grave c'era il fatto che non ero in camera mia,non ero con Emily ,ma ero stesa su di un prato,sotto un'albero e non ero sola.
Con me c'era Dustin ed ero stesa su di lui.
Ricordavo di essermi fermata vicino ad un albero ,ma non ricordavo certamente il seguito e avevo mal di testa.
Feci per alzarmi e Dustin si svegliò.
"Il buongiorno si vede dal mattino eh?"-e mi sorrise.
"Te lo sto dicendo troppo spesso, non è che alla fine diventerà un'abitudine?"-e sorrise un po' confuso passandosi la mano tra i capelli forse un po' in imbarazzo anche lui.
"Dustin che ci fai tu qui???"- sussurrai.
"Credo di essermi addormentato, avevo bevuto molto anche io. La colpa è tua,che ti metti a dormire sotto gli alberi e io per riaccompagnarti a casa sana e salva mi son fermato ."- rispose alzandosi e cercando di sistemare al meglio i capelli che si erano slegati .
Erano bellissimi e lucenti,molto chiaramente curatissimi .
Aveva qualcosa di speciale nei suoi occhi, forse dietro al cattivo ragazzo e l'aria da duro si nascondeva una persona buona ,ma chissà per quale motivo si ostinava a opprime la parte buona (o almeno era questo che pensai guardandolo .)
"Mi dispiace non volevo..."-riuscii a borbottare.
" Tranquilla,non bere più però. Lo sapevo che non eri la tipa di confraternite e feste te lo avevo detto!"-e iniziò a ridere come suo solito.
"Io credo che tu ti sia fatto perdonare allora per il caffè, ora siamo apposto. Grazie Dustin"-gli dissi.
Il suono del suo cellulare cambiò improvvisamente l'espressione tranquilla che aveva fino a pochi attimi prima .
"Devo andare ciao!"- mi liquidò ancora una volta. E mi avviai verso il college stranita.
Non ricordavo il momento in cui mi ero addormentata ,ricordavo che Dustin si trovò lì ,ma niente altro ,da quel momento in poi buio totale.
Dopo un interminabile chiamata con nonna e centomila raccomandazioni, chiamai anche papà rassicurando anche lui che il college era un ottimo posto e mi stavo trovando bene .
Arrivai in stanza con la speranza di trovare Emily addormentata per risparmiarmi l'interrogatorio e buttarmi in doccia,ma quando aprii la porta trovai un tipo in mutande che usciva dal nostro bagno e lei non c'era.
"Per piacere puoi uscire dalla mia camera ? Chi sei?Dove è Emily?"-chiesi nervosa.
"Ehi stai calma tranquilla ! Eccomi qui ero andata a prendere due caffè, ma a te non lo do se già stai cosi agitata eh?!- disse ridendo e chiudendo la porta dalla camera.
Aspettai che il tipo in mutande andasse via e poi preparai i vestiti puliti per l'attesa doccia .
"Ehi dove hai passato la notte tu,anzi con chi?ahahah "- schiamazzò Emily.
"Ho dormito su un prato Emily non mi sono divertita come te mi sa!"-risposi sbuffando.
"Cioè? Ti sei messa a dormire su un prato? Non ci posso credere, mi stai mentendo tu sei pazza!"- disse sedendosi sul letto e guardandomi a bocca aperta.
"Si. Ero a pezzi ,non reggo l alcool credimi .
Infatti credo che non berrò più cosi tanto, poteva andarmi male,poteva succedermi di tutto chi lo sa. "-le spiegai omettendo che con me avesse dormito Dustin.
Non so perché lo feci ma di Emily non potevo fidarmi ,non la conoscevo ancora bene e magari poteva fraintendere la frase "ho dormito con Dustin sul prato". No!.
"Stefan è bellissimo comunque, fantastico gentile ,muscoloso ,ma Dustin.. Dustin è la fine del mondo. Si mormora che si frequenti con una tipa di nome Sharon,ma pare che non sia tipo da storia seria.Spero che torneremo ancora a una delle loro feste ,so che le fanno spesso. Dimmi di siiii!
Vorrei approfondire la conoscenza e fargli dimenticare questa Sharon ."- e iniziò a ridere .
"Emily sei stata con un ragazzo poco fa ,già ti interessi a Dustin ?"-chiesi io prontamente .
Incredibile. Mi sentivo l'unica idiota o forse l'unica normale o diversa forse in un certo senso.
Ragazze che cambiano gli uomini come cambiano gli slip,mentre io dall'alto dei miei diciotto anni ancora non avevo mai avuto un rapporto fisico .
Ciò mi imbarazzava un po', ma allo stesso tempo non mi pesava al punto tale da scegliere di saltare da un ragazzo a un altro .
Non mi ero mai innamorata, tranne un infatuazione a 16 anni ,in palestra un ragazzo di 18 anni all'epoca e facevo in modo di far combaciare sempre gli allenamenti coi suoi per vederlo.
E poi non mi è mai piaciuto programmare nulla,ogni cosa credo che accada così, al momento opportuno .
Amare qualcuno è una cosa che non ho mai avuto intenzione di fare.
Innamorarsi significa mettersi a nudo, dare e soffrire, l'amore porta sempre dolore e perdita e io ero già sufficientemente piena di dolore tanto da non poterne più.
"Ma dai con quello li è stata solo una nottata così, a te non capita mai un avventura?? Non avere pregiudizio ,mi sembra ridicolo ."- e il suo tono cambiò, divenendo più serio.
"Io non ho mai... "- risposi rapidamente senza rendermene conto le avevo praticamente detto una cosa mia,privata,personale.
"Non ci credo,mi stai prendendo in giro!"-urló .
Dentro di me subito mi pentii di averlo detto,ma ormai lo avevo fatto ed era troppo tardi per tornare indietro.
"Si,ma non urlare !Non voglio sbandierarlo ai quattro venti !"-replicai.
"Mi sembrava solo strano tutto qua! Sono Muta come un pesce tranquilla "- disse a mani congiunte.
"Non ho mai avuto occasione. Sono uscita con dei ragazzi che ho sempre liquidato perché non avevo interesse nei loro confronti. Non c'era feeling.
Del resto non ho mai cercato nemmeno io una storia necessariamente. " gli dissi mentre mi spogliavo per entrare in doccia.
"Si ma prima o poi Ju devi lasciarti andare ,devi provare questa nuova esperienza non credi??? Comunque ricapitolando.. ho bisogno del numero di Dustin. Puoi procurarmelo?"-e tornò di nuovo sull'argomento Dustin .
Che sfacciata . Non volevo avere pregiudizi ,ma con Emily mi risultava sempre più difficile.
La ignorai e non so perché provai un senso di fastidio ,e andai a lezione sola di fretta e furia.

STAI LEGGENDO
PRENDITI CURA DI ME
RomansaJulia vive a Portland con la nonna materna Gracy dall'età di sei anni, da quando a causa di un incidente stradale la mamma perse la vita a Seattle,dove vivevano ,e dove il padre Julian, direttore di banca ,immerso da sempre nel suo lavoro ,aveva de...