Capitolo VENTIDUE

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Sento il mio telefono squillare così lo prendo e leggo un numero sconosciuto, ma decido cmq di rispondere.

~inizio chiamata~
G= Pronto?
X= Ti sto aspettando...
Quella voce... Quella dannata voce...
G= Come fai ad avere il mio numero, Gabriele?
Ga= Che fine hai fatto?
G= Rispondi alla mia domanda!
Ga= Ho le mie fonti... Adesso rispondimi!
G= Che ore sono?
Ga=Le dieci e mezza piccola... Vuoi che vengo io a casa tua?
G= N-
~fine chiamata~

Non mi fa finire di rispondere che mi attacca in faccia. Per quale cacchio di motivo ho accettato porco Potter?!

-aho le paroleee-
Zittaaa! Non sei di aiutooo

Porto il mio computer in camera e le patatine restanti in cucina. Passo dal corridoio per andare in salotto e rimango a fissare la mia immagine riflessa nello specchio... Ho i capelli spettinati, la felpa aggrinzita e la faccia... Dio che occhiaie lunghe ahah.
Mi riporta alla realtà il suono del campanello così mi faccio coraggio e vado ad aprire sperando con tutta me stessa che non sia Gabriele. Ma naturalmente il mondo non è dalla mia parte, come sempre dal tronde!
Ga= Uuh non ti sei preparata... Da una parte hai fatto bene tanto tra un po' non li avrai più i vestiti...
Mi guarda con uno sguardo di malizia, che io ricambio con uno disgustato. In questo momento vorrei sprofondare e urlare fino a svenire, dal tronde come facevo ogni volta che tornavo a casa e stavo da sola 4 anni fa...
Ricordarmi questa cosa e pensare che la dovrò rivivere tra qualche minuti mi fa paura, ma faccio cmq entrare Gabriele... Peccato che non era da solo...
G= T-tu...?
Ga= Oh si giusto, ho portato un mio caro amico, spero non ti dispiaccia
Si= Ti dispiace rivedermi, per caso?
G= N-no... E-entrate...
Li faccio entrare tutti e due e incominciano a girare per il salotto.
Ga= Capo...
Cosa? No, no, no... Non puoi chiamarlo così... Se l'ha chiamato così vuol dire che ci sono anche altre persone con lui! Perfetto quindi sarò perseguitata a vita! Ma wow che bella notizia!!
Si= Gabriele puoi andare. Adesso vorrei parlare per un po' con la mia ragazza...
Gabriele fa come gli dice Simone lasciandoci a casa da soli e chiudendo la porta a chiave, con quali chiavi io non lo so. Simone si avvicina sempre di più a me in modo pericoloso e io indietreggio fino a sbattere la schiena al muro.
Si= Finalmente ci rivediamo eh
Mi prende il mento con due dita sollevandomi la testa per obbligarmi a guardarlo.
Si= Vedo che mi hai ascoltato e non ti sei uccisa, meglio per te, così almeno posso divertirmi io...
Mi prende in braccio portandomi fino in camera da letto dove incomincia poi ad obbligarmi... Non vi racconto pk non ne sarei capace. L'unica cosa che dico è che sto piangendo e che lui mi sta picchiando mentre io gli do piacere controvoglia. Adesso le sue botte sono ancora più forti e mi portano ad urlare talmente tanto da farmi sentire fino a fuori casa. Proprio in quel momento erano uscite Ale e Fede dalla casa Q4 per tornare qua, le vedo dalla finestra che è rimasta aperta. Così come le vedo fuori le vedo poi scomparire di nuovo... Non potete ignorarmi! Non adesso!
Si= Che peccato, le tue amichette non vogliono aiutarti, forse pk ti vogliono tutti morta ahah
Io continuo ad urlare ancora più forte ma lui mi lega la bocca con la sua maglietta stringendomela fortissimo e procurandomi un male gigante.
Dopo una ventina di minuti sento delle urla e una porta che si rompe e viene buttata giù. Simone si toglie da addosso a me e si veste velocemente per poi uscire dalla finestra, mentre io, ancora svestita e piangente da ciò che è appena successo, rimango sdraiata sul letto senza forze. Sento dei passi avvicinarsi sempre di più alla mia camera e poi vedo entrare nella mia stanza dei poliziotti seguiti poi dalle mie migliori amiche, Ace e Shotam che vedendomi in questo stato mi si lanciano addosso e mi vestito per portarmi giù dove ci sono i Q5, Zoe e Cecia. Appena anche loro mi vedono mi vengono in contro per abbracciarmi ma io butto fuori un urletto di dolore che fa allontanare tutti.
Poliziotto= La vittima dov'è?
Dice un poliziotto entrando in cucina dove stiamo noi.
G= Sono io...
Poliziotto= Devi andare in ospedale e domani mattina verrò per chiederti alcune cose, ok?
Io annuisco e il poliziotto mi abbraccia delicatamente prima di uscire e tornare dai suoi colleghi.
D= Vieni, andiamo in ospedale
Così Tanche mi prende in braccio per portarmi in macchina e mettermi seduta sopra di lui, dato che non avevo le forze per muovermi.
T= Non dovevo lasciarti sola...
Mi dice sottovoce.
G= Non è colpa tua, ma mia, vi dovevo dire tutto
Io però non lo sussurro, voglio finire di soffrire oggi e poi arrendermi e piangere come faccio sempre, tanto non so fare altro.
S= Cosa intendi?
G= Che lo sapevo. Stamattina mi aveva detto che alle dieci di stasera dovevo andare alla villa dello skate park, ma non sono andata. Ecco pk è venuto a casa...
L,T= Pk non l'hai detto?!
G= Non lo so...
Mi stringo ancora di più a Tanche incominciando a piangere e lui mi stringe a sé. Arriviamo in ospedale dove mi controllano e mi mettono in una stanza dove mi raggiungono poi i miei amici.
F= Ora devi riposare Gio... È tutto finito
Lo sa bene anche lei che non è finito un bel niente, soprattutto adesso che ho scoperto che Simone non è solo.
A= Resteremo io e un'altra persona che deciderai tu a farti compagnia
Non mi è mai piaciuto scegliere qualcuno tra delle persone, pk tipo scegli uno e poi gli altri si sentono esclusi. Boh ho troppe paranoie ahah.

-Tanche-
Cosa c'entra?
-scegli lui-
Ma pk?
-Ace è tuo cugino e se lo lasci con Ale qua succede il Bing Beng e stessa cosa se scegli Lele dato che stanno insieme. Se scegli Shotam inizierà a parlare a caso, Zoe o Cecia si ti possono fare compagnia ma non lo so pk non le voglio (love u ragazze), Diego o Gian faranno da papà tutta la sera...-
Ma pk no Zoe e Cecia?
-vuoi sapere la verità?-
Si grazieee
-ti voglio lasciare sola con Tanche-
Come immaginavo...

Torno alla realtà e fisso il mio sguardo su Tanche che mi sta a sua volta guardando, gli allungo la mano e lui la afferra.
A= Apposto quindi mi tocca fare anche da terza in comoda
Scoppiamo tutti a ridere e devo ammettere che avevo bisogno di vedere dei sorrisi sinceri, anche solo provocati da un'inutile battuta di Ale. Salutiamo i ragazzi e rimaniamo soli. Ale si mette a dormire sul piccolo divanetto che sta vicino al mio lettino, invece Tanche sulla poltroncina che sta poco distante da me. Resto ferma a fissarlo mentre i pensieri si fanno largo nella mia mente, soprattutto uno:
Pk mi fa sentire così... Protetta e amata?

¦¦Meme_dede¦¦
Zalveee! Spero vi stia piacendo la storia e se è così allora scrivetelo nei commenti. Scrivete anche se volete il continuo o se devo stopparla qui.
Cmq se non avete capito io posterò sempre la notte tardi😂
Sciauuu

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