Erano passate due settimane dal matrimonio, Elizabeth stava ancora cercando di abituarsi al nuovo ruolo di padrona di casa. Livia era ancora la sua cameriera personale con disappunto della giovane Mary che avrebbe molto voluto occuparsi della nuova padrona. Da qualche giorno la casa era un via vai di operai, giardinieri, e commercianti in vista dell'imminente primo ballo che avrebbero tenuto alla loro residenza, Manor House. Cristopher aveva preso sul serio le parole della moglie, e nell'ultime settimane aveva cercato di viziare e conquistare Ellie in tutti i modi.
Vedendolo entrare in casa con un sorriso furbo stampato sul viso Ellie rimase impalata ad osservare l'elegante figura del marito avvicinarsi a conversare velocemente con il maggiordomo prima di girarsi verso di lei. Arrossendo per esser stata scoperta mentre fissava il giovane, Elizabeth abbassò lo sguardo prima di rialzarlo e trovarsi il viso dell'uomo a pochi centimetri, prima che avesse il tempo di dire una parola era già fra le sue braccia mentre le veniva sussurrato all'orecchio "Vi ho già detto quanto siete splendida oggi Signora?"
Arrossendo, se possibile, ancora di più Ellie cercò di ritrarsi da quell'abbraccio mormorando una flebile scusa.
"Cristopher, non davanti ai domestici, cosa penseranno di me?"
Una fragorosa risata accompagnò le parole del marito "La servitù ti adora Elizabeth, vieni, ho una sorpresa per te". Senza darle il tempo di protestare trascinò la giovane verso l'ingresso sul retro passando per le cucine mentre la cuoca e la sua assistente ridacchiarono nel veder passare i padroni di casa mentre bisticciavano.
"Non altri gioielli spero! Me ne avete già regalati alcuni davvero costosi, assieme al nuovo guardaroba e gli accessori" Disse ridendo la giovane notando l'impazienza del marito.
Vedendo che si stavano dirigendo verso le scuderie Ellie ebbe un moto di stizza, ma quando entrarono e vide Majestic, il suo amato cavallo corse verso l'animale con un urletto di gioia.
"Piano amore, o spaventerai il cavallo! Per trascinare qua questo mulo ragliante ci sono voluti 2 stallieri e Peter. Credo proprio che non gradisse la compagnia di tuo padre"
Ancora abbracciata al collo di Majestic, Ellie sorrise alle parole di Cristopher:
"Era agitato perché probabilmente nessuno lo ha cavalcato negli ultimi giorni. Grazie Cristopher, questo è il più bel regalo che potessi farmi" E così dicendo si azzardò ad avvicinarsi al marito e mettendosi in punta di piedi gli diede un bacio sulla guancia in segno di ringraziamento. Non aveva però calcolato la reazione dell'uomo che aveva notato che le si era rivolta in modo più intimo dandogli del Tu, così, afferrandola per la vita la sospinse verso una colonna della scuderia.
"Credo che tu sappia fare meglio di così, non credi?" Non perdendo tempo Cristopher baciò la moglie con trasporto, che venne ricambiato finché non sentì il muso umido di Majestic che gli dava colpetti sulla testa.
Girandosi indispettito rimproverò l'animale "Stupido somaro impiccione, mi stavo prendendo la mia ricompensa." Vedendo che il cavallo non si spostava gli diede qualche buffetto sul muso prima di prendere per mano Elizabeth che stava ancora ridendo e baciandole la mano si congedò per tornare nel suo studio dove lo attendeva il suo avvocato per una nuova trattativa d'affari. "Ci vediamo più tardi. Conrad mi aspetta per discutere della trattativa della zona residenziale che vorrei riqualificare in città. Spero di vederti qualche minuto prima dell'inizio del ballo"
"Fai gli auguri a Conrad da parte mia per la nascita del suo bambino, e non fare tardi, non so se riuscirei a cavarmela con i tuoi ospiti senza di te". Dopo che Cristopher si fu allontanato Elli decise di fare una breve cavalcata prima di rientrare a prepararsi.
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Come una rosa d'inverno
Historical FictionCharleston, 1815 - Elizabeth, una giovane proveniente da una famiglia di nobili caduti in disgrazia, non da peso alle malelingue dell'alta società e alla situazione disastrosa in cui versa la famiglia perché ha la possibilità di fuggire dalla realtà...