Di nuovo tu

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[Alicia]
L'incontro di sabato sera mi sembra un sogno,ho trascorso l'intera domenica a pensarci,a controllare ogni social network con la paura di essere stata beccata dai paparazzi mentre ballavo tra le braccia di Juan.Ora comprendo perché ruba sospiri alle donne,è incredibilmente bello.Spalle larghe,braccia muscolose,addome piatto,insomma sembra essere stato scolpito dagli dei stessi.Peccato che gli abbiano donato due piedi sinistri,è un pessimo ballerino,non mi sarei mai permessa di sottolinearlo se non fosse per la quantità di alcool che avevo ingerito.Non ho raccontato a nessuno del nostro incontro,una parte di me vuole tenerlo ben nascosto,solo per me.Per sognare sveglia con il suo sorriso.Senza farlo apposta la sua voce riempie l'abitacolo,attraverso la radio.
Entre ella y yo
no habían secretos
su mirada y la mia
conectarón en un segundo.
Su sonrisa me ilumino
la vida
en una calle sin salida.
La conocí en una noche de mayo
entre las tinieblas
y así se convertío
en mi estrella.
Andaba sola y perdida
con andares de diva.
Rozó mi mano
sin pensarlo
y yo quedé parado.
La conocí en una noche de mayo
entre las tinieblas
y asì se convirtio en mi estrella.
Así me illuminó la vida
que estaba vacía
con su timida sonrisa.
Canto ogni parola,nel tragitto per raggiungere la biblioteca,con me ho i fogli con su scritto gran parte del mio libro.Narra della mia vita,come se fosse un diario segreto che in questi anni ho costudito gelosamente.La mia adolescenza,la morte della mia amata nonna,era parecchio malata nel ultimo periodo della sua vita.Ha sofferto tanto,prima che la morte la strappò via da questa terra,rendendola un angelo che ora da lassù si prende cura di me.Era un rapporto strano il nostro,mi trattava come sua figlia,mi ha praticamente cresciuto,dato che mia madre era troppo indaffarata con il suo lavoro.
Parcheggio l'auto non molto distante dall'ingresso della biblioteca.Saluto cordialmente la signora Betty,lavora qui da una decina di anni,conosce la maggior parte dei libri esposti qui dentro.È sempre un piacere intrattenersi in una conversazione con lei,inoltre mi da sempre consigli utili riguardanti la scrittura.Trovo un tavolo libero,appartato,alcuni ragazzi sono chini sui libri,una coppietta si scambia effusioni su una vecchia poltrona.Dal canto mio,prendo dalla borsa i fogli e lascio la mente correre alla ricerca dell'ispirazione.
Non posso non raccontare di Pedro,ma se lo facessi in questo momento scoppierei in un pianto disperato,la ferita è ancora aperta.La più grande delusione della mia vita,innamorata pazza di lui,e lui mi ha utilizzato per i suoi sporchi comodi.Scrivo con foga,cercando di mettere in ordine le parole,di dare un senso alle frasi che si susseguono,non voglio che il lettore si annoi alla seconda pagina.Desidero che capiti ciò che accade a me quando sono in compagnia di un buon libro,ovvero il non volermi staccare più dalle pagine.Mi auguro di poter inoltrare la mia piccola gioia sul mercato,la fama non mi interessa,perché scrivere è ciò che mi completa,mi aiuta a poter esprimere emozioni che non sarei in grado di raccontare a qualcuno guardandolo negli occhi.Mi auguro di svuotare la valigia contente i miei sogni,quella con cui ho compiuto un volo oltreoceano.Mi auguro di poter recuperare l'illusione di una me appena maggiorenne,nonostante io sia cresciuta troppo in fretta.
Il rumore della sedia che si sposta al mio fianco,mi costringe ad alzare lo sguardo,quasi mi viene un colpo quando note che si tratta di Juan.Mi scruta attentamente,un sorriso compare sulle sue labbra.
"Mi sa che è destino Alicia"
usa un tono di voce basso,se non è destino questo,credo che voglia dirci qualcosa.Subito mi pento di questo pensiero,in che mondo tra me e lui potrebbe nascere qualcosa?In nessuno,è impossibile.Il sono una cameriera,e lui è un cantante internazionale,due mondi completamente differenti che non si possono fondere.Mi limito a sorridere anche io,con un movimento rapido ripongo i fogli in borsa,per il semplice motivo che infondo alla pagina bianca distrattamente ho scritto il suo nome.
"Credi nel destino quindi,interessante"
rispondo,credere nel destino è una caratteristica particolare nelle persone.Non tutti ci credono.Io si,sono convinta che le cose accadono per destino.
"Più che altro credo nella fortuna"
che consideri il nostro incontro una fortuna,mi sembra una follia,non ci conosciamo nemmeno.Anche se muoio di curiosità per scoprire cosa si nasconde dietro le apparenze.Che Juan mostri realmente se stesso nelle interviste,non ne ho dubbi,ma c'è sempre quelle parte che appartiene alla sua sfera privata.Quella che non si mostra mai a degli sconosciuti,ma che mi intriga.
"Sei una scrittrice?"
domanda poco dopo interrompendo il silenzio,questa volta aumenta il tono della voce,cosa che non sfugge a Betty,che porta l'indice alle labbra in segno di fare silenzio.Juan sorride ed a Betty sembra passare l'arrabbiatura,impossibile non rimanere affascinata da quelle due fossette che si formano agli angoli della bocca.
"Non sono una scrittrice"
dico per poi spostare lo sguardo sull'orologio che ho allacciato al polso,un regalo di mia madre.Ho solo il tempo per una pausa pranzo,ma considerata la distanza dalla biblioteca alla caffetteria è abbastanza,non credo di riuscire a fare in tempo a mangiare qualcosa.Mi alzo e afferro la mia borsa.
"Il lavoro mi chiama,devo scappare"
anche Juan abbandona la sedia,mi osserva attentamente,ci manca solo che ho qualcosa fuori posto.Sistemo alcune ciocche di capelli dietro le orecchie.
"Ti accompagno"
non è una domanda,vuole davvero accompagnarmi.
"Ho la mia auto,non preoccuparti."
lo saluto con un bacio sulla guancia,non so per quale motivo io l'abbia fatto,semplicemente mi andava.Devo sbrigarmi,non posso arrivare di nuovo in ritardo.Lucia mi uccide,cammino a passo svelto verso l'uscita.Prima si uscire,mi volto un ultima volta,Juan mi dedica un semplice occhiolino.Sa bene come provarci con una donna.
[Juan]
Incontrare di nuovo la ragazza che ha invaso i miei pensieri durante tutto il weekend,deve essere per forza un segno del destino.Mi intriga,voglio conoscerla,ma lei non me lo permette.Mi evita,e non comprendo il motivo,da quando sono famoso nessuna donna resiste al mio fascino.All'improvviso mi viene un'idea,la signora dietro al bancone all'ingresso potrebbe possedere il suo numero o conoscere il luogo in cui lavora.Prendo il libro che ho intenzione di leggere,mi accosto al bancone della bibliotecaria,le passo il libro e la scheda per la registrazione.
"Lei conosce Alicia,la ragazza che è appena andata via?"
chiedo ansioso di poter trovare per incontrarla di nuovo.
"Si certo,puo'trovarla al Toma Café lavora lì"
la ringrazio per l'informazione preziosa,fa scivolare il libro all'interno della busta e me lo porge.
La incontrerò di nuovo...

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