Mancai inevitabilmente per due giorni da scuola.
La prima ora la professoressa Amelia scrutava gli assenti dei giorni prima.
Mi alzai e la sua espressione cambiò di botto leggendo lutto sulla giustificazione.
-Condoglianze Needles
-Grazie prof.
Inutile allungare il brodo...
Tutto andò degenerando dopo quel periodo, la scuola mi sommerse a tal punto da non farmi più respirare.
Un mese dopo era fatta, tre materie erano troppo sotto, avrei dovuto recuperarle in estate se fossi riuscito a salvarmi.
Inghiottito dal vuoto, non avevo più niente, più nessuno su cui appoggiarmi.
Il tempo iniziò a volare e la pressione di tutto il peso che portavo dietro divenne insostenibile.
Attacchi di ansia e panico regnavano incontrastati.
Restavo solo in camera, non volevo che i miei lo scoprissero, non volevo dare a loro un altro problema a cui pensare.
Il petto si chiudeva impedendomi di respirare e la stanza si faceva più stretta.
Riuscivo a restare lucido e non farmi sopraffare, così duravano poco, giusto il tempo di terrorizzarmi a morte.
Arrivò il giorno dell'interrogazione per provare a recuperare l'ultima materia e per non farmi bocciare.
Il discorso più appiccicato della mia vita.
-Needles, non posso metterti abbastanza...
-Prof. ho fatto il possibile, avevo l'intero programma da recuperare solo perché la mia vita ha deciso di crollarmi addosso di colpo, non ho avuto la forza di fare tutto... non voglio elemosinare ma le chiedo solo di provare a darmi la possibilità di recuperare le altre materie in estate, solo questo...
Mise una B meno.
-Sei poco sotto la sufficienza, proverò a parlare di te in consiglio e vediamo che succede.
-Grazie mille...
-Torna a casa Needles
L'anno era finito ormai, non restava che aspettare l'esito che in ogni caso non sarebbe stato positivo.
Fu la settimana più lunga della mia vita, ma finalmente i quadri erano usciti.
Rimandato, la prof mi aveva graziato in consiglio, avrei dovuto recuperare in estate le materie mancanti, c'era ancora speranza.
-Ti hanno rimandato? _mi chiese David alle spalle_
-Si, adesso ti importa qualcosa?
-Giusto _rispose in modo amaro_
-Sono contento per la tua promozione comunque...
-Grazie, e comunque Drake lei ha sempre amato te, mai me...io non odio te o lei, ma odio me stesso e ti chiedo scusa se sono rimasto impassibile a guardarti affondare, è stato da bastardi
-Io non lo sapevo David, ero così felice di non aver sbagliato almeno con voi, di aver lasciato dalle mie scelte qualcosa di bello e invece ho distrutto anche questo...hai fatto bene ad allontanarti da me, non distruggo solo la mia vita ma anche quella di chi mi sta attorno, quindi vai e non dispiacerti di nulla, me lo sono meritato.
-Non era questo quello che intendevo...
-Buone vacanze David.
Me ne andai a casa, una morsa nello stomaco mi accompagnò per tutto il tragitto.
Non ce la facevo più, stavo per esplodere, così appena calò il buio salì sul terrazzo di casa.
La paura dell'altezza non era nella lista delle mie paure, ma si può dire che qualche vertigine la provavo.
Salì sul punto più alto e mi misi in piedi fissando il vuoto, era la prima volta che sfidavo il mio coraggio a convincersi di abbandonare la vita.
Misi un piede fuori dal cornicione e fui colto da una terribile sensazione di paura, tanto che scappai in casa e il panico riprese ad assillarmi.
Non potevo credere a ciò che avevo tentato di fare.
Fu un'estate terribile che si concluse al meglio.
Quattro giorni dopo gli esami di recupero ricevemmo una chiamata a casa da parte della scuola dove ci invitavano ad andare li la mattina dopo.
Capì che mi avevano bocciato.
Ci presentammo a scuola come da accordo e ci avevo preso in pieno.
Perì sotto le parole della professoressa Amelia che sosteneva che a suo parere non ce l'avrei fatta ad affrontare il secondo anno.
Grazie stupida puttana.
I miei provvederono immediatamente a levare l'iscrizione e la mattina stessa mi iscrissi in un altro istituto, dove per la prima volta avrei iniziato tutto da zero, senza conoscere nessuno.
Un nuovo inizio.
⁓FINE CAPITOLO⁓