13.
Mi rigirai nel letto più volte prima di sentire qualcuno muoversi vicino a me. Mi irrigidii immediatamente, prima di lanciare un urlo e alzarmi rapidamente dal letto.
Justin si svegliò di colpo alzandosi a sua volta prima di guardansi intorno spaesato, dopo di che mi lanciò un'occhiataccia. Ricordai gli eventi della sera prima, e sospirai sollevata. Pensavo fosse entrato un maniaco dalla finestra mentre dormivo.-Perché l'hai fatto?- farfugliò con la voce ancora impastata dal sonno, mentre si stropicciava un occhio tornando a sdraiarsi sul mio letto.
Sorrisi, non avrei mai pensato di dirlo ma era.... dolce.
-Aww, sei così carino!- esclamai avvicinandomi e strizzandogli una guancia.Mi lanciò un'occhiataccia -Io non sono carino, non sono tenero, non sono dolce.- mi corresse sfilandosi la maglietta prima di buttarla ai piedi del letto. Rimasi a fissarlo
incantata, guardando il suo petto prima di scendere verso lo stomaco. Era perfetto.Mi sorprese mentre stavo lì ad ammirarlo, così abbassai lo sguardo imprecando tra me e me.
-Sono sexy, piccola- sussurrò al mio orecchio facendomi sobbalzare.
Ridacchiò alzandosi dal letto per andare verso il mio bagno. Della serie "fai come se fossi a casa tua".
-Invece sei anche tenero- lo presi in giro saltellandogli intorno facendo la vocina.Si girò per fulminarmi.
-Non lo ripetere un'altra volta- disse a denti stretti.
Sapevo che non era davvero arrabbiato, potevo notare la nota giocosa nei suoi occhi.
-spiacente, non smetterò più di ripeterlo- guardai le mie unghie fingendomi annoiata.Dovetti trattenere un urlo quando mi sentii sollevare da terra.
-Bene, l'hai voluto tu- disse falsamente minaccioso prima di buttarmi sul letto. Pensai volesse stuprarmi o qualcosa del genere, invece iniziò a farmi il solletico. Iniziai a ridere boccheggiando per prendere un po' d'aria, contorcendomi mentre lui rideva.
-Justin.. ti prego.. basta- lo pregai tra una risata e l'altra.-ELLEN!- sentii urlare mio fratello dal piano di sotto.
Mi irrigidii immediatamente insieme a Justin, che mi guardò in preda al panico.
Mi ero totalmente scordata di stare nella stessa casa di Dan, quando stavo con Justin mi creavo un mondo a parte.Si alzò recuperando la maglietta a infilandosela velocemente.
-A dopo piccola- sussurrò al mio orecchio stampandomi un rapido bacio sulle labbra.Lo osservai confusa, quando lo vidi calarsi giù dal mio balcone.
Corsi alla finestra preoccupata, ma fortunatamente lo vidi camminare senza problemi prima di scavalcare anche la ringhiera di ferro.
Si voltò salutandomi con la mano, mentre io sorridevo, il mio cuore che procedeva facendo delle capriole.-EEEEEELLEEEEN!- tuonò Dan salendo rapidamente le scale prima di bussare con forza.
Mi precipitai alla porta aprendola con la chiave, prima di spalancarla trovando mio fratello che mi guardava preoccupato.
-Che vuoi?- chiesi infastidita.Quando vidi lo sguardo che mi lanciò deglutii, calmandomi.
-Ero preoccupato, non rispondevi- mi accusò grattandosi la testa.
Sbuffai - non è che ogni volta che non ti rispondo sono morta o qualcosa di simile- gli feci notare alzando gli occhi al cielo.
Alzò le mani in segno di resa -hai ragione, è l'abitudine- si scusò ridendo.
Annuii in imbarazzo, forse per il pensiero che poco tempo fa Justin era in camera mia.
Scesi le scale seguita da mio fratello, che continuò ad osservarmi anche mentre preparavo la colazione.
-Si può sapere che ti prende?- sbottai infastidita girandomi di scatto.-Non lo so, ultimamente ho la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa- ammise scrutandomi attentamente.
Abbassai lo sguardo girandomi -ti sbagli- mentii mentre versavo i cereali nella tazza piena di latte.
Si avvicinò sedendosi sul bancone.
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Justin Bieber is Frost
FanfictionDue bande rivali. Regole inviolabili. Mantenere il proprio nome in alto. "Non puoi amare colui che porta la tua morte" ------------------------------------------------------------------------ *Rivivevo il momento in cui i suoi occhi e i miei si eran...