Capitolo 13: Albus Severus

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Harry's POV
Socchiudo gli occhi ancora pieni di sonno, e mi guardo intorno.
Draco dorme ancora tranquillo accanto a me.
Mi giro alla ricerca di cosa mi abbia svegliato.
Poi sento che c'è qualcuno che bussa piano alla porta.
Ieri sera l'ho bloccata con un incantesimo, che probabilmente è ancora attivo.
O semplicemente chi sta bussando non sa se può entrare.
Mi siedo sul materasso, inforco gli occhiali, e mi alzo, prendendo la bacchetta dal comodino.
Sblocco la porta e la socchiudo.

<<'Apà, dormite ancora?>> mi chiede Lily, strofinandosi un occhio con una mano, e stringendo il suo orsetto con l'altra.
<<Si tesoro.
Voi dormire un po' con noi?>> le chiedo.
Lei annuisce, e la faccio passare.
Richiudo la porta, e la prendo in braccio, portandola sul letto e posandola accanto a Draco.
Controllo che ora è.
Le sei e mezza.
Possiamo stare a letto ancora un po'.
Tolgo di nuovo gli occhiali e li poggio sul comodino con la bacchetta, e mi ristendo sul materasso, mettendomi di fianco, rivolto verso Lily.

<<Come mai ti sei svegliata così presto?>> le chiedo bisbigliando.

<<Sono andata in bagno 'erché mi scappava tanto>> mi risponde.

<<Adesso riposa un altro po', finché non è ora di colazione>> le dico, posandole un bacio sulla fronte.

<<Mmh, notte 'apà>> mormora, prima di riaddormentarsi, accoccolandosi contro il mio petto.

<<Notte principessa>> bisbiglio io, prima di riaddormentarmi a mia volta.

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Mi sveglio di nuovo, e questa volta sono le otto.
Sento leggeri tintinni di tazze e cucchiai provenire dalla cucina.
Qualcuno è già in piedi.
Metto un pantalone grigio e una maglietta, e senza far rumore, per non disturbare Draco e Lily, lascio la camera.
Mi dirigo in cucina, e trovo Lily che sta preparando le tazze per la colazione.

<<Vedo che sei molto mattutina>> dico, abbassando un po' la voce per non fare rumore.

<<Oh, Harry, sei tu.
Scusa, non volevo far rumore>> si scusa.

<<Oh, non ti preoccupare, non hai fatto rumore, sono io che ho il sonno troppo leggero.
Basta poco per svegliarmi, a meno che non mi ritrovi bloccato in una visione di Voldemort, me quella è ormai acqua passata.
Secondo me è colpa del lavoro.
Succede che mi chiamino nel mezzo della notte per un'emergenza, quindi devo essere subito attivo.
Ma anche zia Petunia ha avuto il suo ruolo nel rendermi una sveglia umana>> blatero, per farle capire che non è colpa sua.

<<Mia sorella è stata molto dura con te?>> mi chiede.

<<Abbastanza.
Ma abbiamo fatto pace, più o meno.
Almeno con lei e Dudley.
A zio Vernon continuo a non piacere.
Ogni tanto zia Petunia passa a prendere un tè, e Dudley porta la figlia a giocare con Lily, anche se è qualche anno più grande>> le racconto.

<<Provo ad indovinare, l'ha chiamata Petunia?>> mi chiede sorridendo.

<<Esatto>> le rispondo io, sorridendole.

<<Ho visto che la porta della camera di Lily era aperta, ed era vuota...>> inizia a dire mentre porta altre tazze a tavola, ma la interrompo.

<<Questa mattina si è svegliata presto per andare in bagno, e poi è venuta da noi.
È a letto con Draco, adesso>> le spiego.

<<Siete proprio una bella famiglia, si vede che vi amate molto>> dice sorridendo malinconica.

<<All'inizio è stato difficile, soprattutto per lui.
Si è ritrovato bersaglio di tutti i giornali, di molti mangiamorte, e di tutte le persone che non capivano quale fosse la verità.
Adesso non ci calcola quasi più nessuno, almeno finché non ci presentiamo a qualche festa al Ministero, o cose varie, ed allora i giornali tornano alla carica.
Ma sono sopportabili, ormai hanno capito che quando dico basta è basta.
Comunque, com'è che sono arrivato a parlare di queste cose?>> mi domando.

Da un universo parallelo (Harco)(completata, da revisionare) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora