Capitolo CINQUE

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G= C'è tloppo silenzio...

Dico ancora con la voce da bambina piccola e pizzicandomi gli occhi che mi iniziano a bruciare.

D= Si beh stavi piangendo...
G= Eh? Oooh si giusto. Beh io so piangere a comando
T= Wow ma è difficile
A= Infatti ci ha messo 1anno
F= Per ora solo io e Ale capiamo quando fa finta e quando piange davvero, ma diventa sempre più brava ed è quasi impossibile
G= E questo è un altro motivo per cui sono incompresa da tutti...

Mi alzo da terra con una lacrima che mi riga il viso, per il troppo impegno nel far diventare gli occhi lucidi, e vado in cucina per prendere da bere. Li sento parlare ma non capisco di cosa, tranne una frase.

L= A bro, le piaci, ti piace... Boom è tua!

E delle risate. Io sono comunque convinta che non sia io la G, cioè c'è anche Giulia Paglianiti che inizia con la G e hanno avuto una relazione...

-si ma mesi fa-
Ma cosa c'entra? Se lui la ama ancora?
-se la ama ancora starebbe così tanto tempo con te?-
Tanto tempo è un parolone, sono due giorni
-bene allora io ti dico che tra una settimana starete ancora più uniti-
Ti ho detto di non illudermii
-non ti sto illudendo!! Ti sto dicendo la verità! E credimi una volta tanto-
Ok ok ti credo... Non tanto ma cerco...

Torno di là e si zittiscono subito.

T= Ha-
G= Non ho sentito nulla

Lo interrompo alzando le mani e sedendomi sul divano sotto lo sguardo attento di tutti

G= Devo tornare di là? Perché mi guardate?
A= No nulla... Ehm vieni con me fuori?
G= Okey...

Esco di casa incerta seguita a ruota da Alessia. Ho ancora la testa bassa perché gli occhi non smettono di bruciare. Incominciano ad uscire lacrime su lacrime senza una ragione precisa. Ma tanto sta che Ale se n'è accorta.

A= Perché piangi amo?
G= Per il troppo impegno a far diventare gli occhi lucidi
A= Non è vero. Stai bene Gio? Sai che io ci sono vero? Se è per il fatto che abbiamo riso di te ti prego scusami...
G= Non è per quello Alessia. Sto bene, credimi ti prego
A= Va bene...

Non era molto convinta, ma è lei che non mi crede.

Fuori non c'era nessuno.
-grazie alla cassa, sono le 3 di notte! Chi vuoi che ci sia?-
Oh beh effettivamente

Restammo fuori un bel po' di tempo e mi preoccupavo sempre di più. Quando Ale si addormentò erano le 4 così decido di entrare senza farmi sentire da nessuno.
Quando fui fuori dalla porta sento delle voci.

F= Le farai del male così...
D= L'hanno ricattato...
Gi= Se non lo fa la ucciderà...
T= Io non voglio che muoia ecco perché l'ho fatto... Io la amo non lo farei mai...

Stavano piangendo e questa cosa mi preoccupa tantissimo. Decido comunque di non entrare e di tornare da Alessia che è rimasta lì dove l'ho lasciata a dormire.
Appena mi siedo vicino a lei si sveglia.

A= Te ne sei andata?
G= No mi stavo sistemato...
A= Adesso non mentire, si vede che stai male

Ed era vero, stavo male perché qualcuno mi vuole uccidere

-scusa che ne sai che era a te?-
Allora partiamo dal presupposto che non mi vogliono far entrare per sentire, poi vabbè Fede sta piangendo ed è raro che quella ragazza piange, Ale è preoccupata... Continuo?
-no, no ho capito. Hai ragione qualcuno ti vuole morta, ma chi vorrebbe morta una ragazza così debole?-
Lo sai bene... Grazie per il complimento comunque eh!
-aho è la verità! Effettivamente credo di aver capito... E a sto punto io ti darei già per morta, cioè se ti senti svenire quando ti ricordano lui figuriamoci adesso dopo 2anni rivederlo addirittura-
Già...

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