Capitolo 18: Dalla McGonagall

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(non so come diamine chiamare questo capitolo, quindi mi arrangio)

Harry's POV
Nonostante questa notte sia stato in piedi per un po', ho dormito abbastanza bene, e mi sono svegliato prima degli altri, così ho avuto modo di preparare dei pancake per la colazione.

Mentre gli altri mangiavano, io ho inviato una lettera a Kingsley per chiedergli di vederci ad Hogwarts, ed una alla McGonagall per avvisarla che andrò a trovarla questo stesso pomeriggio e che ci sarà anche il Ministro, per parlare di una cosa.
Non serve che ne invii una anche a Molly, ci penseranno Ron ed Hermione ad avvisarla.
Dopo un po', ottengo due risposte, una che mi accerta della presenza del primo, l'altra che mi avvisa che sarà nello studio del preside ad aspettarmi.

<<Dopo pranzo andremo ad Hogwarts, tranne Draco, Adriana e Fred che andranno dai Weasley con Ron ed Herm.
Non stupitevi se Kingsley vorrà sottoporvi al veritaserum, deve pur sempre seguire il protocollo lui>> li informo e loro annuiscono.

<<E i ragazzi?
Li porto con me?>> mi chiede mio marito.

<<Si, così stanno con Rose e Hugo>> gli rispondo, e lui annuisce.

<<Quelli che mi preoccupano di più sono i Weasley, soprattutto Molly e George>>.

<<Sarà dura, ma vedrai, andrà tutto bene>> cerca di rassicurarmi Draco, e gli sorrido.

<<Domenica verranno Narcissa e Andromeda a pranzo, sarà un buon momento per spiegar loro la situazione>> spiego agli altri.

<<Possiamo solo sperare che vada tutto bene>> mi risponde Tonks.

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Abbiamo pranzato e poi siamo andati a prepararci per uscire.
I ragazzi li abbiamo mandati alla Tana con la metropolvere tranne Lily, che è andata con Dray, che si è smaterializzato con Fred e Adriana, coperti da un incantesimo d'illusione.
Anche gli altri sono coperti dallo stesso incantesimo, e ci smaterializziamo, arrivando in poco tempo ad Hogsmade.
Ci incamminiamo, per le strade quasi del tutto vuote: dopotutto gli studenti sono quasi tutti a casa per passare il Natale.
Raggiungiamo velocemente Hogwarts e ci dirigiamo allo studio del preside.
Dico la parola d'ordine al gargoyle che ci fa salire la torre, fino allo studio, e busso alla porta.
Sento la preside darmi il permesso di entrare, così apro la porta ed entro, lasciando gli altri fuori ad aspettare.

<<Professoressa, Ministro, grazie di aver accettato di vedermi con così poco preavviso, ma devo parlarvi di una faccenda importante>>.

<<Non preoccuparti Harry, possiamo capire>> dice la McGonagall.

<<Di cosa devi parlarci, Potter?
Dalla lettera non si capiva molto>> mi chiede il Ministro.

<<Un paio di giorni fa è accaduta una cosa strana.
Trasportate da questa statuina - inizio a raccontare, mostrando la statuetta - sono arrivate delle persone in casa mia.
La cosa era abbastanza strana visto che ho le protezioni intorno alla casa per bloccare qualsiasi tipo di smaterializzazione, quindi ho creduto si trattasse di Mangiamorte.
Ma quando stavo controllando, è successa un'altra cosa.
La statuina ha emesso una luce, ed abbiamo sentito una voce che diceva che queste persone provenivano da un universo parallelo.
Ho avuto modo di accertarmi della cosa, e sono effettivamente chi dicono di essere>> racconto velocemente.

<<Sei sicuro?
Potrebbe essere tutto un trucco>> mi chiede preoccupata la professoressa, e Kingsley annuisce d'accordo con lei.

<<Non si preoccupi professoressa.
Non usano ne polisucco ne trasfigurazione.
Il loro universo è stato distrutto, per questo si trovano qui.
Sono delle persone che qui sono morte.
Ne ho parlato con Hermione, che adesso sta spiegando la situazione ai Weasley, ed abbiamo pensato che, a parte noi, è meglio che nessun altro venga a sapere della storia degli universi, e che quindi agli altri diremo che l'Avada scagliato contro queste persone non ha agito nel modo corretto per via di un problema con la bacchetta del mago>> spiego ai due.

Da un universo parallelo (Harco)(completata, da revisionare) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora