Arriviamo finalmente in ospedale e le ragazze mi lasciano all'entrata, dicono che devono tornare di corsa a casa per vedere come si sta svolgendo la situazione. Non c'ho creduto molto mavabbè, lasciamo stare.
Entro nell'edificio e mi dirigo verso lo studio del mio dottore, busso e poi, sentendo la risposta, entro.
Solo che non trovo il mio dottore ma bensì una ragazza, avrà si e no 32 anni.
(R=ragazza)
R: Prego, accomodati
Mi sorride invitandomi a sedere in una delle due sedie poste davanti alla grande scrivania.
R= Mi chiamo Gaia e sono una Psicologa. Il tuo dottore mi ha già spiegato cosa ti è successo
Uno psicologo... UNO PSICOLOGO!Stiamo scherzando spero...
-ehm no. È uno psicologo-
Uccidetemi tipo ORAR: Come mai quella faccia?
Mi chiede ridacchiando notando il modo in cui la guardavo.
Non sono mai andata d'accordo con gli Psicologi, ti fanno un sacco di domande e pensano di sapere tutto di te mentre molto probabilmente non sanno neanche il 2%.
Mi riprendo e le sorrido cercando di tranquillizzarla.
G: No, niente ahah. Cosa dovremmo fare oggi?
La ragazza mi sorride per poi passarmi una fotografia. La riconosco subito, è una delle foto che osservo la notte per ricordarmi dei miei amici.
Capisco che è qui per aiutarmi a ricordare quindi metto tutta me stessa per ogni singola foto che la Psicologa mi mostra.Sono passate due ore e io mi trovo ancora qui assieme a questa persona che non fa altro che assillarmi, tra un po' mi scoppierà la testa.
G: Non possiamo fermarci un attimo?
Dico ormai sfinita dal troppo lavoro.
R: N-
Non riesce a finire di parlare che la chiamano al telefono. Gira il telefono posizionato vicino a lei e risponde. Stacca dopo nemmeno mezzo minuto e mi guarda dispiaciuta.
R: Si, stacchiamo basta, anche pk non c'è più nessuna possibilità...
G: No aspe... quindi non mi ricorderò più di nessuno? Nessun ricordo né niente? Non posso aver passato tutte le notti in bianco per 6 fottuti mesi cercando di ricordarmi per poi non avere nessuna possibilità!
Mi alzo arrabbiata dalla sedia dirigendomi verso la porta dello studio per poi spalanciarla. Una luce bianca mi acceca e poi cado a terra.Mi sei mancato buio.
*Un anno dopo*
Non so precisamente da quanto tempo mi trovo qui, però sono in una stanza immensa fatta solo di bianco, non si riconosce il soffitto, né il pavimento, né le pareti.
Non so neanche più come ho fatto a finire qui.
So solo che da quando mi trovo qui cammino sempre verso avanti, o almeno cerco visto che è tutto bianco e mi imbroglia solamente.
In tutto questo bianco c'è silenzio tranne per le mie urla che cercano disperatamente aiuto come se qualcuno mi sentisse, se... magari...
Finalmente dopo troppo tempo trovo un puntino nero tra tutto quel bianco. Inizio a correre e man mano che mi avvicino il puntino si fa sempre più grande fino ad assumere la forma di una porta. La apro e vengo abbaiata da una luce.Bianco.
Ma colori più accesi non esistono? No, il bianco!Spalanco gli occhi e inizio a tossire come se mi mancasse l'aria. Mi guardo attorno e sono in ospedale... di nuovo...
Guardando meglio questa volta sono sola e la stanza è diversa. Mi spiego: le finestre sono barricate e non c'è nulla in camera se non il letto, non ci sono finestre, mi illumina una lucina messa vicino alla porta.
Riconoscerei sto posto tra mille, ma spero solo col tutto il cuore che non sia così.
Sembra che questa volta le mie suppliche abbiano funzionato, pk dopo pochi minuti entra un comune dottore di ospedale seguito dai miei amici, mamma e Giulia... aspetta... i miei amici! Serviva solo svenire di nuovo quindi per recuperare la memoria?
Appena entrano in camera mi guardano con le lacrime agli occhi e Ale e Fede si lanciano letteralmente addosso a me fregandosene dei mille fili che mi circondano.
A,F: Ci sei mancata un botto
G: Anche voi disagiate...
Si staccano da me e mi guardano incredule.
F: T-tu...
G: Pensavate sul serio che mi sarei dimenticata completamente di voi? Pimpe cattive...
Faccio il broncio e le ragazze si lanciano nuovamente addosso a me.
G: Fatemi respirare ahah
Si staccano da me e mi vengono ad abbracciare tutti, tutti tranne Tanche. È in disparte, in un angolino. Lui mi è mancato più di tutti.
Lo guardo inclinando la testa verso la spalla destra e lo guardo col labbruccio.
G: Pk non mi saluti? Non ti sono mancata?
Lo vedo sorridere leggermente tra le troppe lacrime e piano piano si avvicina a me. Apro le braccia e lui ci si lancia completamente dentro per abbracciarmi.
Quando si allontana leggermente gli prendo il volto tra le mani e lo guardo negli occhi.
G: Mi sei mancato tanto tanto Tanche...
T: Anche tu Meme...
Ci sorridiamo e mi avvicino piano a lui dandogli un bacio a stampo, ma capace di fargli nascere il miglior sorriso che io gli abbia visto fare.
Dot: Mi chiedo com'è possibile... è passato più di un anno...
Mi giro verso il dottore e alzando le spalle gli rispondo con fare ovvio.
G: Mi piacerebbe pensare che sono magica, sa?
I miei amici e Giugi scoppiano a ridere mentre mamma e il dottore si limitano a sorridermi.
G: Le posso chiedere una cosa?
Dico rivolgendomi al dottore, che annuisce col capo.
G: Pk mi trovo qui e non in una comune stanza?
F: Giorgia ecco...
A: Sei andata in coma per un anno e...
Ac: Mostragli il telefono...
Dice rivolgendosi a Shotam che lo afferra e mi mostra una pagina di giornale online."Psicopatica scappata dal manicomio
È scappata una ragazza dal manicomio più dotato di Italia. Non si sa quando né come abbia fatto ma le guardie hanno iniziato a cercare le sue tracce circa un anno fa. 《È la più pazza del Manicomio, non aveva molte guardie attorno pk rischiavano la morte, per questo non ce ne siamo accorti prima》si giustifica così il direttore dell'edificio alla scomparsa di questa ragazza. 《Si faceva chiamare Meme da tutti, nessuno sapeva il suo vero nome, aveva circa 8 anni ed è scappata quando ne aveva 10》 ci comunica il suo compagno di cella, Ulisse, 《era una brava bambina con me e Angel, l'altra sua vicina di cella, ci raccontava qualche volta dei suoi amici o della sua vita》. Le guardie hanno chiamato anche l'aiuto della polizia di stato per cercarla, per ora preghiamo a tutti di restare ognuno nelle proprie case"
Ditemi che è solo un fottutissimo scherzo...

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Ti ricordi di me?
FanfictionUna ragazza diversa con un passato molto difficile, si trasferirà a Milano con le sue migliori amiche, dove conoscerà gente nuova e supererà molti ostacoli. Purtroppo non va a finire tutto per il verso giusto, cosa succederà alla ragazza? ⚠️TW⚠️ ~i...