10 anni

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Nota d'autore

Ciao ragazze/i,

SONO TORNATA! Non avete idea di quanto mi sia mancato pubblicare su Wattpad!

Volevo dire una piccola cosa prima di lasciarvi al capitolo... Ho MOLTE sorprese per voi.

Premessa (credo sia inutile, ma mi piace condividere questa cosa): ho avuto il blocco dello scrittore (già "La vostra falsa scrittrice DeviantGiulia" ha avuto il blocco dello scrittore... Ironico, no?). Fortunatamente mi era già successo prima (se non sbaglio nel periodo in cui avevo pubblicato "Discoteca Luna Rossa") quindi sapevo cosa fare. 'Cambiare genere' se così possiamo dire.

Per cambiare genere beh... Ho lasciato qualcosa di classico, ma ho scritto anche qualcosa di più dark e una NSFW (per le one shot, nella storia è ancora presto... anzi credo che la raccolta sia un buon banco di prova per poterne scrivere nella storia). Però metto le mani avanti dicendo che non avevo mai scritto niente del genere prima e che quindi... spero vi piacciano anche se non sono capitoli alla "Cinquanta sfumature di grigio" (né per la scrittura né per il fatto che sia riuscita ad andare così oltre). Ho provato anche a farlo leggere a delle mie amiche (non capite l'imbarazzo iniziale! Stavo morendo dentro) e mi hanno dato il 'via libera', anche se hanno detto che non è il loro genere.

Spero che non dia fastidio la presenza di NSFW (metterò un segno nel titolo per renderlo riconoscibile, così a chi non piace quel genere può non leggere). A me sinceramente piace sempre leggere qualcosa con un po' di pepe in più.

Un abbraccio forte forte.

Firmato,

La vostra falsa scrittrice DeviantGiulia

Buona lettura



"Sei pronto a morire?"

Gavin non rispose, rannicchiato nel suo angolo e incurante della mattutina domanda. Non so più se considerarla una minaccia o una promessa di aiuto.

"Ok, nessun problema. A domani Detective."

La finestrella si richiuse, gettandolo nuovamente nel buio più totale.

Gattonò verso il vassoio. Pane e acqua anche oggi. Perché mi dà del cibo? Domanda inutile, oramai a Gavin non interessava. Prima se lo domandava, ora ciò che per lui era importante era mangiare, solo quello.

Ricordava ancora i primi mesi. Era pieno di energia. Rabbia. Urlava. Urlava reclamando la propria libertà.

<<VERRANNO A PRENDERMI BASTARO! TI PRENDERANNO E TI SBATTERANNO IN UNA FOTTUTA CELLA! PASSERAI TUTTA LA TUA VITA IN UN FOTTUTO BUCO!>>

Ma era Gavin a vivere in un fottuto buco...

Giorno dopo giorno li aveva aspettati.

<<ARRIVERANNO! MI VERRANNO A PRENDERE! NON SMETTERANNO DI CERCARMI! NON MI ABBANDONERANNO!>>

Chissà, forse avevano smesso di cercarlo. E se sì, chissà da quanto avevano smesso. Chissà da quanto avevano gettato la spugna. Da quanto avevano perso le speranze.

<<I MIEI COMPAGNI MI TROVERANNO! TORNERÒ A ESSERE UN POLIZIOTTO E CONTINUERÒ A LOTTARE CONTRO PERSONE COME TE!>>

Voleva essere di nuovo un poliziotto. Tornare in centrale. Salutare Alex e prendere un caffè con lei. Andare su una scena del crimine. Compilare scartoffie. Lavorare con il suo partner.

<<IL MIO COMPAGNO NON SMETTERÀ MAI DI CERCARMI!>>

Lo sperava... una volta lo sperava. Ora non sapeva se sperarlo o meno. Lo avrebbe ancora amato dopo ciò che era diventato? L'ombra di sé stesso. Anche se non si vedeva, sapeva di non essere più il Gavin di una volta. In quella stanza non c'era altro, se non un buco e una porta dalla quale lui gli passava il cibo. Forse era meglio, forse se ci fosse stato uno specchio avrebbe solo avuto paura di vedersi, vedersi cambiare ogni giorno.

Mille e un reed900 One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora