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                                                                                  3 Dicembre 2018

Cara mamma,

ieri non sono riuscita a scriverti perché ho studiato tutto il pomeriggio e poi la sera sono uscita con Andrea. Siamo andati al bowling e poi a mangiare da Burger King, ci siamo divertiti tantissimo, soprattutto al bowling dove ho perso miseramente, non ci sono andata spesso e quindi non sono bravissima, ma non fa niente perché ci siamo divertiti.

Il mio prof mi ha restituito il tema stamattina e ha detto che è veramente bello. Ha insistito perché lo leggessi alla classe ma non ho voluto e dopo due o tre tentativi si è arreso. Durante la ricreazione mi ha fermato in corridoio per chiedermi come procede con le lettere, gli ho detto che procede bene e che scrivo tutti i giorni. Era molto contento di ciò e ha anche detto che se volessi farle leggere a qualcuno lui sarebbe disposto a farlo. L'ho ringraziato dicendo che ci penserò perché ho scritto cose personali ma che sicuramente prima o poi le avrebbe lette. Sembrava molto contento di ciò mentre si allontanava per tornare in classe.

Ormai è tardo pomeriggio, ho già fatto tutti i compiti e mi annoio. Papà è a una cena di lavoro, avrei potuto andarci anche io ma ho rifiutato dicendo che avevo tanto da studiare. La verità è che non mi andava di passare la serata tra gli sguardi della gente che pensa che mio padre sia solo un poveretto costretto a crescere una figlia tutto solo dopo che la moglie l'ha abbandonato, perché non è così, papà non è un poveretto, sì, è vero, è stato abbandonato, ma non è il primo e non sarà l'ultimo quindi che senso a provare pena per una cosa del genere? se si vuole dimostrare compassione o affetto bisognerebbe aiutare la gente non provare pena per loro. Una volta ho espresso questo parere a una delle cene di lavoro di papà e l'unico risultato che ho avuto sono stati commenti sulla mia ingratitudine, le mogli dei colleghi di papà hanno cominciato a dire che forse papà avrebbe dovuto educarmi meglio e non lasciarmi troppe libertà, hanno iniziato a paragonarmi alle loro figlie perfette dicendo che loro non avrebbero mai parlato così ad un adulto e che avrei dovuto prendere esempio da loro. Quella è stata la penultima cena a cui sono andata, avrei preferito fosse l'ultima ma non potevo perdermi al figlia perfetta del capo di papà, più piccola di me di un anno, con il pancione. L'avevo già vista, ovviamente, la sera in cui è rimasta incinta c'ero anche io in discoteca. Penso che quella cena sia stata la migliore in assoluto.

Ora devo andare, mi è venuta fame e penso di iniziare a preparare la cena

a domani

Vanessa

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