Come al solito quando torno da scuola ho una fame assurda, papà è ancora al lavoro e quindi sono da sola a casa, decido di prepararmi una piadina, voglio mantenermi leggera perché stasera andremo a casa di Marisa e del prof a mangiare, ora che ci penso devo anche prepare un dolce e la valigia... Riuscirò a fare tutto? Chi lo sa. Per il momento mi mangio la mia piadina.
Finito di pranzare sparecchio, lavo il piatto e le posate e poi vado subito in camera a fare la valigia, in realtà non ci metto molto perché avevo già tutto preparato, devo solo infilare tutto in valigia e dopo un'ora sono già in cucina che preparo il tiramisù. Alla fine stasera verrà anche Andrea, sono felicissima!
"Ciao Tesoro!"
"Ciao papà!"
"Stai preparando il tiramisù?"
"Sì per stasera"
"Lo immaginavo, allora io vado a fare la doccia"
"Va bene"
Dopo questa conversazione lampo infilo il tiramisù in frigo e inizio a riordinare la cucina. Verso le sei vado a fare la doccia e mi preparo e alle sette e mezza, io papà e Andrea siamo davanti casa del prof.
"Buonasera!" ci saluta il prof
"Salve!" rispondiamo io e Andrea
E poi succede tutto in un attimo...
"TU!"
"Calmati, ora ti spiego tutto"
"Ah sì? E cosa mi dovresti spiegare? come te ne sei andata? o come hai abbandonato tua figlia?"
"C-c-c-cosa ?" Non ci posso credere
"Vanessa ora ti spiego tutto"
"No tu non le spieghi niente, lei sa già tutto e non ha bisogno di ulteriori spiegazioni!"
"Ti prego, fammi spiegare" implora Marisa rivolgendosi a me che ormai sono scoppiata in lacrime
"Non voglio sentire niente!" rispondo urlandole contro
"Quanto ti ho avuta ero molto giovane e non me la sentivo di diventare madre..."
"Potevi abortire, mi avrebbe fatto meno male di questa conversazione!"
"No, i tuoi nonni hanno detto che mi avrebbero aiutata e anche tuo padre era d'accordo, lui era pronto a prendersi le sue responsabilità"
"Ma tu no evidentemente"
"Ero giovane e non volevo sacrificare la mia vita"
"Come ha fatto mio padre, mi ha cresciuta tutto da solo, mi è sempre stato vicino, mi ha sostenuta e mi ha sempre parlato bene di te, ma ora che ti ho davanti non capisco come abbia fatto... E' per questo che non hai accettato le mie lettere? Perché erano cariche d'odio verso di te?"
"Era troppo umiliante pubblicare un mio errore"
"Hai ragione, io sono un tuo errore ma non ti preoccupare, non mi vedrai mai più"
"Non intendevo questo"
"Non mi interessa cosa intendevi"
"Intendevo dire che ho fatto un errore quando ti ho abbandonata e sto provando a rimediare, negli ultimi tempi ho chiamato spesso tuo padre per sapere qualcosa su di te, ma non mi ha voluto dire niente"
"Chissà perché"
"Così ho dovuto scoprire qualcosa da sola, e mi sono inventata che volevo pubblicare le tue lettere, ma prima avrei voluto conoscerti..."
"Quindi è stata una bugia fin da subito?"
"Mi dispiace"
"Già, anche a me" risponde il prof
"Prof. lei non c'entra niente. Comunque ecco qua il tiramisù. Noi andiamo via" rispondo per poi tirare Andrea e mio padre fuori dalla porta.
In macchina non faccio altro che piangere, non riesco a crederci, ho vissuto in una bugia per settimane, solo perché Marisa, mia madre, si sentiva in colpa per avermi abbandonata. Beh può sentirsi in colpa quanto vuole, io non la perdonerò mai. Ha fatto soffrire sia me che papà e non c'è posto per lei nella mia vita. Siamo sempre stati io e papà e continuerà ad essere così.
//SPAZIO AUTRICE//
La storia finisce qui, magari scriverò un seguito, non lo so. Intanto però vorrei ringraziare voi che avete letto e votato la mia storia.
Grazie mille <3
-Raffa-
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Cara Mamma
Roman pour AdolescentsVanessa è una ragazza come tante, frequenta il liceo, esce il sabato sera e si fa film mentali. Ma ha anche un sogno, vuole diventare una scrittrice e decide di parlarne con il suo professore di italiano. E' proprio lui che le consiglia di iniziare...