Capitolo VENT'OTTO

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Pov's Meme

Dopo varie risate e chiacchiere finiamo finalmente di mangiare. Giro la testa puntando il mio sguardo verso Tanche per fargli capire che dobbiamo andare in camera per parlare, lui sembra capire ma muove la testa in segno di negazione sorridendo e facendomi capire che non era una cosa importante. Eppure sembra così, c'ha messo più di 20 minuti per parlare... Bah

~una settimana dopo~
È passata una settimana e io sto sempre peggio. Ho due attacchi di panico al giorno, uno di Ira ogni notte e la Depressione è peggiorata parecchio, insomma... Non c'è più pace in questa casa. Purtroppo Alessia e Fede mi hanno tolto tutti i coltellini che usavo per tagliarmi, quindi mi ritrovo a punirmi con un pezzo di carta.
Tutti pensano che io stia così per colpa di Simone, si certo anche per quello, ma anche per colpa di qualcun'altro...
Dalla sera in cui mi doveva parlare, Tanche si è allontanato sempre di più da me. Mi ignora, non stiamo più insieme come prima e sono venuta a sapere solo grazie a Gianmarco che si è fidanzato, se non fosse per lui io ancora sarei all'oscuro di questo.
Io essendo ancora innamorata di Tanche ci sono rimasta male e mi sono chiusa in camera per due giorni di seguito senza uscire nemmeno per mangiare o andare in bagno.
Ieri sera mi sono chiusa a chiave in stanza per stare un po' sola con i miei pensieri, ma ho avuto l'attacco d'ira più forte di quest'anno e ho finito le pillole così oggi sono obbligata ad uscire per andare a comprarle. Mi alzo dal letto staccando il mio contatto visivo col muro (nuovo migliore amico dal resto) e prendo il telefono per vedere che ore sono= 9:30, perfetto è anche fin troppo presto. Esco dalla stanza e mi dirigo in cucina dove trovo come sempre mio cugino, il mio migliore amico e le mie due bestie, tutti con la stanchezza negli occhi di chi non dorme da giorni.
G= Scusatemi anche oggi per non avervi fatto dormire...
Dico entrando in cucina e dando un bacio sulla guancia a tutti che loro ricambiano con un abbraccio.
G= Devo prendere le altre pillole quindi esco
F= Vengo io con te
G= No, vado da sola
S= Abbiamo promesso al dottore di non lasciarti sola
G= Non mi succederà niente tranquilli...
Mangio due biscotti di numero e vado in bagno per lavarmi e vestirmi:

Ho bisogno di un qualcosa per nascondere i piccoli ma profondi tagli che mi procuro ogni sera con il foglio di carta, quindi credo che questa felpa va più che bene

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Ho bisogno di un qualcosa per nascondere i piccoli ma profondi tagli che mi procuro ogni sera con il foglio di carta, quindi credo che questa felpa va più che bene. Prendo i soldi e il telefono ed esco di casa dirigendomi verso la farmacia. In giro c'è molta gente per essere un martedì mattina, cerco di non fissare la gente come di mio solito, ma purtroppo due persone attirano la mia attenzione più di tutti. Mi avvicino a loro, anche pk stanno davanti alla farmacia, e mi accorgo che sono Martina Pompeiano (Peia) e Tancredi. Vorrei tornare indietro e andare da un'altra strada ma una parte di me dice di andare avanti e non pensarli, e così faccio. Continuo per la mia strada a testa basta ma sbatto involontariamente la mia spalla con quella di Tanche.
G= Scusa
Dico fredda prima di andarmene ed entrare nel negozio, prendo tutto ed esco sempre a testa bassa. Noto che ci sono ancora quei due piccioncini allo stesso posto di dove li ho lasciati prima.

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